Redazione     Informativa     Link  

Viaggio nei segreti della bellezza del corpo femminile

domenica, 21 gennaio 2018 21:30

condividi su facebook
Francesca Bianchi
FtNews ha intervistato Luisella Vèroli, archeologa dell'immaginario e prima biografa della poetessa Alda Merini, che lo scorso anno ha dato alle stampe il libro Dal cosmo alla cosmesi. La divina seduzione e l’arte del trucco dalla preistoria al futuro (edito da Iacobelli). Già autrice di Prima di Eva. Sui sentieri dei luoghi di culto della Grande Dea, la Vèroli in questo nuovo libro da' voce alle nostre antenate, immaginando la loro vita e affiancando ai racconti interpretazioni originali di simboli e riti. Tra le prime studiose italiane a riscoprire le antiche civiltà della Dea e a divulgare l’archeomitologia in Italia, la studiosa si sofferma sui simboli della bellezza femminile (il seno, le mani, la bocca, gli occhi, le orecchie, i piedi), svelando l'origine ancestrale di molti nostri gesti quotidiani. Il libro è arricchito da dettagliati reportage dei suoi viaggi in India, in Turchia, in Kurdistan e a Cipro e da accurate descrizioni delle dee che via via hanno incarnato la Signora del Cosmo vivente, la progenitrice del tutto, colei da cui tutto ha avuto origine e a cui ogni cosa vivente tornerà. I numerosi intermezzi narrativi, dove la studiosa da' libero sfogo all'immaginazione, trasportano le lettrici in una dimensione onirica che consente di vagheggiare la vita delle nostre antenate in un tempo remoto in cui sessualità e spiritualità erano strettamente connesse e il corpo era considerato un tempio sacro da proteggere e curare. Tra le pagine di questo prezioso saggio possiamo riannodare il filo che ci lega a quelle nostre lontane progenitrici che, imitando con il rito del trucco la bellezza degli astri luminosi, hanno dato vita ad una civiltà dove forte era il rispetto del corpo, del Cosmo e della Madre primordiale che ne è origine e custode.
Indomita Matriarca di Melusine, neppure lontanamente ha pensato di prestare ascolto ai consigli dei tanti amici che hanno cercato in tutti i modi di dissuaderla dal partire alla volta di terre considerate pericolose: certa della protezione delle "Madri", si è messa in viaggio verso quelle che un tempo erano terre di Amazzoni, di sacerdotesse, di dee dell'amore e della fertilità. Così, con l'entusiasmo che pervade i suoi scritti, questa donna dalla straordinaria forza d'animo ci prende per mano e ci accompagna in un lungo viaggio attraverso i millenni, esortandoci a riscoprire il tempo in cui noi donne eravamo sacerdotesse della Dea e, orgogliose della nostra femminilità, difendevamo coraggiosamente la nostra diversità. In quei tempi, che a noi oggi appaiono tanto lontani, le nostre antenate si ribellavano all'ordine simbolico maschile ed educavano i maschi ad abbandonare l'istinto predatorio: questo dovremmo fare noi oggi, consapevoli di non aver bisogno di sguardi maschili di approvazione per avere la conferma della nostra bellezza e della sacralità insita nel nostro essere donne.
Dalle parole della Vèroli emerge forte la convinzione che ogni cosa in Natura ci parla della Dea e di coloro che ci hanno preceduto, trasmettendoci una dolce sensazione di appartenenza cosmica indissolubile con ciò che è stato millenni fa e con ciò che accadrà nel futuro.
Sono profondamente grata a Luisella, che da anni mi onora della sua amicizia, e sono convinta che oggi anche la "sua" Alda, che affettuosamente la rimproverava per lo scarso interesse prestato alla cura della sua persona, sarebbe fiera della bellezza e dell'eleganza che luminose si sprigionano dal suo volto, inondando di luce chiunque abbia la fortuna di conoscere questa meravigliosa guerriera armata di un inesauribile amore per la vita.

Come è nato e come è strutturato questo libro e qual è la peculiarità rispetto a Prima di Eva. Sui sentieri dei luoghi di culto della Grande Dea, avvincente saggio in cui, tra sogno, mito e archeologia, ripercorre i Suoi viaggi negli antichi luoghi di culto della Dea Madre?
In Prima di Eva ho fatto parlare reperti archeologici, visitando siti europei dove il culto della Dea è stato sepolto e represso da secoli. Le mie successive ricerche archeo-mitologiche mi hanno portata in India e in Medio Oriente, dove ho incontrato donne che continuano a praticare il rito del trucco come nei tempi in cui eravamo sacerdotesse della Dea del Cosmo vivente. Con questo nuovo lavoro ho voluto dar voce alle nostre antenate, immaginando la loro vita, i progressi che facevano nella ricerca del bello e del sacro. Ho affiancato ai miei racconti, uno per capitolo, un resoconto delle conoscenze che ho acquisito nello studio di archeologia, mitologia ed antropologia; informazioni sulla "storia pettinata", come amava chiamarla Marija Gimbutas; schede sui miti, sui simboli e sulle dee che hanno via via incarnato la Signora del Cosmo vivente e sui simboli della bellezza femminile: il seno, le mani, la bocca, gli occhi, le orecchie, i piedi. Ho aggiunto, infine, i reportage di alcuni miei "scavi" in India, in Turchia, in Kurdistan e a Cipro.
Mi hanno accompagnata in questo viaggio di scrittura Nadia Tarantini, prima sostenitrice del libro, da lei amorevolmente curato, e Maria Luisa Parazzini, che l'ha impreziosito con ricette ed originali divagazioni. Posso dire con orgoglio che questo libro è il risultato della nostra collaborazione: ci siamo valorizzate reciprocamente, nello spirito di sorellanza costruttiva che ha sempre caratterizzato noi di "Melusine".

