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martedì, 27 luglio 2021 06:44 |
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Tempio di Ercole, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (foto di Eduardo Cicala)
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Francesca Bianchi
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Il mese scorso ho visitato la Valle dei Templi di Agrigento, dal 1997 Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Ho avuto il piacere di intervistare l'architetto Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più grandi del mondo che ha la peculiarità di possedere una parte archeologica e una paesaggistica.
Fermamente convinto dell'importanza di unire alla cura del patrimonio archeologico la riqualificazione del paesaggio, il dott. Sciarratta ha parlato dei frutti degli oliveti, dei vigneti, dei mandorleti coltivati nel territorio del Parco, da cui, grazie alle convenzioni con le aziende private, si producono olio, vino, mandorle, tutti commercializzati con il marchio Diodoros. Si è soffermato sul progetto Un'estate mitica, inaugurato il 21 giugno, che proseguirà fino al 30 settembre e prevede un fitto programma di eventi: concerti, spettacoli, presentazioni di libri, incontri. Sciarratta ha affermato che anche gli altri siti gestiti dal Parco ospiteranno tali eventi, in particolare il Museo archeologico "Pietro Griffo", la Villa Romana di Realmonte, affacciata sulla Scala dei Turchi, il sito archeologico di Eraclea Minoa, che accoglierà gli spettacoli dei Teatri di Pietra. Sono in programma, inoltre, suggestive visite guidate all'alba e al tramonto, organizzate dal Parco archeologico in collaborazione con CoopCulture, che si concluderanno con una degustazione dei prodotti del Parco: non solo olio, vino e mandorle, ma anche miele, marmellate di agrumi, ricotta di capra Girgentana e molte altre specialità. Iniziative uniche in cui arte, cultura, archeologia, mitologia, narrazione, canto e teatro dialogheranno tra loro e accompagneranno il visitatore in un emozionante viaggio nel tempo attraverso 2600 anni di storia.
Il Direttore ha infine affermato di voler offrire a tanti giovani volenterosi del territorio un'opportunità lavorativa nell'ambito della valorizzazione di altri siti di notevole valenza culturale, incentivando, così, lo sviluppo sociale di quest'area della Sicilia.
Architetto Sciarratta, lei dirige il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi dal 2019. Qual è la peculiarità della Valle dei Templi? Cosa possiamo dire del suo ricchissimo patrimonio paesaggistico? Oggi qual è la missione dell'ente Parco?
Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi è stato istituito a novembre del 2000 con la legge regionale n°20. Nel 2019 si è ingrandito e oggi gestisce anche quaranta siti sparsi nella provincia di Agrigento. Con i suoi 1300 ettari, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi è uno dei siti archeologici più grandi del mondo.
Dal punto di vista naturalistico e agricolo, il patrimonio paesaggistico del Parco è vario, risultato della commistione fra elementi naturali originari e l’azione millenaria dell’uomo. Alla componente arborea più diffusa all’interno del Parco, costituita da estesi mandorleti e uliveti, si aggiungono, nelle zone più fertili, i vigneti per la produzione di uva da vino.
La macchia mediterranea con mirti, carrubi e palme nane si mescola con i monumentali resti dei templi e orna le pareti di rossa arenaria del Parco, un vero connubio fra archeologia e paesaggio.
All’interno del Parco oggi si possono ammirare ulivi, mandorli, viti, pistacchi, agrumi, fichi domestici e fichi d’india, alberi da frutta e piante ornamentali. Carrubi, mirti e i giganteschi olivi “saraceni” citati da Pirandello nel suo romanzo “I vecchi e i giovani” sono stati censiti e catalogati come “Alberi monumentali” nel volume "I grandi alberi di Sicilia: i Patriarchi della Valle dei Templi”.
