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martedì, 11 giugno 2019 19:04 |
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Francesca Bianchi
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FtNews
ha intervistato la prof.ssa Marinella Fiume, autrice di tanti coinvolgenti libri dedicati allo studio, all'approfondimento e alla divulgazione della sapienza e della forza delle donne. Autrice del dizionario biografico Siciliane, un’opera preziosa per la conoscenza della vita di 333 donne siciliane che hanno ricoperto un ruolo importante nella storia della Sicilia, dal Medioevo al Novecento inoltrato, e che la cultura cosiddetta "ufficiale" ha condannato all'oblio, lo scorso aprile ha dato alle stampe Ammagatrìci, la sua ultima fatica letteraria. Tra le protagoniste di questo libro troviamo sirene, dee greche, sibille, medichesse, streghe erboriste, castellane, dive di Hollywood, tutte accomunate da un rapporto profondo, quasi ancestrale, con la Luna. Nel corso della nostra ricca intervista, la studiosa si è soffermata sul legame che unisce queste ammagatrìci alle eretiche protagoniste de La bolgia delle eretiche, un suo romanzo di grande successo, una testimonianza della forza e della tenacia di tante donne che nella loro vita hanno scelto coraggiosamente di difendere i propri ideali anche a costo della vita.
Già insegnante di Lettere nei Licei, Marinella Fiume ci rende partecipi della sincera gioia che prova ogni volta che riesce a ricostruire la storia e la vita di numerose donne che tanto hanno combattuto per l'emancipazione femminile e che ingiustamente sono state condannate al silenzio e all'anonimato.
La studiosa ha parlato anche di Sicilia esoterica, uno dei suoi libri di maggiore successo in cui delinea il variegato universo simbolico che da tempi immemori permea la Sicilia.
Custode di una preziosa eredità di valori e tradizioni della Sicilia più autentica, la prof.ssa Fiume esorta le ragazze a studiare, conoscere, lavorare, prendere la parola e a porre fine allo sfruttamento e alla violenza perpetrati ai danni del nostro Pianeta, diffondendo sensibilità, consapevolezza e conoscenza.
Prof.ssa Fiume, l'11 aprile è uscito in libreria Ammagatrìci (A&B Editrice), la sua ultima fatica letteraria presentata in anteprima alla Casa Internazionale delle Donne di Roma lo scorso 9 marzo nell'ambito di Feminism, la Fiera dell'Editoria femminile. Chi sono queste "ammagatrìci"? Come è nato un titolo così originale?
Il titolo è un mio conio che ricorda l’Ammaliatrice di Teocrito; in siciliano magia si dice magarìa, da qui nasce un termine che mette insieme tante donne magiche, capaci cioè di trasformare e dirigere il mondo secondo la loro volontà. Le ammagatrìci sono quelle che danno luogo al nostro albero genealogico, sono le donne potenti che ci hanno preceduto: sirene e dee greche, sibille e grandi madri, medichesse ebree, trovatrici di tesori e streghe erboriste, schiave di corsari e castellane, assaggiatrici di raffinate pietanze, dive hollywoodiane e viaggiatrici straniere, accomunate da un rapporto esclusivo con il magico e la luna.
Ha ribadito più volte il forte legame di queste donne con la Luna, un legame straordinariamente potente che tutte noi donne dovremmo riscoprire e coltivare. Negli ultimi tempi stiamo assistendo a un lento e progressivo risveglio della spiritualità femminile e a una crescente consapevolezza delle potenzialità insite in ognuna di noi; sempre più frequentemente molte donne si riuniscono in cerchio, soprattutto in occasione dei pleniluni. Quanto le ammagatrìci protagoniste del suo libro possono aiutarci a ristabilire una connessione con la nostra Madre Terra e a riscoprire la capacità di preveggenza della Luna e il suo essere "ponte tra i mondi", caratteristiche proprie di ogni donna ben radicata in sé?