Che legame ravvisa tra Cosmo e cosmesi e come è maturata la Sua ricerca sull'argomento?
Come nota l'amica Randa Romero nell'introduzione al libro, il termine cosmesi ha la stessa radice di Cosmo. Il rito del trucco è l'arte magica di consacrare il corpo per portare la mente lontano dalle preoccupazioni quotidiane, verso un mondo di bellezza divina, di armonia, di ordine, di pace interiore, di creatività.
Questa mia ricerca è partita quando dentro di me ho sentito che era arrivato il momento di dare ascolto alle mie due madri, quella biologica e quella simbolica, che mi hanno sempre rinfacciato che nella mia femminilità mancava qualcosa: Alda Merini mi prendeva in giro per la mia poca attenzione all'arte del trucco, mentre lei si sarebbe messa il rossetto e laccata le unghie anche in punto di morte. Ho impiegato cinque anni a mettere insieme tutto ciò che potesse riguardare questo argomento e ora sarei davvero felice se il libro venisse letto da donne giovani. Ho voluto indirizzarlo a loro, cui noi adulte non dobbiamo mai smettere di parlare, affinché capiscano l'importanza di sedurre gli uomini, iniziandoli al sacro femminile e alla bellezza più profonda di noi donne.

In che modo il kosmos parlava il linguaggio della Dea?
Il culto preistorico della divinità nelle sembianze di una donna era ai primordi una forma di non-religione praticata dalle donne, una modalità per imitare, con il rito del trucco, la bellezza degli astri luminosi, di cui la divinità progenitrice del Tutto è origine e custode. La nostre antenate inventarono molte astuzie per educare i compagni ad abbandonare l'istinto predatorio, l'impulso a distruggere quello che non si può né sottomettere né divinizzare. Modellando statuette, dipingendo, ornando, ungendo e profumando se stessa e le "sacre pietre della Dea", la femmina imparava a diventare donna, iniziatrice di una civiltà intesa come rispetto del corpo e del Cosmo. Anche oggi, quando ci trucchiamo con naturalezza, cerchiamo consapevolmente di apparire magiche, ma anche soprannaturali, allo scopo di indurre chi ci guarda a rispettare il femminile, dentro e fuori di noi. Coltivare la bellezza, difendere tutta la bellezza del creato, è ciò che ci rende umani, che trasforma i maschi in uomini con sguardi senza possesso, le femmine in donne piene di saggezza.

