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Uno spazio per le Donne: alla scoperta del mondo femminile sardo e non

lunedì, 23 settembre 2019 08:37

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Francesca Bianchi
La Sala Busti della Chiesa S. Pietro in Silki, a Sassari, giovedì 26 settembre ospiterà il convegno Uno spazio per le Donne, organizzato dalla prof.ssa Serena Petrillo, direttore del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche della Facoltà di Farmacia dell'Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, a Tirana, e dall'Associazione Kerkos.
Interverranno autorevoli studiosi del mondo accademico e non: la dott.ssa Sabina Biddau, educatrice professionale pedagogista; la dott.ssa Elide Pro, ostetrica; Piergiacomo Pala, direttore, proprietario e curatore del Museo Galluras, il museo della femina agabbadora; la prof.ssa Antonella Biscione, direttore del Dipartimento per le Strategie Bio economiche nell'Unione Europea e nei Balcani - Cespic Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio - Università degli Studi di Bari; il prof. Virgilio Galati, docente Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, Tirana; il prof. Ferruccio Canali, docente Università di Firenze - Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, Tirana.
Modereranno l'incontro la prof.ssa Bruna Marzucchini, docente dell'Università "Tor Vergata" di Roma e dell'Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana, il prof. Andrea Montella, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Sassari, il prof. Francesco Rulli, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana.
La prof.ssa Serena Petrillo, ideatrice del convegno, ha spiegato l’intero progetto come segue: Questa conferenza nasce dalla mia collaborazione con la Croce Rossa (che purtroppo sarà assente per questa volta). Il 25 novembre di ogni anno, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, organizzo con la Croce Rossa e molte associazioni, presso l’Abbazia di Casamari (FR), un evento dedicato alla donna. Dal momento che il tema è eccessivamente trattato, ho pensato di fare un programma triennale che permettesse di conoscere e comprendere la storia femminile nel corso dei secoli. Da lì ho portato il progetto dapprima all'Università dell’Aquila, poi a quella di Tirana, quindi mi è stato chiesto di portarlo in giro e diffonderlo dove possibile. Essendo originaria de La Maddalena, il primo convegno l'ho organizzato lì lo scorso anno, e quest’anno, insieme all'Associazione "Kerkos", che si occupa anche di far rivivere e valorizzare il ruolo della donna sarda nel corso dei secoli, saremo a S. Pietro in Silki, a Sassari, il 26 settembre, e il giorno successivo a La Maddalena con la tematica “Donna e Scienza”. Il tema del convegno dello scorso anno è stato "Dea, Donna, Madre".
Al convegno interverranno eminenti relatori provenienti da vari atenei ("Tor Vergata", Università dell'Aquila, di Firenze, di Sassari, Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana). La prima parte del convegno sarà dedicata esclusivamente alla Sardegna; nella seconda parte, invece, si discuterà del ruolo delle donne nell'ambito delle innovazioni in campo economico, degli spazi in cui le donne si muovono e come sono viste nella pubblicistica dei primi del Novecento. Il convegno a La Maddalena tratterà tematiche legate alla genetica, alla storia della scienza e temi più specifici di medicina e chirurgia, si concluderà con delle valutazioni sull'importanza dell'indagine dettagliata scientifica nella risoluzione di casi di violenza. Approfitto dell'occasione per ringraziare tutti i professori che hanno aderito con convinzione a questa iniziativa.
Devo confessare che a volte avverto la sensazione di predicare nel deserto; poi, però, anche a distanza di tempo, mi accorgo di aver attirato l'attenzione di qualcuno a cui i nostri convegni hanno offerto un'occasione di riflessione sulla storia femminile. Il presente non si può cambiare, ma possiamo e dobbiamo lavorare sul futuro per creare una nuova generazione che sia rispettosa e consapevole. Da questo punto di vista sono molto fiduciosa, perché ho sempre avuto un maggiore riscontro da parte dei giovani. Sono loro la nostra speranza più grande!
FtNews ha incontrato anche Sabina Biddau, pedagogista che traduce in chiave pedagogica quanto scoperto da antropologhe e studiose nell'ambito delle usanze e delle tradizioni popolari. L'educatrice ha affermato: La sfera di mia competenza è quella dell'educazione. Attingo a quanto portato alla luce da altre studiose relativamente alla storia delle donne, da epoche antichissime fino ai giorni nostri. Nel convegno di giovedì prossimo presenterò il nostro progetto, nato da una collaborazione tra donne che hanno unito le loro competenze.
Attraverso lo studio dell'educazione ricevuta da tante donne sarde nel corso della storia, io ricostruisco la mia tesi e invito le donne a riconoscere quell'antica identità e a recuperare la loro.
Come ha detto la prof.ssa Petrillo, l'anno scorso si è tenuto un importante convegno a La Maddalena. Nel mio intervento, dal titolo "Le Penelopi senza Ulisse", ho parlato dell'identità forte che le donne sarde hanno avuto dall'antichità fino ad oggi. Nonostante alcune siano state bruciate e abbiano subito ogni tipo di sopruso, non si sono mai fatte intimorire, non hanno mai smarrito la loro identità. Nel mondo odierno, in cui l'identità delle donne viene sempre minacciata, tutte noi dovremmo attingere forza da queste donne per aprire la nostra mente.

Durante il convegno si esibirà il Laboratorio Danzanima dell'Associazione Kerkos, con la collaborazione del mascheraio Massimiliano Vacca, proponendo due danze: una rappresenterà il carattere, la forza, l’indipendenza delle donne sarde, l’altra la controversa e affascinante figura dell’accabadora.
FtNews invita a partecipare a questa interessante giornata dedicata all'importanza indiscussa del femminile in Sardegna e ricorda che l'ingresso al convegno sarà libero.
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