Uno dei compiti più importanti del Parco, insieme alla cura del patrimonio archeologico, è la tutela, la valorizzazione e la riqualificazione del paesaggio storico della Valle. Queste prerogative sono espresse attraverso la realizzazione di due importanti progetti: il progetto Diodoros e il progetto Agri Gentium.
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L'architetto Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (foto di Eduardo Cicala)
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Ci parli pure di questi progetti nati come strumenti di tutela del paesaggio agrario e naturalistico della Valle dei Templi...
Il progetto Diodoros è nato nel 2005 dalla cooperazione fra partner pubblici e privati per valorizzare il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed agricolo del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. La valorizzazione delle specie di olivi, pistacchi, mandorli e delle altre varietà tradizionali di frutta si traduce in interventi di ricerca e innovazione tecnologica e nella commercializzazione delle produzioni agricole del Parco, tutte registrate con il marchioDiodoros Questo marchio vuole essere un omaggio a Diodoro Siculo, storico greco di Agyrion, l'odierna Agira (EN), autore della monumentale Biblioteca storica.
Avvalendosi della collaborazione di aziende del territorio di altissimo profilo qualitativo, il Parco ha fatto rivivere prodotti tradizionali di altissima qualità e ha suscitato un forte coinvolgimento nei media e nella popolazione locale per la riscoperta dei metodi di produzione tradizionali, veicolo di cultura e consapevolezza delle proprie origini. Il vino e l'olio della Valle sono il fiore all'occhiello delle nostre produzioni. Il Vino Diodoros nasce dai vigneti coltivati nella piana sotto il tempio di Giunone. L’Olio Diodoros, invece, è un Extra Vergine prodotto dai secolari ulivi che adornano l’incantata Valle dei Templi di Agrigento tra il Tempio di Giunone, il Tempio della Concordia e i resti dell’antica Akragas. La raccolta, la spremitura delle olive e l'imbottigliamento sono stati affidati all'Azienda "Val Paradiso" dei fratelli Carlino. A questi prodotti si stanno via via aggiungendo la produzione del miele e dei capperi a marchio Diodoros nonché la commercializzazione delle mandorle per la realizzazione di dolci tipici siciliani e di una crema di mandorle. In tal senso, Casa Barbadoro diventerà un punto dove poter acquistare i prodotti e fare degustazioni. Diodoros è il racconto di una storia che parla di paesaggio, una storia lunga 2600 anni.
Il progetto Agri Gentium, invece, ha l’obiettivo di affidare in concessione i terreni demaniali con tre diverse finalità: la realizzazione di orti sociali; la destinazione di aree agricole per il reinserimento in ambito sociale di persone svantaggiate e il recupero/salvaguardia della biodiversità del territorio attraverso la valorizzazione della memoria dei processi produttivi tradizionali.
Sì è detto che il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi ha la duplice peculiarità di possedere una parte archeologica e una paesaggistica che convivono e si integrano armonicamente. Tra i tanti percorsi che attendono i visitatori, c'è anche l'itinerario ambientale. Di cosa si tratta? Cosa si può ammirare lungo questo tragitto?
L’itinerario ambientale è un percorso di 4 Km dal tempio di Vulcano al tempio di Demetra, immerso tra monumentali olivi, mandorli, mirti e carrubi, giardini di agrumi e una macchia mediterranea di rara bellezza. L’itinerario prevede la visita del Giardino della Kolymbethra, degli alberi monumentali, del suggestivo connubio tra le specie spontanee e i resti del tempio di Giove Olimpio. È, inoltre, possibile ammirare l’aspetto esotico del giardino “all’inglese” di Villa Aurea, il paesaggio coltivato di Casa Barbadoro, le forme e i colori della macchia mediterranea lungo le pareti di calcarenite che conducono al tempio della Concordia, unico tempio del Mediterraneo che si conserva integro. Qui, proprio nello spazio antistante l’antico tempio greco, vi sono due grandi olivi monumentali di straordinaria bellezza.