Lei conia le definizioni di foemina ludens e foemina erecta. A cosa si riferisce con queste due espressioni? In che modo e perché la foemina ludens riuscì a spostare l'attenzione maschile dal fondoschiena al seno e al volto?
Foemina ludens (che gioca) è una mia definizione che vorrebbe correggere il modo in cui le scienze definiscono l'umanità, cioè sempre solo al maschile. Ho immaginato che lei, foemina ludens, per darsi un nuovo portamento libera le mani, non le usa più per muoversi, sta ritta sui due piedi. Lui la vede accennare passi di danza, a braccia levate, e rimane estasiato. In quella nuova posizione i seni non sono più penduli, come quando cammina carponi, ma puntano verso di lui come due enormi occhi. Il triangolo pubico gli si rivela come nuova geometria misterica, che nasconde alla vista l'entrata dell'oscuro cunicolo. La biologia ci dice che nel mondo animale è il maschio a sedurre. Invece in quello umano è la femmina che, ispirandosi al mondo naturale e a quello celeste, inventa differenti canali di comunicazione seduttiva: per adornarsi si serve del piumaggio sgargiante degli uccelli e dei fiori profumati, per camminare si ispira alle movenze sinuose dei felini, per comunicare inventa parole dolci che imitano il cinguettio dei volatili, lo spruzzo delle cascate e altri suoni della natura. Secondo me, lacci, pendagli, cinture, ghirlande di fiori profumati, collane di bacche tintinnanti sono state il primo gioiello inventato per sedurre, per portare a sé attenzione e carezzevoli sguardi, per provocare ammirazione per queste sporgenze che, come gli occhi, vogliono scrutare, studiare, relazionarsi al mondo circostante da protagoniste. Valorizzando il seno con questi ornamenti, il primo trucco della foemina erecta sarà quello di sostituire al sedere come attrattiva il seno, che gli somiglia, ma è, nella posizione eretta, più vicino al viso, che dipinge con i colori della luna e del sole, sottolineando gli occhi con la cenere di arbusti profumati, lucidando le labbra con la cera del miele, disponendo i capelli in una commovente varietà di acconciature fin dalla più remota antichità. L'estro si trasferisce, così, dal corpo alla mente delle donne che, avendo optato per la posizione eretta, hanno più controllo sul proprio corpo, che trasformano in tempio dove celebrare riti. Truccandosi da dee, le donne cercavano di avvicinarsi alla Grande Madre dell'Universo e di sacralizzare il corpo per renderlo seducente sul piano spirituale. Se la seduzione nel mondo animale serve solo per procreare, lei si adopera perché in quello umano serva per provare piacere, per comunicare emozioni, per consolidare relazioni. Valorizzando e potenziando tutti i sensi, compresi intuizione e preveggenza, la femmina diventa il primo esemplare umano protagonista attivo nel campo della comunicazione simbolica del corpo, del linguaggio verbale, della scrittura a fini magici, erotici e spirituali.
Particolare mosaico delle Amazzoni (Museo Archeologico di Urfa,Turchia)
Perché sin dai primordi della storia umana il seno, attributo femminile per eccellenza ancora oggi, ha subito una vera e propria sacralizzazione?
Essendo indispensabili alla sopravvivenza dei neonati e, quindi, della specie, le mammelle si prestano a una divinizzazione del materno. Essendo dotate di capezzoli sensibili ai preliminari amorosi, si prestano ad una divinizzazione dell'erotico. Il seno nudo è celebrato nelle statuette fin dal Paleolitico superiore (30.000 anni fa), quando se ne sottolineava più l'aspetto di nutrimento che di seduzione sessuale. Le statuette hanno spesso la maschera da dea-uccello, un accenno di ali e seni prominenti, simbolo di nutrimento divino. Nel Neolitico appare il motivo dei seni contornati da collane e con occhi disegnati sopra i capezzoli. Il seno nudo, sottolineato da stretti corsetti, è esibito dalle donne di Creta negli affreschi e nelle statuette della dea dei serpenti (XVII sec. a.C.), come fossero due astri luminosi, occhi del cielo. I templi indiani, soprattutto quelli tantrici, sono decorati con altorilievi di dee e devadasi (ballerine sacre) dai seni prosperosi, ornati di gioielli. In alcune scene di Kamasutra vengono accarezzati.
Mi è capitato varie volte di trovare nel solco che separa due colline, tondeggianti come seni, il sito preistorico che andavo cercando o di scoprire che una pietra eretta su una collina, da lontano, sembrasse un seno rupestre. Il processo di sacralizzazione del seno coinvolse anche il paesaggio, per interrompersi bruscamente con l'affermarsi del patriarcato, quando la sacralità del seno verrà svilita ed umiliata.

Anche alle mani fin dai tempi preistorici venne riservata una cura particolare che alcune donne orientali dedicano ancora oggi...
Sì! Con la mano si fece la prima esperienza creativa e comunicativa, si costruirono i primi oggetti, si scambiarono le prime carezze. Alcune delle mani dipinte nelle caverne della Dordogna, che visitai vent'anni fa, sono di piccole dimensioni e mi sono sembrate subito femminili. Questa mia impressione è stata confermata recentemente da Dean Snow, un archeologo della Pennsylvania University, che le ha analizzate, confermando che furono donne a dipingerle.
Mi ha colpito molto l'attenzione che le donne indiane, curde e arabe prestano nel dipingere le loro mani con colori naturali. Non si tratta, come in Occidente, di laccare le unghie. Si tratta di un rito di seduzione molto più complesso ed articolato. Dietro le quinte del palco del festival di Mammalapuram, in Tamil Nadu, mi sono fatta mostrare le mani dalle ragazze di uno dei corpi di ballo. Avevano dipinte con ocra le unghie, compresa l'ultima parte delle dita, cosicché sembrava portassero ditali rossi. Sul palmo avevano dipinto il sole. Durante la danza le mani seducevano gli spettatori forse più del resto del corpo in movimento. Il fascino delle cinque dita della mano affonda le radici nella più remota preistoria: il numero cinque, legato al computo sulle dita di una mano, è cifra sacra in molte culture che si rifanno alla spiritualità matriarcale. Per i Pitagorici il numero cinque era la cifra dell'armonia e dell'equilibrio tra maschile e femminile e dello hieros gamos, la sacra unione nuziale.