La luna è femmina, a ogni fase lunare corrisponde un’età delle donne, e si prende cura delle malattie delle femmine. Certe erbe officinali si raccolgono solo di notte al chiarore della luna, matri di la notti, quando la luna è piena, quelle principalmente utili a fare venire le mestruazioni alle ragazze che ritardano ad averle, a curare la sterilità delle spose, a preservarle dal pericolo del parto e a guarire i disturbi della menopausa. Immagine della Grande Madre, la luna evoca la madre in tutte le sue funzioni: nutritiva, protettiva, affettiva. Simbolo del tempo che scorre, è manifestazione della catena ininterrotta di nascita-morte-rinascita. La divinità lunari in molte mitologie sono femminili: Iside, Selene, Artemide, Diana. È associata a Ecate, divinità pre-ellenica del mondo ctonio, che è triplice perché sovrintende la terra, il mare, il cielo e porta la fiaccola per rischiarare l’animo dalle tenebre dell’ignoranza. La luna è protettrice delle arti magiche e fondamentale nelle operazioni attinenti la magia, la spagiria, l’alchimia. Nel Medioevo, Ecate e le divinità lunari assunsero il ruolo di regine delle streghe e nella Sicilia spagnola una ragazzina siciliana poteva finire nelle mani del Santo Uffizio per aver recitato una preghiera alla luna per fare tornare a casa l’innamorato lontano.
Sembra quasi che ci sia un fil rouge che lega queste ammagatrìci alle eretiche protagoniste di un altro suo libro di grande successo: La bolgia delle eretiche (A&B Editrice, 2017). Chi sono le eretiche protagoniste del suo libro? Cosa le accomuna tra loro e, soprattutto, cosa le accomuna alle "ammagatrìci"?
Hai detto bene, dal 1500 ai nostri giorni ne La bolgia delle eretiche compaiono figure forti di donne realmente vissute: Ursula, venditrice di pianelle, condannata dal Tribunale del Sant’Uffizio al fuorbando e alla fustigazione; suor Agueda, arrestata come quietista; Francisca, accusata di essere strega e condannata alla damnatio memoriae; Garronfola, affittaletti della flotta spagnola di stanza a Messina, frustata e spogliata dei suoi averi; la terziaria Gertrude, condannata al rogo come molinosista. Tutte eretiche siciliane che la contemporanea Alda, autistica scrittrice fallita siculo-milanese in cui è adombrata la Merini, riesuma dalla bolgia infernale in cui si trovano per farle raccontare in una lingua contaminata, che fa ricorso talora al siciliano, allo spagnolo, al latino. E poi Peppa la cannoniera, eroina risorgimentale vittima della sua fiducia nell’illusorio cambiamento politico e sociale di quegli anni. E Mariannina Coffa, la poetessa di Noto che cercò la luce in logge magnetiste. Anche qui una testimonianza della forza delle donne, del coraggio di affrontare le avversità, della difesa indomita e della dedizione ai propri ideali, della ripulsa del male, a costo della vita.
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Cosa significa essere eretiche nella nostra epoca? Chi sono oggi le eretiche?
La parola “eretico” deriva dal verbo greco airèo che vuol dire “scegliere”. Sono eretiche le donne che non si rassegnano a pensare con la testa degli altri, che vogliono conoscere, scoprire, investigare, studiare e sono contro pregiudizi e stereotipi. L’eresia è essenziale anche oggi in cui le donne si vogliono far tornare indietro, ridiscutendo diritti acquisiti.
Ammagatrìci ed eretiche cosa possono insegnare a noi donne di oggi?
Entrambe le categorie fissano per le donne di oggi, per le ragazze, una genealogia di cui tutte noi abbiamo bisogno per allacciarci a una tradizione, e senza tradizione non c’è “potere”. Occorre rivendicare l’orgoglio di avere queste antenate nel nostro albero genealogico, anche per alzare l’autostima che, quando è bassa, può essere causa dell’incapacità di scorgere per tempo i primi segni della violenza di genere che si spinge fino al femminicidio.
Celeste Aida (Rubbettino, 2008), Di madre in figlia. Vita di una guaritrice di campagna (Le Farfalle, 2014), Aforismi per le donne toste (Arianna, 2012), Sibilla Arcana. Mariannina Coffa(Lussografica, 2000) e, soprattutto, il dizionario biografico Siciliane (Emanuele Romeo Editore, 2006), un’opera preziosa per la conoscenza della vita di 333 donne siciliane che hanno ricoperto un ruolo importante nella storia della Sicilia, dal Medioevo al Novecento inoltrato, e che la cultura cosiddetta "ufficiale" ha volutamente e ingiustamente ignorato e rimosso, condannandole all'oblio. Le sue pubblicazioni sono quasi tutte dedicate allo studio, all'approfondimento e alla divulgazione della sapienza e della forza delle donne. Com'è riuscita a ricostruire la storia di così tante donne condannate al silenzio e all'anonimato? A quali fonti ha attinto?