La città di Agrigento e la Valle dei Templi fanno da suggestiva cornice alla Sagra del Mandorlo in Fiore, festival che si ripete ogni anno all'inizio del mese di marzo. Il mandorlo è l'albero simbolo non solo della Valle dei Templi, ma di tutta questa zona della Sicilia. Il Parco ospita anche un Museo del Mandorlo...
L’agricoltura della Valle dei Templi ha nel mandorlo il suo albero più rappresentativo. La straordinaria fioritura invernale ne ha fatto uno dei simboli del paesaggio dell' “eterna primavera” mediterranea. Alla metà del secolo scorso, in tutta la Sicilia, la coltura del mandorlo è andata in crisi e molti mandorleti sono stati abbandonati. Le numerose varietà locali coltivate e selezionate dagli agricoltori hanno rischiato di perdersi per sempre. Il Museo Vivente del Mandorlo, dedicato allo studioso Francesco Monastra, conserva la biodiversità del mandorlo siciliano: si tratta di una collezione realizzata con oltre 250 varietà provenienti da tutta l’isola. Queste varietà sono state raccolte prima di scomparire dai frutteti tradizionali, dove erano selezionate e coltivate da generazioni di agricoltori per la loro capacità di insediarsi in terreni poveri e di assicurare produzioni di ottima qualità anche in assenza di acqua.
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Tempio di Giunone, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (foto di Eduardo Cicala)
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Per questa estate 2021 avete una fitta programmazione di eventi e iniziative nell'ambito della rassegna "Un'estate mitica". Gli appuntamenti che già si sono svolti hanno ottenuto un notevole riscontro, registrando una grande partecipazione da parte della comunità agrigentina e dei visitatori. Può svelarci qualche dettagli del ricco programma?
Sì, questa estate abbiamo un programma intenso di eventi, concerti, spettacoli, letture, incontri. La Valle dei Templi, in alcune giornate, sarà aperta quasi h24: il Parco si fermerà soltanto qualche ora della notte. Infatti abbiamo in programma spettacoli in notturna, itinerari guidati dalla luce delle “lucciole” e tanta musica e cinema sotto i templi; poche ore prima dell’alba si entrerà di nuovo nella Valle addormentata per aspettare il sorgere del sole, tra percorsi teatrali e suggestioni declinate sull’unico tema del Risveglio nel Mediterraneo, fil rouge delle albe alla Valle dei Templi: un vero progetto che si declinerà su direttrici diverse, con musica, poesia e arti performative, costruite dal Parco archeologico in collaborazione con CoopCulture.
La rassegna UN’ESTATE MITICA è stata inaugurata la sera del Solstizio d’Estate, il 21 giugno, con un progetto inedito del giornalista Aldo Cazzullo e dell’attore Sebastiano Lo Monaco, tenutosi ai piedi del Tempio di Giunone. Si tratta dello spettacolo "A riveder le stelle", un omaggio a Dante a 700 anni dalla sua scomparsa, che replicheremo il 29 agosto. Il mese di luglio si è aperto con due rassegne cinematografiche. Dal 22 al 25 luglio si è tenuto "Sicilymovie", festival internazionale di cortometraggi e documentari indipendenti, organizzato da "SouthMovie" e diretto da Marco Gallo. Tra gli ospiti Walter Veltroni, la pianista coreana Sun Hee You e la cantautrice Alessandra Salerno. Due repliche di “Dyonisos”, tratto dalle Baccanti. Il 28 luglio si terrà il grande concerto "Emozioni": Mogol narratore e Gianmarco Carroccia (voce) ripercorreranno l’intenso rapporto che ha legato il più amato autore della musica italiana al cantautore. Dal 29 luglio al primo agosto il festival Arcosoli riporterà il jazz alla Valle dei Templi: attesi Claudio Fasoli, Francesco Cafiso, Greta Panettieri e Alessandro Presti. Musica internazionale e arti digitali per "FestiValle", che si terrà dal 5 all’8 agosto e sarà diretto da Fausto Savatteri. Il 15, 25 e 29 agosto protagonisti saranno Gaetano Aronica e gli attori della Fondazione Teatro Luigi Pirandello. Al Museo archeologico "Pietro Griffo" saranno programmate proiezioni di pellicole cult, racchiuse in due omaggi: uno a Leonardo Sciascia e uno a Pietro Germi. Alla Villa Romana di Realmonte, affacciata sulla falesia bianca della Scala dei Turchi, abbiamo organizzato visite guidate con aperitivo al tramonto e un inedito appuntamento tra spettacolo, yoga e benessere, legato al mito di Persefone. Tutte queste iniziative che si terranno nella Valle costituiscono una vera propria esperienza sensoriale, sociale, persino enogastronomica: molti appuntamenti si chiudono, infatti, con un aperitivo al tramonto o con una degustazione dei prodotti enogastronomici (vino, olio, miele, mandorle, conserve, spezie, spremute, legumi) a marchio Diodoros.