L'immagine di una donna indiana intenta a truccarsi gli occhi, riprodotta sulla copertina del libro, cattura subito l'attenzione per l'eleganza, per la sensazione di armonia e per la bellezza che emana. E' vero che ancora oggi le donne indiane curano con premura la loro femminilità sin da bambine, consapevoli della sacralità del loro corpo?
Tra i ventidue templi di Khajuraho, in Madhya Pradesh, risalenti al X sec. d.C., che ho visitato nel 2015, c'è il Parsvanath Temple. E' dedicato ad una dea nera in posizione yoga. L'altorilievo di una donna che si trucca gli occhi, situato sul lato sud del muro esterno, mi colpì talmente tanto che l'ho scelto come immagine per la copertina del libro. Ai piedi di questa donna un aiutante tiene in mano un cofanetto di bellezza. La cura del corpo era un rito che veniva eseguito nel tempio. Un rito che le devadasi, le yogini, le addette al tempio facevano all'alba per agghindarsi come dee, e probabilmente, come noi, si struccavano alla sera, ritualmente, per purificarsi. L'alba e il tramonto sono sempre stati i due momenti magici in cui è possibile partecipare al mistero della creazione. In sperduti tempietti di villaggi dell'India del Sud ho trovato la sopravvivenza di culti tantrici alla dea gestiti da donne o da delegati non professionisti eletti dalla comunità. In Tamil Nadu è stata una donna ad aprirmi la porta di un tempio dedicato a Chakray Amman, una dea dell'amore indigena, il cui idolo in pietra nera rappresenta una donna nuda con le gambe aperte e un fior di loto al posto della testa. La custode la unge di burro chiarificato due volte alla settimana, il martedì e il venerdì.
La statua viene addobbata per il festival in onore di Amma Vasai (mamma luna nera), che dura dieci giorni, nel mese di maggio. Caratteristica del tantrismo è l'uso di una simbologia sessuale molto esplicita per insegnare che la sessualità, anche quella autoerotica, non è separata dalla spiritualità: come il tempio, il corpo è uno spazio sacro, un capolavoro cosmico. Purtroppo oggi, soprattutto in Occidente, l'eccesso di valorizzazione dell'energia maschile a discapito di quella femminile ha generato una pericolosa separazione tra sessualità e spiritualità.

La Dea della scrittura degli Egizi era venerata anche come Dea del trucco. Perché, secondo Lei, l'arte del trucco alle origini era legata alla scrittura geroglifica? In altre culture antiche abbiamo testimonianze del legame tra scrittura e cura di sé, intesa come comunicazione di saperi iniziatici?
La Dea preposta al rituale del trucco presso gli antichi Egizi si chiamava Seshat, "colei che scrive". Come Signora della scrittura era addetta all'archivio dei libri sacri conservati nelle biblioteche templari; come Dea del trucco insegnava alle donne l'arte della divina seduzione, che è l'arte della sacra scrittura applicata al corpo umano. In occasione delle feste religiose, le sue sacerdotesse, truccate e con abiti cerimoniali, dipingevano anche il viso e le corna delle vacche sacre, considerate una delle tante incarnazioni della Grande Dea Madre che nutre. Prima di diventare, con l'avvento del patriarcato, moglie e segretaria di Toth, che ne usurpa i poteri, Seshat, il cui geroglifico era una stella sormontata da due crescenti lunari, simbolo del divino femminile all'ennesima potenza, dimostra di essere stata una dea primordiale del Cosmo vivente. Le donne si ispiravano a lei per tradurne gli insegnamenti con simboli da disegnare sul corpo. Come Signora degli anni e del destino è rappresentata mentre incide segni su foglie di palma. Come se l'arte del trucco fosse alle origini strettamente legata alla scrittura geroglifica.
Anche per gli Etruschi è una sacerdotessa, la ninfa alata Vant, al servizio della dea dell'amore Turan, ad essere rappresentata con il calamo in mano mentre scrive. Quando l'ho vista incisa sul retro di uno specchio bronzeo, ha preso consistenza dentro di me l'ipotesi che il trucco del viso e del corpo, nelle culture matriarcali, fosse un'invenzione femminile per comunicare saperi iniziatici. L'archeo-mitologia sembra confermare che la scrittura pre-alfabetica era praticata e insegnata dalle sacerdotesse della Dea in molte culture.

Quando furono inventati i primi specchi e che valore avevano nelle antiche civiltà matriarcali?
Lo specchio d'acqua è il simbolo dei simboli perché, riflettendo la luce del sole, della luna, delle stelle, è in grado di mostrare i lati nascosti della realtà visibile a occhio nudo. Lo specchio mostra ciò che non percepiamo con i soli cinque sensi. E' il simbolo della visione spirituale e strumento di conoscenza, di riflessione. E' da sempre un attributo delle sacerdotesse delle religioni pre-patriarcali che lo usavano, oltre che per truccarsi, come oggetto divinatorio. Deve essere nato così il senso di appartenenza cosmica, la consapevolezza di non essere separati dall'universo, ma di essere un tutt'uno con esso. I primi specchi in assoluto furono le coppelle con acqua ferma. Ancora oggi, in Asia, molte donne indigene cristianizzate continuano a deporre latte, miele, olio in antiche rocce coppellate, dove si recano per caricarsi di energie. I primi specchi in ossidiana, invece, risalgono al Paleolitico e arrivano al Neolitico.

