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martedì, 05 luglio 2016 08:00 |
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Francesca Bianchi
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FtNews
ha intervistato Alessandra Di Gesù, consulente esoterica, life coach, terapeuta olistica, storica dell’arte e scrittrice. Nata in Sicilia, da giovanissima venne introdotta alla conoscenza delle antiche Tradizioni Misteriche del Mediterraneo, entrando in contatto con maestri, studiosi e scienziati provenienti da tutto il mondo. Laureata con il massimo dei voti in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi Superiori di Pisa, ha conseguito un Master Internazionale d’Eccellenza in Scienze e Tecnologie dei Media presso l’Università di Studi Superiori di Pavia. Da anni affianca le sue ricerche nello studio dell’arte e delle antiche civiltà a lunghi viaggi all’estero, dove ha l'opportunità di incontrare sciamani, maestri e guaritori.
Nel corso della nostra conversazione, Alessandra di Gesù si è soffermata sulla sua intensa attività di recupero e diffusione delle tecniche sciamaniche femminili, ponendo l'accento sull'importanza della riscoperta degli antichi riti per entrare in contatto con la nostra natura più intima. Convinta sostenitrice dell’importanza di tradurre la Conoscenza in Vita, la studiosa fa dell'una e dell'altra un percorso di crescita quotidiana al servizio della Coscienza Universale.
All’età di sei anni, presso la Montessori School dell’Università di Stanford, in California, è stata inserita in un gruppo di sperimentazione sulle capacità cognitive nella prima infanzia. Contemporaneamente venne iniziata allo studio delle danze sacre indiane e cominciò a praticare tecniche di meditazione e yoga, interessandosi anche allo studio di Antiche Tradizioni. Cosa hanno significato per Lei quelle esperienze e che importanza hanno avuto per la Sua formazione futura?
Quel periodo della mia vita, ricco di stimoli importanti in tenera età, è stato fondamentale per lo sviluppo ed il consolidamento delle mie capacità. Quando si è piccoli si ha una naturale apertura e propensione per le discipline spirituali e sciamaniche, tuttavia raramente, sopratutto nella società occidentale, ai bambini viene data la possibilità di cimentarsi in questi ambiti. Il più delle volte certe capacità cognitive vengono fraintese e scoraggiate dagli adulti, per cui i bambini tendono progressivamente a chiudere i canali e a perdere certi talenti naturali. Sono convinta, invece, dell'importanza di offrire strumenti adeguati all'età infantile ed è per questo che sto sviluppando programmi di formazione interamente dedicati ai bambini e ai loro genitori, al fine di coltivare la fantasia, l'immaginazione creativa e la naturale connessione con i diversi piani dell'esistente, oltre ad insegnare tecniche di rilassamento, meditazione, yoga che sostengano il bambino nella crescita consapevole e nella comprensione di sé.
Di cosa si occupa un'operatrice sciamanica?
Per spiegare la mia attività sono solita utilizzare la metafora dell'accordatore di strumenti musicali: io accordo le persone, il loro piano fisico, mentale, emozionale, spirituale e astrale affinché possano risuonare in armonia con se stessi e con gli altri.
Nello specifico, sono una rappresentante della tradizione spirituale e sciamanica dei Popoli Mediterranei, e nella mia tradizione concepiamo l'essere umano come espressione, in questa dimensione spazio-temporale, di una coscienza più espansa che si manifesta ed opera su piani diversi dell'esistenza. La mia attività vuole fare in modo che a livello individuale e globale i diversi piani dell'esistente possano cooperare a servizio dell'evoluzione della coscienza collettiva.
Cosa significa partecipare ad un'esperienza sciamanica?
Ancor prima che sull'esperienza sciamanica, vorrei soffermarmi sul significato della visione sciamanica della realtà, che è concepita come riflesso dell'esperienza della nostra coscienza. Chi abbraccia la via spirituale dello sciamanesimo mediterraneo comincia ad avere un'esperienza nuova della realtà, che si fonda sulla presenza e sulla consapevolezza, un'esperienza che permette di essere connessi ai diversi piani dell'esistente, pur operando nel "qui e ora". Al di là di tutte le straordinarie esperienze possibili nella pratica sciamanica, la più importante ed il fine ultimo è l'esperienza della Coscienza Consapevole.
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Ha fondato la scuola "Il Cammino Delle Rune". Cosa si intende con il termine "Runa" e quali finalità si propone la scuola?
Il termine "Runa" è presente in numerose lingue antiche con diverse accezioni che ci riportano sempre al significato di "segreto", "sussurro", "mistero". Le Rune sono infatti 24 simboli archetipici che compongono un antichissimo alfabeto sacro, utilizzato nelle antiche scuole misteriche dei Popoli del Mare. La scuola si propone oggi di tornare a trasmettere le conoscenze e gli insegnamenti tradizionali della via spirituale dei misteri dei popoli mediterranei e di farlo attraverso il recupero di quella che era la lingua madre dei misteri, le Rune appunto, depositarie di un sistema spirituale di pratiche che prevede l'apprendimento di tecniche di meditazione, di posizioni del corpo come lo yoga, di recitazione di canti sacri come i mantra, di connessione con la dimensione espansa della nostra coscienza. Gli insegnamenti vengono trasmessi mediante un cammino iniziatico, volto a far scoprire le Rune come energie che compongono la struttura dell'universo e che quindi operano in ciascuno di noi, per far sì che si possa raggiungere un risveglio autentico e consapevole della coscienza e un'autentica esperienza del Mistero.
