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martedì, 29 novembre 2016 08:13 |
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Francesca Bianchi
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Donna non si nasce, lo si diventa: all'insegna di queste celebri parole di Simone de Beauvoir domenica 27 novembre, alle ore 16,30, verrà inaugurata a Venezia la personale di Irene Manente, dal titolo Il viaggio. Alchimie e Passioni. L'esposizione vuole essere un omaggio a Remedios Varo, Alice Prin e Leonora Carrington, tre artiste surrealiste che hanno sperimentato, secondo le loro differenti personalità, forme d’arte e di pensiero d’avanguardia, relazioni sentimentali al di fuori degli schemi convenzionali dell’epoca ed una femminilità libera.
FtNews
ha intervistato Irene Manente, che con grande entusiasmo e disponibilità ha spiegato il legame esistente tra il viaggio e la figura femminile, sostenendo con convinzione che la vita di ogni donna è un viaggio interiore, nel corso del quale ognuna di noi impara a conoscersi e a diventare consapevole delle sue immense risorse. Con questo sentito omaggio ad Alice Prin, Remedios Varo e Leonora Carrington l'artista si augura di contribuire a far conoscere il loro magico mondo fatto di alchimie, incontri cruciali, passioni travolgenti, dolorose separazioni e scelte difficili.
La mostra sarà visitabile fino al 4 dicembre, tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle ore 16,30 alle ore 19,30.
Come è nata l'idea di omaggiare con una mostra le artiste surrealiste Alice Prin, Remedios Varo e Leonora Carrington, emblemi di una femminilità libera e al di fuori degli schemi convenzionali della loro epoca?
Questa mostra nasce dall’idea di unire la mia attività di ricerca storica di genere in ambito artistico alla mia passione per la pittura. Fin dai tempi lontani dell’università sono sempre stata impegnata a cercare di ricostruire i profili di artiste rimaste sconosciute o dimenticate nei meandri della storia dell’arte. Mi sono imbattuta spesso in figure molto interessanti, dietro le quali si celavano storie di donne che si scontravano con le chiusure e le censure dei loro tempi per realizzarsi artisticamente e per vivere una femminilità più libera. L’autenticità, l’originalità e la libertà comportavano il più delle volte un prezzo in termini di sofferenze e, a volte, l’isolamento.
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Ho scelto queste tre artiste, conosciute principalmente come compagne di tre protagonisti dell’arte contemporanea. Le loro illustri relazioni amorose hanno messo in secondo piano i loro percorsi artistici, duranti i quali hanno cercato di realizzare un’arte autonoma, personale ed autentica.
Alice Prin, meglio conosciuta come Kiki De Montparnasse, passata alla storia come l’amante-musa dei famosi scatti fotografici di Man Ray, per le sue intemperanze, il suo modo libero di vivere la sessualità e per i suoi eccessi. Dietro questa maschera fatta di trasgressioni e rovinose cadute in realtà si celava la storia di una giovane ragazza di umili origini, catapultata in una metropoli euforica, in pieno fermento culturale, ricca d’insidie e spesso illusoria. Durante il suo percorso si cimentò in diversi mestieri: modella, scrittrice, pittrice, attrice e ballerina. Remedios Varo, nota come la compagna di Péret, riuscì a realizzarsi artisticamente attraverso un percorso personale ed autentico che la portò a superare i condizionamenti degli ambienti surrealisti europei. Leonora Carrington, compagna di Ernst, riuscì a realizzare una forma di surrealismo personale e ad elaborare una pittura originale, ricca di elementi innovativi e frutto di una ricerca continua.
Remedios Varo e Leonora Carrington costituiscono un esempio di grande solidarietà femminile: la loro amicizia è stata un fattore molto importante nella loro crescita umana e professionale.
Ha deciso di dedicare al tema del viaggio questa Sua personale. Come mai ha fatto questa scelta? Che legame trova tra il viaggio e la figura femminile?
L’aforisma "Donna non si nasce, lo si diventa", di Simone de Beauvoir, che ho scelto come slogan della mostra, a mio avviso esprime pienamente il legame tra il viaggio e la figura femminile. La vita di ogni donna è un viaggio interiore, nel corso del quale ognuna di noi impara a conoscersi e a diventare consapevole delle sue immense risorse. La consapevolezza di sé e la crescita passano anche attraverso la rottura dolorosa degli schemi convenzionali.
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Credo che ognuna, in diversi modi e misure, sperimenti nel corso della propria esistenza la rigidità e i limiti imposti dalle convenzioni culturali e sociali. Nella vita di queste tre artiste il viaggio interiore si è unito a quello geografico, che ha rappresentato concretamente l’opportunità di prendere piena consapevolezza di sé, di crescere fuori dagli opprimenti schemi sociali e culturali dei loro tempi e di realizzarsi come donne ed artiste. Attraverso le mie opere ho cercato di mettere in luce i passaggi più significativi del loro viaggio interiore, in concomitanza con i fatti biografici salienti.
Dove ha trovato l'ispirazione per realizzare questa mostra?
Ho trovato ispirazione dalle mie ricerche condotte in ambito surrealista, volte a scoprire e a rivisitare con maggior attenzione la tecnica delle artiste cresciute in seno a questo movimento artistico. Confesso che la mia pittura si ispira molto all’arte di Remedios Varo e Leonora Carrington. Dare forma e colore all’attività onirica ha rappresentato lo stimolo scatenante della mia produzione pittorica.
Cosa si augura di suscitare in tutti coloro che visiteranno la mostra?
Spero di riuscire a far intravedere aspetti meno conosciuti di queste tre donne ed artiste e mi auguro che ogni visitatore possa sentirsi piacevolmente avvolto dai colori vibranti e vivaci delle mie opere.
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