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giovedì, 20 febbraio 2025 05:55 |
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Dal nostro inviato
Francesca Bianchi
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Resterà aperta fino a domenica 23 febbraio, negli spazi del Castello dei Conti Guidi di Poppi (AR), Memorie in viaggio, la mostra fotografica itinerante dedicata a Tiziano Terzani e Fosco Maraini. L'esposizione, a cura dell'Associazione Nazionale Case della Memoria, presenta 66 immagini digitalizzate e riprodotte a partire dagli originali, che tracciano una panoramica dei luoghi dell'Oriente e dell'Estremo Oriente in cui i due autori hanno abitato, lavorato, viaggiato, restituendo la percezione di come Terzani e Maraini li hanno vissuti.
FtNews
ha intervistato Marco Capaccioli, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria e curatore della mostra insieme ad Adriano Rigoli, presidente dell'Associazione.
Sig. Capaccioli, come e quando è nata l'idea di dedicare una mostra fotografica a Tiziano Terzani e a Fosco Maraini?
Tra le case-museo che fanno parte dell'Associazione Nazionale Case della Memoria, c'è anche la casa di Maraini, ubicata sull'Appennino tosco-emiliano, sotto la Pania della Croce. Ci siamo accorti che sia Maraini che Terzani erano morti entrambi nel 2004, tra l'altro a distanza di un mese e mezzo l'uno dall'altro: l'anno scorso ricorreva, dunque, il ventesimo anniversario della loro scomparsa. Abbiamo, così, pensato di realizzare un tributo a questi due grandi personaggi. Entrambi hanno adoperato, oltre alla penna, anche la macchina fotografica. Facendo una breve indagine, ci siamo accorti che i luoghi che avevano visitato nel corso della loro vita erano molto simili. È nata, così, l'idea di allestire questa mostra fotografica. L'anno scorso è stato anche il settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo, grande viaggiatore. Questo ci ha consentito di esplorare la tematica del viaggio attraverso le epoche, fino ad arrivare alla contemporaneità di Maraini e Terzani.
Com'è strutturato il percorso espositivo?
Il percorso espositivo si snoda attraverso 66 immagini originali, 34 di Terzani e 32 di Maraini, che tracciano una panoramica dei luoghi dell'Oriente e dell'Estremo Oriente in cui i due autori hanno abitato, lavorato, viaggiato. Ci sono poi le situazioni, le usanze e i personaggi, che restituiscono la percezione di come Terzani e Maraini li hanno vissuti. Queste fotografie in parte sono state scelte a casa di Angela Terzani, in parte sono state recuperate presso l'archivio fotografico Alinari. Sono tutte immagini digitalizzate e riprodotte a partire dagli originali».
Che tipo di immagine ci danno queste foto dell'Oriente dell'epoca?
Senz'altro un'immagine curiosa. Queste fotografie ci raccontano il percorso di due autori in terre che non sono più quelle che loro hanno visto: ci danno un'istantanea di quel momento, che è completamente diverso dal mondo oggi attorno a noi, sebbene in Terzani si vedano già alcuni tratti del cambiamento della Cina. Caratterizzate da una straordinaria capacità narrativa, le fotografie esposte ci permettono di cogliere la sensibilità di Maraini e Terzani di fronte alla bellezza o alle tragedie del mondo e il loro saper intrecciare immagini e parole.
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A Poppi la mostra sarà visitabile fino al 23 febbraio. Quali altre tappe avete in programma?
Questa a Poppi è la quarta tappa di una mostra itinerante che ha riscosso grande successo nei precedenti allestimenti sul territorio fiorentino, un "viaggio nella memoria" testimoniato da due grandi personaggi del nostro tempo. In estate l’esposizione sarà in Garfagnana; sarà un'occasione preziosa per visitare la casa-museo di Fosco Maraini, acquistata dal comune di Molazzana (LU). In autunno dovrebbe tornare a Firenze. Mi auguro faccia tappa anche a Pistoia, visto che Terzani aveva una casa a Orsigna, sulle montagne pistoiesi.