Ogni mese tiene il corso "Il Cerchio delle 13 Lune: la via sciamanica del femminile, il risveglio della nostra Dea interiore". Cosa avviene durante questi incontri?
Anche il percorso de Il Cerchio delle 13 Lune si inserisce all'interno di quella che è la trasmissione della tradizione spirituale dei Misteri mediterranei. Il Cerchio nasce per guidare la donna verso il risveglio del proprio potere sciamanico e l'incontro con la propria Dea interiore. Il Cerchio si tiene ogni lunazione e ha per tema gli aspetti simbolici, energetici, archetipici di quella lunazione. Come il contadino conosce la connessione e l'influsso che la luna ha con la terra e la sua coltivazione e sa quando seminare, potare, raccogliere, anche per noi donne nel cammino di risveglio interiore è fondamentale riconoscere il nostro contatto energetico con la Luna e capire quali siano i momenti dell'anno in cui operare la semina interiore, quando dare inizio al viaggio nelle profondità di noi stesse, quando prepararci alla rinascita e quando e come godere dei nostri frutti. Nel corso degli incontri si studiano le Dee e gli archetipi che sovrintendono all'energia della luna del mese e come agiscono in ciascuna di noi, si analizzano gli aspetti astrologici della lunazione e come questi operano a livello individuale e globale, si fanno pratiche di meditazione e piccoli rituali volti a connettersi con l'energia femminile di quella luna, a risvegliarla e a radicarla.
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Ogni anno all'inizio di settembre, alla foce del Belice, nell'antica città greca di Selinunte, organizza una tre giorni di riti e cerimonie solenni per le antiche sacerdotesse della Grande Madre, che desta sempre la curiosità di residenti e turisti. Cosa avviene esattamente nel corso di questi rituali e perché ha scelto proprio Selinunte?
L'appuntamento annuale di Selinunte è uno dei momenti più importanti del calendario delle celebrazioni rituali della Tradizione degli Antichi Misteri del Mediterraneo, che io come Sacerdotessa mi impegno a mantenere in vita, grazie anche alla sempre maggiore partecipazione di donne e uomini richiamati dal risveglio di una memoria antica. Le tre giornate rappresentano per chi vi partecipa un momento sacro di grande portata, un autentico incontro iniziatico di morte e rinascita, in cui si ripercorrono i passi rituali degli Antichi Misteri. La prima giornata ha la funzione di guidare verso la "catarsi" lungo la foce del Belice, ove si trova la preziosa argilla, considerata miracolosa sin dall'antichità. I partecipanti vivono una esperienza di completa purificazione, un viaggio silenzioso nelle profondità di se stessi, che si conclude con un atto di morte simbolica e rinascita dalle sacre acque del mare. Il secondo giorno è dedicato alla meditazione e all'offerta ai templi, con la tradizionale cerimonia di benedizione dei melograni sacri alla Dea, invocata come Demetra Malophoros ("portatrice di melograno"). Infine, all'interno del tempio avviene il personale incontro di ciascun partecipante col Mistero.
Il santuario di Demetra Malophoros ed il complesso templare di Selinunte, dedicato a Demetra, Kore ed Ecate, divinità degli Antichi Misteri, è uno dei centri più importanti in tutto il Mediterraneo per la celebrazione delle Antiche Tradizioni. Qui ho ricevuto la mia iniziazione e la formazione ai Misteri sin dall'età infantile, per cui la celebrazione annuale delle tre giornate riveste per me un significato particolarmente importante.
Normalmente chi partecipa ai Suoi incontri?
I miei allievi ed i partecipanti ai miei incontri sono persone che svolgono nella vita quotidiana le più svariate attività professionali. Si impegnano nel cammino di crescita personale, spinti dal richiamo ad una spiritualità antica ed autentica che parla alla loro coscienza più profonda, risvegliando antiche memorie.
In una cultura come la nostra, in cui si è perso il contatto con l’esperienza quotidiana del Mistero e del Sacro, cosa significa riportare in vita gli antichi riti?
Riportare in vita la trasmissione della Tradizione Spirituale dei Misteri Mediterranei significa dare la possibilità di riavvicinarsi ad una pratica spirituale che appartiene alle nostre radici culturali più profonde ed offrire, quindi, l'opportunità di seguire una via spirituale che parla la lingua dei nostri antenati. In questa maniera si dà un contributo all'evoluzione della coscienza collettiva, favorendo il recupero di una Tradizione che appartiene alle grandi vie iniziatiche e che ora può tornare a dialogare con l'uomo contemporaneo, rispondendo ad un bisogno concreto di recupero del contatto con la propria natura autentica.
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