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Manifestazione per il Primo Maggio in Italia (anni '50)
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Oggi, quella precarietà è divenuta, meramente, l’anticamera della disoccupazione, visto che, finanche, il lavoro precario, in taluni casi, è divenuto una chimera, che molti agognerebbero a fronte di una condizione di vita, che diventa obiettivamente sempre più pesante.
Cosa fare?
Il Governo, lo scorso anno, ha varato il Jobs Act, i cui esiti non sono stati brillanti, dal momento che, certamente, non si può considerare “lavoro” la precarizzazione - di fatto - permanente del proprio status giuridico di lavoratore.
Eppure, dal lavoro dipende la dignità delle persone: un cittadino, che non lavora, perde la propria autostima, che è un patrimonio culturale di valore inestimabile, perché da questa discende la percezione della posizione che ciascuno ha, di sé, nel mondo.
Il Novecento, dunque, è stato il secolo del lavoro e dei diritti dei lavoratori; il XXI secolo è, invece, finora quello della negazione di ciò che è stato costruito nei decenni precedenti.
Per tali motivi, festeggeremo un 1 Maggio magro per davvero, in occasione del quale le stesse organizzazioni sindacali dovranno iniziare a riflettere sul loro ruolo nel sistema produttivo odierno, visto che la loro delegittimazione è sotto gli occhi di tutti, ancor più di quella dei partiti tradizionali e della politica.
Il giudizio, infatti, da parte dell’uomo comune sull’attività sindacale non sempre è dei più rasserenanti per gli stessi sindacati, per cui ipotizzare uno scenario nel quale i lavoratori – quei pochi che, ancora, resistono nei luoghi di lavoro – non sono protetti da organizzazioni sindacali, pienamente legittimate, rappresenta un ulteriore fattore di inquietudine, a cui bisogna dare una risposta pronta, immediata e convincente.
Frattanto, dominano gli imbonitori, quanti cioè continuano a promettere sorti progressive dell’umanità a fronte di una crisi economica strutturale, che solo un cieco potrebbe negare.
Il prossimo tempo storico, che vivremo, sarà quello degli apocalittici o degli integrati?
Anche, a questa domanda il 1 Maggio dovrà fornire una risposta plausibile.
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