E i primi rossetti, invece, quando furono creati? A quando risalgono le prime testimonianze relative all'uso di colorare le labbra e cosa è rimasto oggi di quelle usanze?
Nel mito greco la prima a colorare di rosso le labbra fu Afrodite col succo di ciliegia. Ricordo che in primavera noi bambine ci divertivamo ad applicare sulle labbra i petali dei papaveri e poi, man mano che sbocciavano, quelli delle rose e, più tardi, il succo di ciliegia, di lamponi, di more. I primi rossetti di cui si ha testimonianza furono creati nel terzo millennio a.C. in Mesopotamia, in Egitto e nella valle dell'Indo, mescolando al miele e alla cera d'api pigmenti vegetali, minerali e animali. Ancora oggi in India e in Estremo Oriente le contadine preferiscono usare le foglie a forma di cuore della pianta del betel. Per ottenere un rosso sanguigno le farciscono con petali di rose, cardamomo, noce di areca e conchiglie sminuzzate. Masticando il tutto, oltre alle labbra, si colora anche la lingua. Uno dei gesti provocatori verso gli spiriti del male è quello di mostrare la lingua rossa, come fa Durga quando è arrabbiata e si trasforma in Kali.
Lusella Vèroli all'alba accoglie il sole, proveniente dal confine tra Turchia e Siria, che "infiamma" l'albero dei desideri sulla collina-ombelico del sito di Göbekli Tepe.
Nel libro sostiene che le sacerdotesse di Inanna, seguendo l'esempio della Dea, furono maestre nell'arte di truccarsi gli occhi...
Sì, negli inni religiosi a lei dedicati, Inanna, potente dea sumera dell'amore e della fertilità, viene descritta come prima figlia della luna che si trucca gli occhi con il kohl, si appunta sul petto la fibula con doppie perle ovali e si asperge la faccia con acqua sacra sotto la luna piena. Ex voto sumeri la riproducono truccata, sdraiata su un letto insieme al dio Marduk: entrambi sono nudi e si guardano negli occhi. Non bisogna dimenticare che l'amore era un rito sacro che, stando a quanto attesta Erodoto, si faceva sopra la ziqqurat. Le prime sacerdotesse mesopotamiche diventarono protagoniste consapevoli della relazione tra Cosmo e cosmesi, elaborando tecniche divinatorie e seduttive sempre più sofisticate da trasmettere al loro popolo: adattarono il calamo per incidere l'argilla a strumento per truccare gli occhi e renderli simili agli astri luminosi; con la scusa che serviva a proteggerli dal sole abbagliante, insegnarono anche agli uomini a usare il kajal, che sottolineava il loro sguardo, rendendolo più attraente e comunicativo nella relazione a due. Profondamente consapevoli che il rapporto d'amore fosse fecondante per tutta la natura e portasse prosperità al popolo, insegnarono anche ai maschi riti purificatori e cosmetici, ottenendo che l'erotismo diventasse atto politico, pubblico, un'arte raffinata da praticare nei protetti recinti sacri del tempio.

Un altro attributo della femminilità è costituito dai capelli lunghi, anche questi valorizzati e curati dalle nostre antenate...
I capelli sono da sempre simbolo di energia viva perché si rinnovano continuamente. Testimonianze archeologiche di pettinature elaborate si hanno fin dalle origini dell'arte paleolitica. Probabilmente le nostre antenate inventarono una cornice da dare al volto per valorizzarne l'espressione e per sottolineare la profondità del loro sguardo sul mondo. Prendendosi cura della capigliatura come elemento di identità, la donna ha voluto dare valore alla sua differenza. Sul capo di una donna incinta, ritualmente sepolta 28.000 anni fa all'interno della grotta di S. Maria di Agnano (Ostuni), sono state rinvenute conchigliette forate. La Venere di Willendorf ha un'acconciatura elaborata che fa pensare all'invenzione di accorgimenti estetici per fissare conchiglie tra i capelli. Nel film Mustang le cinque sorelle turche con i capelli al vento fanno pensare a cavalle che fuggono al galoppo da matrimoni imposti dai genitori musulmani. I loro capelli sono simbolo di libertà incondizionata. La regista Deniz Gamze Ergüven ha volutamente ambientato il film sulle coste del Mar Nero, terra dove, secondo la tradizione, risiedevano le indomite Amazzoni, sacerdotesse della Signora degli Animali.

