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Mandorlo con fiori bianchi e leggermente rosati
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Rosario Pesce
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Sembra che, quest’anno, la primavera ci stia regalando qualche bella giornata di sole in largo anticipo rispetto all’inizio della nuova stagione.
Certo, non ci illudiamo: anche in passato, abbiamo assistito ad un mese di febbraio primaverile, per poi scoprire un successivo mese di marzo, ancora, gravido dei rigori invernali.
È chiaro che, in questo caso, non è il dato meteorologico quello, veramente, interessante.
Infatti, la vera apparizione della primavera potrà celebrarsi – in modo metaforico – solo quando il Paese uscirà in maniera netta ed evidente dalla pandemia e ciò potrà prodursi per effetto di una vaccinazione di massa, che possa immunizzare larghi strati della popolazione.
I dubbi non mancano: in questo primo periodo, le vaccinazioni - per diverse ragioni - non hanno proceduto con la velocità, che avremmo auspicato ed atteso, ma d’ora in poi è chiaro che sono necessarie una svolta ed un’accelerazione, che devono garantire condizioni di sicurezza per tutte quelle fasce produttive che svolgono un lavoro che le porta ad interagire, ogni giorno, con decine di altri individui.
Forse, alla conclusione della prossima primavera le vaccinazioni avranno raggiunto milioni di Italiani, garantendo loro un futuro meno incerto in termini sanitari?
Certo è che il Paese, nonostante i tempi lunghi di questa pandemia, sta reagendo bene in termini di fiducia rispetto alle difficoltà presenti; la vita è, comunque, ripresa ed un barlume di luce si sta affacciando, seppur timidamente.
Per questo motivo, è arrivato il momento di imprimere l’input determinante, che possa ricondurre le persone ad uno standard di normalità, che auspichiamo da fin troppo tempo.
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