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giovedì, 21 maggio 2020 07:52 |
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Sara Azzarelli, danzatrice (foto di Paola Perrone - Terapia di luci e ombre, #PandemicA Paola Perrone @terapiadilucieombre)
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Francesca Bianchi
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L'avvento del virus Covid-19 e le misure attuate per contenerlo hanno rimarcato le disuguaglianze di genere profondamente radicate all'interno delle nostre società: che sia nella normalità del quotidiano o in una fase di profonda emergenza, le donne vivono da sempre la doppia difficoltà di dover conciliare la cura della collettività con quella delle proprie vite private. Difficoltà che purtroppo non sono venute meno con la fine della quarantena, ma ci accompagneranno ancora per molto.
Dalla collaborazione fra la giornalista e fotografa Giuditta Pellegrini e la Casa delle Donne di Terni, con la partecipazione della designer e photo editor Elena Chiocchiae della fotografa e photo editor Sara Casna, è nato il progetto fotograficoPandemicA, un racconto corale per immagini aperto alla partecipazione di altre donne e fotografe.
Questo tempo sospeso ha stravolto le nostre esistenze di donne, compagne, figlie, sorelle, lavoratrici, madri. Il progetto si propone di dare voce alla complessità del mondo femminile attraverso delle foto-ritratto, accompagnate ognuna da un breve racconto sul periodo che stiamo vivendo, per narrarlo da un punto di vista di genere, femminile e femminista. Lo scopo è creare un collage di ritratti che squarcino il velo di silenzio, invisibilità e subalternità in cui la storia vuole ancora una volta confinarci, per far sentire tutta la potenza della voce femminile attraverso la fisicità, lo sguardo e il linguaggio che ci appartiene.
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Elena, libera professionista (autoscatto di Elena Chiocchia, #PandemicA Elena Chiocchia)
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Piuttosto che alla metafora della guerra, largamente abusata in questo periodo, l'intenzione è quella di ispirarsi alla capacità di collaborazione, creazione e ricostruzione che caratterizza l'essenza femminile, basata su una concezione rispettosa della vita in ogni sua forma. Si vuole rivendicare la partecipazione attiva a una nuova organizzazione sociale libera dalle disuguaglianze, che rendono questo mondo un territorio sempre più invivibile e inumano.
Le ideatrici di PandemicA sono tenacemente convinte che un vero cambiamento non potrà avvenire, finché non sentiremo che il modello patriarcale è nocivo per tutte e tutti, presupposto per un'idea del mondo vorace e malsana, purtroppo anch'essa in forma pandemica.
Le fotografe che vogliono partecipare, con fotografie che ritraggono altre donne o in prima persona attraverso l'autoritratto, possono scrivere a:
pandemica2020@gmail.com
Pagina fb: PandemicA Instagram: pandemica_2020
Per informazioni e adesioni:
pandemica2020@gmail.com
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