Le fonti processuali e d’archivio sono quelle che ho consultato con più frequenza. I libri aiutano poco perchè le donne sono troppo spesso e colpevolmente omesse, ignorate. Solo da alcuni decenni le storiche si stanno occupando di Storia delle donne e sono nate associazione di studiose come la SIS (Società Italiana delle Storiche) e riviste scientifiche di studi di genere.
Quand'è che ha deciso di dedicare i suoi studi e le sue ricerche a rendere giustizia alle donne che tanto hanno combattuto per l'emancipazione femminile?
Credo che questo intento abbia mosso la mia scrittura da subito. Qualcuno l’ha definita “scrittura rivendicativa di un’assenza”. L’ingiustizia subita da queste donne è stata duplice, culminata con la loro cancellazione dalla memoria. Questo non mi fa arrabbiare, mi fa soffrire. Farle riemergere, restituirle alla vita, dare loro la parola è per me fonte di gioia, perciò la mia scrittura è gioiosa, queste donne non sono vittime, ma vincenti malgrado tutto, malgrado qualunque destino abbiano subito.
Tra le tante protagoniste delle sue storie, ce n'è una a cui è particolarmente affezionata?
Ho studiato lungamente la poetessa di Noto Mariannina Coffa (1841-1878) dedicandole molte pubblicazioni, è il mio “Genio”, ma alla fine mi sono innamorata di tutte le mie personagge, non saprei dire di quale più e di quale meno, in tutte loro c’è un po’ di me stessa e di tutte le donne.
Uno dei suoi libri di maggiore successo è Sicilia esoterica (Newton Compton, 2013). In che modo l’esoterismo può aiutarci a conoscere meglio la Sicilia?A quali fonti ha attinto per ricostruire l'essenza simbolica ed esoterica della Sicilia?
Sicilia esoterica è un libro lungamente incubato ma nato di getto, dalla rabbia delle condizioni attuali della nostra Isola. La Sicilia corre ogni giorno il rischio di perdere i suoi misteri e tutto ciò che la rende unica e straordinariamente fascinosa. Recuperarli significa rileggere la sua storia più antica, sforzarsi di conservare la bellezza rimasta, materiale e immateriale, riconciliarsi con la Madre. Oggi, per esempio, la medicina popolare e i riti ancestrali di guarigione possono apparire relitti, ma l’invito a vivere dentro i cicli della natura, a rispettarla, a considerare il nostro organismo un’unità psicofisica, a non consumare ad ogni costo, a mangiare sano, a salvare e ripristinare i semi tradizionali e le biodiversità, a vivere “più lentamente, più soavemente, più profondamente” è un appello che da essa ancora ci può venire. Purtroppo, fino a non molti anni fa, l’esoterismo veniva considerato una controcultura rivolta contro la modernità; gli intellettuali guardavano dall’alto in basso e se ne tenevano alla larga, per non parlare delle Università. Oggi il paradigma è fortunatamente mutato e l’esoterismo viene visto come l’erede di una lunga e ricca tradizione che ha alimentato per secoli la cultura europea e occidentale. L’interesse a un immaginario aperto al mito è anzi frutto del disagio davanti alla povertà spirituale di filosofi e teologi.
In Italia questi studi, se prescindiamo dalla Psicologia archetipica, sono ancora agli albori, gli storici pensano che si tratti di un tema di scarso valore scientifico e presso il grande pubblico il termine esoterismo è legato ad occultismo e a tante manifestazioni negative, come il satanismo. In realtà, l’esoterismo postula l’esistenza di una tradizione primordiale di cui le varie tradizioni religiose sarebbero frammenti sparsi, più o meno autentici; in tal modo, l’interesse della storiografia si allarga a modi di pensare per lungo tempo emarginati e invece importanti per ricostruire la cultura di un’epoca. Del resto, niente meglio della Sicilia può prestarsi a una ricostruzione e a una narrazione in chiave esoterica e d’altra parte l'esoterismo e la simbologia ad esso correlata può aiutarci a conoscere meglio la Sicilia, questa cerniera tra Oriente e Occidente.