Ecco, ha nominato le Amazzoni. Cosa La persuade del fatto che fossero sacerdotesse e non guerriere selvagge da prendere per i capelli, da trafiggere, da umiliare, da rapire per matrimoni forzati, come l'immaginario greco le ha dipinte?
Nell'autunno 2014 ho avuto l'opportunità di esaminare il mosaico delle Amazzoni nel nuovo, grandioso museo archeologico di Urfa, in Turchia, il più imponente al mondo, allora ancora in allestimento. Nel bellissimo mosaico del museo di Urfa le Amazzoni sono rappresentate come regine orientali truccate, ingioiellate e armate per andare a caccia sui loro destrieri. Il nome Amazzoni viene probabilmente da Maza, che in lingua circassa significa Luna; non vuol dire, quindi, "prive di seno", come hanno tradotto i Greci nella loro lingua.
Che si volesse sottolineare che le Amazzoni del mosaico di Urfa fossero sacerdotesse di un culto della Dea degli Animali mi è sembrato evidente dal berretto frigio che indossano, dall'ascia bipenne in mano ad Antiope, dal seno scoperto di Melanippe, insegna di un'arcaica potenza femminile, dal suo abito rosso e dalla cintura che si diceva fosse magica: tutti attributi sacerdotali. Gli animali feriti dalle regine del mosaico (un leopardo, un leone, un lupo) secondo me sono simboli della resistenza armata contro gli invasori patriarcali: una resistenza armata che si appellava alla tradizione amazzonica per rivendicare con fierezza la propria indipendenza culturale, religiosa, politica, sociale. Proprio come fanno le curde di oggi che si battono contro i nuovi fondamentalismi, senza nascondere la bellezza dei loro sguardi e dei loro capelli intrecciati.

Nonostante la pericolosa situazione politica, è stata ad Urfa varie volte. Cosa L'ha colpita di questa città turca e che ricordo conserva dei giorni trascorsi lì e della gente che ha incontrato?
Urfa si trova proprio al confine con la Siria, in alta Mesopotamia, una regione abitata prevalentemente da Curdi. La zona è attraversata da forti venti di guerra, ma io sono partita tranquilla, sentendomi amorevolmente protetta da Afrodite e da Inanna. Sono stata lì tre volte, ospite di Akile, sorella di Hüseyin, la guida curda che nel 2013 mi ha accompagnato nella mia spedizione archeo-mitologica a Göbekli Tepe. Mi ha colpito la stanza da bagno per le donne, grande e colorata, con unguenti, profumi, balsami e trucchi vari. Le curde, come tutte le donne orientali, continuano ad essere delle iniziatrici alla cura di sé e dell'altro, all'amore per la bellezza e per l'eleganza non separate dalla spiritualità. Anche le donne moderne come Akile, che militano per la democrazia, la laicità dello stato e la lotta alla discriminazione di genere, sono orgogliose della loro femminilità e la valorizzano al di là dell'intenzione seduttiva nei confronti del maschio.
Le anziane curde mostrano alle giovani i dek, tatuaggi tradizionali sul viso e sul corpo, che la legge islamica proibisce, ma che sia le arabe che le curde da millenni continuano segretamente a praticare e a trasmettere. L'origine matriarcale e sciamanica di questa usanza è evidente: l'ingrediente che si iniettano sottopelle con aghi da cucito è latte materno di una donna che ha dato alla luce una bambina. I simboli più frequenti sono gli stessi delle pitture e delle incisioni neolitiche: V isolati o ripetuti, ramoscelli, luna, sole, stelle.
Grazie ai miei amici curdi ho avuto il piacere di assistere ad una festa di matrimonio nel loro villaggio d'origine e alla "notte dell'henné", festa di addio al nubilato riservata alle donne amiche e parenti della sposa. Qui le donne, al suono di musiche sia occidentali che turche, ballano sfrenatamente a due a due, in cerchio, in fila. Le giovani, chi in minigonna e tacchi a spillo, chi in jeans, chi in abito lungo con scollature sexy, trascinano tutte in balli sfrenati, me compresa. Mi ha colpito la forte e sentita integrazione intergenerazionale, religiosa, etnica e culturale in nome della femminilità, che qui in Occidente, purtroppo, è difficile immaginare.
Un'esperienza davvero suggestiva è stata la visita prima dell'alba al sito di Göbekli Tepe: di buon mattino ho potuto assistere con grande emozione al sorgere della luce del sole dall’orizzonte. Di questo non finirò mai di ringraziare Hüseyin, che è riuscito ad ottenere un permesso speciale dal Ministro della Cultura per farci aprire il cancello alle cinque del mattino. Il mio amico mi ha ripreso mentre accoglievo tra le mani la palla di fuoco che, proveniente dal confine siriano, sembrava andasse ad incendiare l'albero dei desideri, prima di irrorare di luce il resto del sito. Proprio a pochi passi dall'albero dei desideri fu ritrovata la grande statua di donna nuda con due serpenti scolpiti ai lati che salgono lungo le cosce, due orecchiette e due occhi sulla testa, che mi apparvero subito come muso di orsa indossato a mo' di cappuccio. Quel giorno ho avuto la conferma di quanto avevo intuito due anni prima, nel 2013, quando visitai il sito per la prima volta: il primo raggio di sole, che gli antichi identificavano con il divino femminile, ha fatto scegliere alle sciamane il luogo dove erigere l'orsa ed eventuali altre statue steli femminili, mentre l'ultimo raggio, simbolo del paredro, il compagno mortale della dea, illuminava le monumentali steli maschili stilizzate, erette al centro dei cerchi.

