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martedì, 21 luglio 2015 22:04 |
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Antonio Canova, Venere Italica
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Rosario Pesce
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Gli occhi che guardano il mondo
sono una costante dell’Uomo;
taluni guardano solamente, altri osservano, altri ancora - deliberatamente - sono ciechi.
Comunque, gli occhi sono preziosi;
consentono di relazionarsi al mondo, di conoscerne miserie e nobiltà, di prendere le distanze da ciò che disgusta, di amare invece ciò che attrae.
Certo è che, finanche, gli occhi obbediscono ad una legge,
che non è solo di natura sociale;
possono far contemplare ad alcuni ciò che non tutti percepiscono,
come possono far soffrire i più sensibili o far gioire i più distratti.
Occhi della fronte, come della mente!
Tutti, egualmente, sono un dono divino
che non merita di essere disatteso in uno sguardo
che non esprima un’intenzione o un conato o una volontà di potenza.
Ne è capace l’uomo moderno, sempre meno attento a percepire il Bello,
che è nel mondo, e l’Oscuro che è - a volte - dentro di lui?
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CV di Rosario Pesce
Rosario Pesce -
Nato a Napoli, vive a Mercato San Severino (SA). Ama scrivere di politica, scuola, società, cultura. Docente di Lettere a tempo indeterminato nella Secondaria di II Grado. Dottore di Ricerca in discipline filosofiche presso l’Università degli Studi di Salerno. Scrive poesie solo per mero diletto.
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