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sabato, 30 dicembre 2023 07:02 |
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Francesca Bianchi
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La chiesa di San Francesco a Ripa, nel quartiere romano di Trastevere, e la Basilica di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio ospiteranno, fino al 29 febbraio 2024, la mostra Nel nome di san Francesco. L'esposizione è curata dal "Centro Culturale Aracoeli" dei Frati Minori di Lazio e Abruzzo e rientra nell’ambito delle celebrazioni francescane del 2023 per gli ottocento anni del Natale di Francesco a Greccio (RI) e dell'approvazione della Regola scritta dallo stesso Francesco nell’eremo di Fontecolombo, a Rieti.
FtNews ha intervistato Silvia Cavazzini di CoopCulture, che ai nostri lettori ha svelato qualche dettaglio del percorso espositivo. Queste le sue parole: ”Nel nome di san Francesco" è una grande mostra che vuole far rivivere la memoria di san Francesco a Roma, facendo conoscere il patrimonio culturale di opere d’arte e documenti custoditi negli straordinari luoghi francescani presenti a Roma e nella Valle Santa di Rieti e di tutto il Lazio; una mostra che consente ai visitatori di conoscere straordinari luoghi di fede come Greccio, Fontecolombo, Poggio Bustone e La Foresta, tutti luoghi che hanno custodito e vivificato il messaggio del Santo.
La mostra, che ha ottenuto il sostegno del Comitato nazionale per la prima rappresentazione del presepe di Greccio, è stata allestita a San Francesco a Ripa, a Trastevere, il primo luogo francescano a Roma, il luogo che conserva la “cella” dove soggiornò a Roma san Francesco. Al tempo quel luogo era un lazzaretto per ammalati terminali. Nel 1209 Francesco sostò qui offrendo la sua opera di assistenza agli ammalati gravi, mentre attendeva dal Papa l’approvazione della sua Regola. Da allora il complesso di San Francesco a Ripa ha rivestito una importanza primaria per le opere di assistenza che ancora oggi vengono portate avanti nel convento. Infatti, molti giovani in condizioni di emarginazione sociale vengono accolti ancora oggi dai frati come in una famiglia e accompagnati a trovare la loro strada di emancipazione. Il nucleo dell’esposizione è costituito da alcuni importanti quadri raffiguranti san Francesco, il S. Francesco di Orte, il S. Francesco di Aracoeli, il S. Francesco di S. Bonaventura al Palatino, e opere contemporanee di Sidival Fila e Giovanni Gasparro, presentati insieme ad altri quadri raffiguranti la vita del Santo, a preziosi manoscritti, lastre in rame, ex-voto, incisioni, corali, oggetti della vita quotidiana utilizzati nei conventi francescani, mai esposti in pubblico e databili tra XIII e XX secolo.
Attraverso una serie di riferimenti in mostra e percorsi di visita guidati nella città di Roma, l’evento permette di richiamare l’attenzione anche sugli altri principali luoghi francescani della Città Eterna: la basilica dell’Aracoeli e il convento di San Bonaventura sul Palatino.
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La Chiesa di San Francesco a Ripa (dalla pagina Facebook di CoopCulture)
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Si tratta di luoghi di fede animati, nei secoli, da personaggi importanti nella diffusione dell’Ordine francescano, a cominciare da fra Ginepro, compagno di Francesco sepolto all’Aracoeli, e san Leonardo da Porto Maurizio, che nel convento di San Bonaventura al Palatino vestì il saio francescano e a cui si deve la diffusione della Via Crucis, la più celebre quella tenuta per la prima volta al Colosseo nel 1750 in occasione dell'Anno Santo. Tutto questo senza dimenticare la Valle Santa di Rieti con i suoi splendidi santuari nati dalla presenza di san Francesco, l’Abruzzo e i campi di evangelizzazione aperti dai francescani in Medio Oriente, in Asia, nelle Americhe e, da ultimo, in Africa.
I visitatori potranno ammirare anche preziosi scrigni di opere d’arte, quali il ritratto duecentesco di Francesco ad opera di Margheritone di Arezzo, conservato nella cella del santo a San Francesco a Ripa, la tavola attribuita a Cimabue, il ciclo di affreschi quattrocenteschi con Storie di san Bernardino da Siena realizzate in una cappella dell’Aracoeli da Pinturicchio, il ritratto quattrocentesco di sant’Antonio da Padova ad opera di Benozzo Gozzoli, sempre all’Aracoeli, la scultura seicentesca in marmo raffigurante l’Estasi della beata Ludovica Albertoni, realizzata da Gian Lorenzo Bernini per una cappella della chiesa di San Francesco a Ripa e, nella stessa chiesa, tre opere di Giorgio De Chirico nella cappella dove l'artista è sepolto.
Alla mostra si accompagna il catalogo scientifico "Nel nome di san Francesco", a cura di A. Cacciotti – M. Melli (Centro Culturale Aracoeli, Biblioteca di Frate Francesco, 27), Edizioni Biblioteca Francesca.
A latere dell’esposizione saranno organizzati concerti di musica sacra e conferenze finalizzate ad illustrare tematiche culturali e a far conoscere l’azione svolta oggi a Roma dai Francescani attraverso importanti progetti di solidarietà, di contrasto all’emarginazione e di supporto al reinserimento sociale.
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Il Reliquiario della "cella" di San Francesco che incornicia l'opera di Margheritone d'Arezzo (dalla pagina Facebook di CoopCulture)
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La mostra rappresenta il presupposto per la costituzione e la riapertura al pubblico, in veste rinnovata, di una biblioteca-museo a San Francesco a Ripa, che ospita un totale di circa 30.000 volumi antichi e preziosi e il completo restauro degli affreschi di Emanuele da Como del XVII secolo.
L'esposizione si concluderà il 29 febbraio 2024, ma gli appuntamenti degli itinerari francescani continueranno anche nei mesi successivi. CoopCulture e i Francescani di Roma, infatti, hanno proposto un progetto teso a promuovere i luoghi e la spiritualità francescani, a cominciare dai “luoghi francescani” di Roma: San Francesco a Ripa, Santa Maria in Aracoeli e San Bonaventura al Palatino. Tutto nasce con l'obiettivo di vivere un’esperienza culturale e spirituale nel segno di San Francesco in occasione del duplice anniversario francescano degli ottocento anni dalla celebrazione del Natale a Greccio e dall’approvazione della Regola a Fonte Colombo.
La mostra, visitabile solo con prenotazione online tramite:
www.coopculture.it
Orari:
Complesso di S. Francesco a Ripa: giovedì: 9-12, 16-19 ; venerdì: 9-12, 16-19; sabato: 9-12, 16-19; domenica: 16-19 (la mattina chiuso).
Basilica di S. Maria in Aracoeli sul Campidoglio: tutti i giorni: 8-19 (ingresso libero).
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