Direttore Sciarratta, lei ha fermamente voluto dotare la Valle di pannelli in braille per non vedenti, monitor per non udenti, sedie a rotelle per visitatori con disabilità motoria. Si è battuto per una Valle dei Templi aperta a tutti, accessibile e inclusiva, in grado di garantire a ogni visitatore una fruizione di qualità...
Da alcuni anni ho una mobilità ridotta: un incidente mi ha costretto a muovermi usando il bastone o la carrozzina. So quanto sia difficile visitare i luoghi della cultura per chi, come me, ha problemi di deambulazione, per questo ho investito molto sul tema dell'accessibilità. Per i visitatori non udenti o con problemi di udito, negli ingressi principali del Tempio di Giunone e di Porta V, dei monitor introducono ai luoghi di maggiore interesse e alle possibilità di visita all’interno dell’area. Inoltre, due mappe generali del sito indicano i pannelli lungo il percorso dotati di qr code per l’attivazione di video in lingua dei segni. Per i visitatori non vedenti o ipovedenti, nell’ingresso del Tempio di Giunone, è presente una grande mappa generale del sito dotata di spiegazioni in braille e con l’indicazione dell’ubicazione degli altri pannelli in braille installati nei punti di maggiore interesse.
Per i visitatori con disabilità motoria o mobilità ridotta, negli ingressi principali del Tempio di Giunone e di Porta V, due mappe generali del sito sono dotate di spiegazioni circa i percorsi facilitati e le indicazioni del grado di difficoltà. In questo modo l’85% dell’area archeologica è visitabile. Questi visitatori e i loro accompagnatori hanno la possibilità di usufruire gratuitamente delle sedie a rotelle per visitare l’area archeologica. Voglio che tutti possano muoversi in libertà nel sito, affinché scoprano i percorsi della Valle senza l’aiuto di nessuno. Ho puntato su itinerari inclusivi, non dedicati esclusivamente a persone con disabilità: tutti devono poter visitare la Valle, nessuno deve sentirsi o essere considerato un malato da aiutare.
Cosa si augura per il futuro della Valle dei Templi?
Mi auguro di mettere a sistema i siti che hanno una valenza culturale maggiore, come Ribera, Sciacca (Antiquarium di Monte Kronio), Licata, Eraclea Minoa, dove organizzeremo le rappresentazioni teatrali della manifestazione "Teatri di Pietra". L'idea è di metterli in rete e valorizzarli, dando la possibilità ai giovani di questa provincia di poter lavorare. Abbiamo tanti giovani volenterosi a cui la pubblica amministrazione non può non tendere una mano. La valorizzazione di questi luoghi deve essere intrapresa con l'aiuto dei giovani di questo territorio e io farò il possibile per dare loro una mano. In questa maniera si potrà incentivare anche lo sviluppo sociale di quest'area.
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