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Focacce preparate con il grano della Valle dei Templi
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Francesca Bianchi
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Sabato 30 settembre Casa Barbadoro, l'antico casale nato per valorizzare le eccellenze enogastronomiche della Valle dei Templi di Agrigento, è tornata protagonista per celebrare il primo raccolto del grano della piana di San Gregorio. Nel corso di una serata a tema si è parlato della chiusura della filiera del grano con il progetto Diodoros. Per l'occasione è stato preparato un intero menù con i grani antichi siciliani, un’esperienza inedita tra i templi e la cucina siciliana. È stato un approfondimento culturale, storico e paesaggistico, tra pizze, pasta e focacce di tradizione: fuazzi, cuddriruna, fabrusci, facci ‘i vecchia. Sono stati utilizzati il grano duro Perciasacchi e il grano tenero Maiorca. Questi i numeri del primo raccolto a marchio Diodoros: 900 kg di Perciasacchi e 1100 kg di Maiorca.
Fabio Gulotta ha scelto le cultivar e comprato le sementi, l'architetto Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, ha concesso i terreni, Bartolo Cucchiara li ha seminati, accuditi e mietuti, Filippo Drago dell'azienda Molini Del Ponte Drago li ha moliti. Rosario Pendolino di Terra Dunci, apprezzato panificatore della zona, ha panificato spiegando i segreti del lievito madre. Per panificare è stato usato il forno a legna, realizzato secondo una tecnica antica di costruzione e caricato con legna di mandorlo e ulivo raccolta all'interno del Parco. Sono state preparate le 'mbriulate, i dolci e la pasta fresca. Per condire quest'ultima sono stati utilizzati la ricotta salata e il pomodoro piantato in un piccolo orticello ricavato a Casa Barbadoro, poche quantità di una varietà chiamata Buttiglieddru di Licata, che è Presidio Slow Food.
A rallegrare la serata il vino Diodoros, le ultime bottiglie del vecchio impianto che risale a piante di 70-80 anni fa, un blend di Nero d'Avola, Nerello Cappuccio e Nerello Mascarese.
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