Siamo di fronte a due grandi viaggiatori che hanno visto tutto il mondo e, accomunati dall'amore per la montagna toscana, alla fine della loro vita hanno scelto i nostri Appennini come sede della loro ultima dimora: un ritorno alle origini dopo aver viaggiato tanto.
La mostra è accompagnata da un catalogo, curato da lei e da Adriano Rigoli. Com'è strutturato?
Il catalogo, con un'introduzione a cura di Adriano Rigoli, raccoglie numerosi contributi: un bellissimo saggio di Franco Cardini, un mio racconto inerente alla parte fotografica, un saluto di Michele Rossi, un saggio di Claudio Rosati, un ricordo di Mieko Maraini e uno di Angela Terzani. Nel catalogo, inoltre, ci sono tutte le immagini e le didascalie delle fotografie. È possibile richiederlo scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica:
toscana@casedellamemoria.it .
Sig. Capaccioli, lei è il vicepresidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria. Di cosa si occupa questa associazione?
L'Associazione Nazionale Case della Memoria riunisce le case, oggi case-museo, dove vissero personaggi illustri in ogni campo del sapere, dell'arte, della letteratura, della scienza, della storia e si propone di far conoscere e valorizzare queste significative dimore storiche, con la consapevolezza che non è possibile leggere le opere immortali dei grandi scrittori, ammirare i dipinti e le sculture di artisti geniali, in definitiva conoscere la storia, senza “incontrare” i suoi protagonisti, il loro vissuto, il forte legame con il territorio.
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In Italia abbiamo 110 case-museo: piccole case o ville storiche, abitazioni o veri e propri musei, residenze stabili o “rifugi” estivi, in cui si respira un’atmosfera diversa, in cui la Storia si mescola con il presente, per mantenere vivo il ricordo di chi, pur non essendo più in vita, ha ancora molto da dire. Per valorizzare la memoria del passato e tramandarla alle nuove generazioni, l'Associazione Nazionale Case della Memoria ha deciso di promuovere in tutta Europa le Giornate internazionali delle Case dei personaggi illustri, in programma sabato 5 e domenica 6 aprile 2025. La novità di quest'anno è che queste due giornate saranno aperte a tutto il mondo; abbiamo fatto un accordo con due associazioni internazionali che si occupano di case-museo, per consentire ai visitatori di sperimentare un tipo di visita culturale diversa da quella dei grandi circuiti. Se uno vuole conoscere l'intimità dei personaggi, deve andare nei luoghi che li hanno visti nascere, vivere e morire. La nostra missione è valorizzare questi luoghi e anche i territori.
Quale messaggio si augura possa arrivare ai visitatori di Memorie in viaggio? Cosa può insegnarci oggi il ricordo di Terzani e Maraini?
Il loro è un messaggio di apertura e di pace. Maraini e Terzani hanno testimoniato, anche in periodi di guerra, la bellezza delle persone e del mondo che avevano intorno. Una testimonianza di quello che stavano vivendo, ma anche una testimonianza di riflessione: vedere con gli occhi di questi due grandi personaggi fa riflettere anche sulla nostra vita, su quello che facciamo quotidianamente. Hanno fermato le immagini di ciò che hanno visto, ma non ci sono mai immagini cruente: sono tutte delicate, animati com'erano da una visione d'amore della vita. Spero che questo sia il messaggio che i visitatori portino con sé.
Se qualche realtà fosse interessata ad ospitare la mostra itinerante Memorie in viaggio, può scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: info@casedellamemoria.it
Orari di apertura della mostra:
Dal venerdì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00
ingresso incluso nel biglietto del castello: 7 euro intero; 5 euro ridotto).
info@castellopoppi.it
0575.520516.
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