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L’isola è infatti un organismo vivente dalla lunghissima storia, una creatura di pietre e stelle, di terra e cielo, un coacervo di saperi di lunga, lunghissima memoria e il suo presente trae senso da questo antichissimo passato; mito e storia ne costituiscono l’essenza. Non è facile comprendere l’essenza profonda della Sicilia, perché di essa spesso non ci rimangono che simboli. Non è poco, anzi, ma non è neanche facile cercare di decifrarne il senso nascosto e disseppellirne il significato. Si tratta di ricongiungere ciò che si vede con ciò che non si vede, ciò che c’è con ciò che non c’è più… Il libro si può leggere come un percorso iniziatico: capitolo dietro capitolo, esso consente al lettore di scoprire una Sicilia di pura luce, aprendo successive porte, gesto che simbolicamente corrisponde allo svelamento di verità nascoste, di sensi occulti. Una sorta di viaggio del pellegrino che procede verso Oriente. La letteratura, come le religioni e la filosofia, sin dall’antichità, ha contribuito a creare un immaginario intorno alla Sicilia e ai Siciliani, una fitta, invisibile rete di significati che avvolge i paesaggi dell’anima degli scrittori e denota la particolare “isolitudine” dei suoi abitanti. La letteratura sa essere più illuminante dell’archeologia, della storia, dell’antropologia. I siciliani hanno eretto nei secoli un loro “tempio” simbolico per esorcizzare e deridere l’insicurezza e l’instabilità tellurica di un’isola in cui i quattro elementi (Aria, Acqua, Terra, Fuoco) minacciano costantemente la loro sopravvivenza, mentre sono causa della fertilità del suo suolo, della mitezza del suo clima, del suo mito edenico che incontra quello di Atlantide.
Luoghi, saperi, personaggi si intrecciano come Mito e Storia, da qui la complessità dell’Isola. In chiave esoterica, l'uomo che cerca la via del proprio cielo interiore è il Pellegrino, il Viandante, che procede ad Oriente, perché passato, presente e futuro della vita sono divisi dalla mente dell'uomo, ma agiscono all'unisono nella sua coscienza e la influenzano. Una dimensione del tempo che mentre sembra irrazionale si ricollega con gli ultimi sviluppi della scienza. È questa quella che definisco “materia esoterica”, perché se si assume questa prospettiva, da un lato nuova, dall’altro antica quanto il mondo, tutta l’essenza dell’Isola è esoterica. Dipende dallo sguardo che si è capaci di gettare sul mondo. Ma, se si vogliono scoprire le mille “truvatùre” custodite da arcane formule magiche che la Sicilia nasconde, bisogna soprattutto osare e non fermarsi intimiditi davanti al pregiudizio, vero ostacolo e limite alla conoscenza.
E' stata Sindaca di Fiumefreddo per due mandati. In un'intervista ha dichiarato: "Nei momenti non infrequenti in cui pensavo di gettare la fascia tricolore alle ortiche perché impossibilitata a dare le risposte ai bisogni più diffusi e ai diritti più sacrosanti, mi hanno sostenuta quelle donne che hanno votato per me e non per i loro mariti candidati nelle liste di opposizione". Noi donne siamo spesso costrette a scegliere tra carriera e famiglia e siamo ancora vittime di ataviche discriminazioni. Perché l’uguaglianza di genere in Italia è spesso un'utopia? Quanto è importante coltivare la solidarietà femminile per cercare di rimuovere gli ostacoli e la fatica che spesso noi donne dobbiamo affrontare per affermarci nella società?
La spiegazione alle tue domande ha un solo nome: Patriarcato. È contro questa cultura che viene da lontano che noi donne dobbiamo combattere in ogni ambito e in ogni contesto, a partire dalla lingua. La solidarietà femminile è importante, ma innanzitutto quella tra generazioni di donne.
Quale messaggio si augura possa arrivare alle lettrici dei suoi tanti libri, soprattutto alle ragazze più giovani?
Che è fondamentale studiare, conoscere, lavorare, prendere la parola; che il Patriarcato è una istituzione storica destinata a finire, perché causa dello sfruttamento non più sostenibile del Pianeta che può condurre in tempi brevi alla catastrofe, se noi donne non diffondiamo questa sensibilità e conoscenza.
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