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mercoledì, 27 luglio 2016 07:32 |
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Francesca Bianchi
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Il 24 luglio è partito il tour Un Altro Mondo per i Diritti della Pachamama, un progetto ambizioso dove il tour internazionale del messicano Alberto Ruz Buenfil ed il film di Thomas Torelli Un Altro Mondo, si intrecciano per far riemergere quell’antica coscienza, secondo cui tutti siamo parte di un unico Uno. I popoli nativi conoscevano benissimo questa concezione: Pachamama infatti rappresenta l’antico culto venerato dai popoli andini del Sudamerica, dove la Pacha (Terra) Mama (Madre) è al centro di ogni cosa. Secondo questa visione, qualsiasi cosa in natura appare come Sacra e Divina.
Il regista Thomas Torelli, Alberto Ruz Buenfil, pioniere, veterano e storiografo del movimento degli eco-villaggi, delle reti bio-regionali e del cambio sociale e spirituale, Alessandra Comneno, ricercatrice e praticante di sciamanesimo, nonché guardiana e pellegrina della coscienza secondo la tradizione Maya-Tolteca, e Antonio Giacchetti, avvocato ed esperto di civiltà Maya e di “cicli del tempo”, daranno vita ad una grande celebrazione che onora la Madre Terra.
FtNews
ha incontrato Thomas Torelli, che ha parlato delle profonde convinzioni che hanno portato alla nascita di questo straordinario progetto e, soprattutto, dell'importanza di diffonderlo tra le giovani generazioni. Il messaggio che si vuole lanciare è che ognuno di noi può contribuire a realizzare un mondo migliore, in cui regnano sovrani la pace, l'amore, la cura ed il rispetto per il nostro Pianeta, nella speranza che i Diritti della Madre Terra siano definiti e condivisi dall'umanità intera e dai Governi.
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Il 24 luglio è partito il tour Un Altro Mondo per i Diritti della Pachamama. Come è nata l'idea di questo progetto e quale obiettivo si propone?
Il progetto è opera di Alberto Ruz Buenfil, che sta girando il mondo per promuovere una "Carta dei Diritti di Madre Terra". Se i crimini contro l'umanità sono perseguibili penalmente, perché non possono essere equiparati a quelli contro il pianeta che ci ospita? L’obiettivo è sensibilizzare le nazioni a un tema che riguarda la salvaguardia della Terra, di tutti gli esseri viventi e, soprattutto, del genere umano. Se non troviamo una soluzione, questo pianeta prima o poi si ribellerà all’uomo più di quanto non stia già facendo. Dopo aver letto il Manifesto scritto da Alberto, ho deciso di sostenere le sue battaglie, realizzando un nuovo progetto con il materiale inedito del mio docu-film Un altro mondo. Dal 26 luglio il DVD si potrà ordinare direttamente sul nostro sito www.unaltromondo.net
Quante tappe sono previste?
In Italia faremo tappa a Cerveteri (Roma), Cisternino (Brindisi), Monopoli (Bari) e Arcugnano (Vicenza); in Svizzera saremo a Lugano e a Locarno.
Ha mai pensato di portare il tour nelle scuole per cercare di trasmettere questo straordinario messaggio di pace e consapevolezza alle nuove generazioni, quelle che hanno in mano le sorti dell'umanità e che potranno davvero creare un altro mondo?
Sono diversi anni che vado nelle scuole d'Italia per promuovere e diffondere i messaggi contenuti nel mio film "Un Altro Mondo". Alberto Ruz Buenfil è uno degli artefici del documentario e le sue parole sono state ascoltate da migliaia di studenti. È importante che i ragazzi diventino consapevoli che la Terra ed il futuro sono nelle loro mani. Noi adulti possiamo modificare i nostri comportamenti sbagliati per far sì che i nostri errori non ricadano sui nostri figli e sui nostri nipoti. I ragazzi di oggi hanno la possibilità di vivere una vita totalmente diversa dalla nostra, il progresso rende la consapevolezza alla portata di tutti. Un ragazzo conosciuto nel corso di una serata a Ferrara, particolarmente colpito dal messaggio del film, si è messo in aspettativa e ha organizzato una squadra di più di venti persone che da settembre porterà il film nelle scuole di tutta Italia. Questa è la nostra missione e quello che cerchiamo di fare: portare il film in più posti possibili, partendo dal basso.
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Quando e come è nata l'idea di realizzare il film "Un altro mondo"?
È stata un'idea che è maturata nel tempo. Ne parlo apertamente in "Un Altro Mondo – Il libro", nel quale racconto la mia esperienza legata al film. Diciamo che ad un certo punto della mia esistenza ho avuto bisogno di trovare delle risposte, in quanto alcuni avvenimenti avevano reso la mia vita problematica. Potrebbe essere la descrizione della vita di ognuno di noi, per questo il percorso che ho tracciato all’interno del film rispecchia i bisogni di migliaia di persone e rende semplici e comprensibili concetti che io stesso avevo sempre trovato difficili da capire e che mi apparivano astratti.
Da cosa sono accomunate le persone che ha intervistato nel film?
Sono tutte accomunate dalla voglia di vivere la propria vita nel rispetto di sé, degli altri e della Terra che li ospita, dalla caparbietà nel rendere il mondo un posto migliore, dall'ostinazione nel raggiungere una profonda consapevolezza e dal sentimento generoso di volerla donare agli altri. Sono persone illuminate, capaci di leggerezza su argomenti altrimenti impossibili da capire.
Secondo Lei è davvero possibile realizzare un altro mondo fatto di pace, collaborazione, rispetto e consapevolezza in un'epoca come violenta come la nostra? Come bisogna agire per scuotere le coscienze e per far sì che ciò accada?
Sono fermamente convinto che si possa realizzare un altro mondo. Per far sì che ciò accada bisogna lasciarsi guidare dall’amore, riflettendo sul fatto che questo mondo ci è stato dato in prestito ed abbiamo il dovere di preservarlo e lasciarlo migliore e più vivibile alle generazioni future.
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