Come possiamo noi donne di oggi riscoprire la sacralità nel trucco e nella cura del nostro corpo?
E' fondamentale cercare la ritualità, l'autenticità, il contatto con il simbolico. Nei gesti dobbiamo cercare la lentezza, evitando di farli in maniera concitata e meccanica. Dobbiamo ritagliarci degli spazi tutti per noi, come io ormai sono solita fare da tempo, dedicandomi al bagno della Dea, un appuntamento per me irrinunciabile. La benefica sensazione di piacere che si prova nell'acqua calda e profumata risveglia in me idee, progetti, sogni, e mi consente di fantasticare su ciò che il mio cuore desidera ancora dalla vita. Il bagno della Dea è per me un riposo creativo e rituale. Ecco, la mia idea, con questo libro, è proprio quella di trasmettere alle donne l'importanza della ritualità nel prendersi cura di sé, del proprio corpo e della propria anima.
Mostra altri Articoli di questo autore
info@freetopnews.it
- Castelvetrano è Oasi del Gusto: un viaggio tra le eccellenze gastrono - 21/11/2024 09:15:54
- Sul Filo dell’Olio: a Cetona (SI) si celebra l'olio extravergine d'oli - 15/11/2024 10:49:47
- Saboris Antigus: alla scoperta dei tesori di Serri - 11/11/2024 17:47:22
- Lo Pan Ner - Pani delle Alpi: tutto pronto per la festa transfrontalie - 25/10/2024 16:54:23
- Castelvetrano (TP): tutto pronto per la Sagra del Pane Nero - 17/10/2024 07:57:39
- Sikelika: per uno studio degli storici sicelioti - 13/10/2024 15:13:16
- Vignola (SS): la storia dei pescatori di Ponza e dei pastori galluresi - 11/10/2024 16:24:34
- Ipogeismo e megalitismo in Europa e nel Mediterraneo tra il V e l’iniz - 06/10/2024 13:12:26
- Alla scoperta del Montalbo (NU) con Montiarvu Andejos - 30/09/2024 06:03:14
- Villanovaforru: viaggio nel passato, tra ricordi e tradizioni - 20/09/2024 05:25:10
- Arzachena: uno sguardo al suo passato - 15/09/2024 07:57:08
- Marella Giovannelli: Così piccoli, così grandi. Sulle tracce di Charle - 10/09/2024 05:38:50
- Vito Salluzzo: la salvaguardia dell'Ape Nera Sicula - 19/08/2024 03:34:17
- Alla scoperta della storia di Favignana con Maria Guccione - 09/08/2024 07:48:03
- Nel cuore del Passaggio a Nord-Ovest, sulle tracce di esploratori e sc - 21/07/2024 09:48:45
- Oristano: in mostra la storia degli Spano, conti di San Martino - 14/07/2024 06:27:59
- Michele Zanzucchi: viaggio nei Paesi più sconosciuti dell'Asia Centra - 03/07/2024 06:47:42
- Grazia Deledda e il cibo: la storia gastronomica della Sardegna - 20/06/2024 21:06:00
- La ragazza del Mar Nero: la tragedia dei greci del Ponto - 10/06/2024 07:17:46
- Sardinia Archeo Festival: Il Mediterraneo immaginato protagonista - 03/06/2024 07:10:47
- Storie di Asinara in mostra a Cala Reale - 24/05/2024 14:33:09
- Inside Tunisia: alla scoperta dei tesori archeologici, - 17/05/2024 17:01:15
- Su Fari Fari: alla scoperta dei sapori della cucina tipica camp - 11/05/2024 04:03:26
- Porto Rotondo: storia di un borgo inventato - 30/04/2024 04:55:45
- Primavera in Marmilla: a Tuili (SU) la Sagra de Su Pani Arrubiu - 14/04/2024 11:37:50
- A Nuoro un incontro su sa femina accabadora - 11/04/2024 06:25:30
- Ad Amburgo la mostra fotografica itinerante ''Sander Sardinia 1927'' - 04/04/2024 17:30:45
- Da Omero alle tradizioni di Sicilia: orbi, cunto, pupi - 29/03/2024 05:40:27
- Feminas: Lino Pes in mostra ad Atzara - 24/03/2024 05:23:58
- Giuseppe Leone: Iblei, qui è un'altra Sicilia - 19/03/2024 05:43:00
- Pinnettas de Pedra: gli antichi rifugi pastorali del Meilogu-Villanova - 14/03/2024 06:07:54
- Donne nella storia: l'8 marzo un convegno a Sant'Antioco - 07/03/2024 16:38:03
- A Meana Sardo una rassegna di dialoghi sulla cultura della Sardegna - 05/03/2024 09:12:23
- La magia degli amuleti: Sardegna e Umbria unite dall'archeologia - 18/02/2024 05:38:42
- Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche e - 14/02/2024 17:59:02
- Corinne Baroni: Mia madre, donna sciamana - 08/02/2024 04:54:56
- Racconti del territorio: i contesti medievali di Loiri Porto San Paolo - 31/01/2024 17:44:17
- Leonardo Sciascia nel ricordo della figlia Anna Maria - 21/01/2024 07:20:28
- Il nuovo romanzo di Samuel Montegrande: Prima che torni Giulia - 16/01/2024 06:21:45
- La Storia: su Rai 1 la fiction ispirata al romanzo di Elsa Morante - 08/01/2024 07:07:17
- Angelo Vintaloro: La Sicilia, il Mediterraneo, l'Europa nella preisto - 03/01/2024 17:46:18
- Roma – Mostra nel nome di san Francesco - 30/12/2023 07:02:44
- Canicattini Bagni (SR): A Notti ri Natali al Museo TEMPO - 08/12/2023 06:29:30
- Taste of Vasto: viaggio nei mondi di Italo Calvino - 03/12/2023 06:22:16
- Laconi: al Menhir Museum la mostra fotografica sulla statuaria preis - 27/11/2023 05:59:23
- La filiera cerealicola nella Baronia - 21/11/2023 14:18:15
- Al MAB di Sant'Antioco la mostra Fenici, la rotta del Sud - 16/11/2023 06:30:06
- Storie di un attimo: a Olbia è iniziato il festival della fotografia - 13/11/2023 07:36:20
- A Porto Cervo un convegno sull'antica tradizione del lievito madre in - 10/11/2023 05:42:38
- ASM Onlus: a Roma torna il Concerto per Margherita - 04/11/2023 08:16:48
- Indaco in prosa e in versi, il nuovo libro di Marella Giovannelli - 04/11/2023 04:53:52
- A Villaurbana (OR) torna la Sagra del Pane - 27/10/2023 08:16:49
- Paolo Giulierini: al Mann continua il racconto dell'epopea di Alessand - 20/10/2023 09:18:24
- San Martino delle Scale: gioiello benedettino alle porte di Palermo - 09/10/2023 06:18:32
- Valle dei Templi: a Casa Barbadoro la prima festa dei grani - 05/10/2023 12:50:23
- Alla scoperta del Parco storico archeologico di Sant'Antioco (II parte - 08/09/2023 04:44:33
- Grande successo al Mann per la mostra Alessandro Magno e l'Orien - 04/09/2023 04:08:58
- Alla scoperta del Parco storico archeologico di Sant'Antioco - (I part - 01/09/2023 16:11:06
- Gianfranco Serra: una vita per la salvaguardia delle antiche tradizion - 30/08/2023 07:47:25
- Helysol Sardinia: l'elicriso, l'oro di Sardegna - 07/08/2023 07:56:18
- Su Coccoi de su Santu, il pane votivo in onore di Sant'Antioco Martire - 01/08/2023 07:56:30
- Alla scoperta dei tesori archeologici di Arzachena (SS) - 29/07/2023 08:39:34
- Arzachena: intervista al Sindaco Roberto Ragnedda - 21/07/2023 06:10:07
- Arzachena: arte, cultura e tradizioni protagoniste dell'estate 2023 - 17/07/2023 17:36:02
- Ritratti di famiglia: a Caprera una mostra in ricordo di Francesca e M - 17/07/2023 08:33:26
- Tellus: la sacralità della terra nell’antica Roma - 07/07/2023 05:27:01
- Ziteddi: a La Maddalena le generazioni si incontrano - 14/06/2023 08:57:11
- Le parole della nostra storia e il patrimonio culturale della grecità - 05/06/2023 19:20:40
- Vito Zarzana: la preistoria nella Valle del Belice - 15/05/2023 21:36:39
- Anna Maria Sechi: l'emigrazione sarda nelle miniere belghe - 08/05/2023 21:21:39
- Beatrice di Borbone: l'impegno e l'amore per il Mezzogiorno - 26/04/2023 06:44:40
- La trama di Elena: l'autobiografia della donna più bella del mondo - 17/04/2023 09:45:14
- Lorenzo Braccesi: potere e follia degli eredi di Augusto - 05/04/2023 08:42:27
- La Sardegna di Thomas Ashby in mostra a Sassari - 27/03/2023 05:47:12
- Diodoros: la Valle dei Templi tutela la sua biodiversità - 20/03/2023 07:11:10
- Il Vailati di Genzano ai Colloqui Fiorentini - 13/03/2023 08:14:24
- Giovanni Di Stefano: le città dei Greci di Sicilia - 06/03/2023 05:46:35
- Caria di Drapia (VV): Cosimo Rombolà e la passione per la preistoria - 01/03/2023 09:56:59
- Marina Pala: Arzachena, la straordinaria bellezza della natura - 23/02/2023 07:00:36
- Voilà Cesarina: i mille volti di una donna di successo - 11/02/2023 11:45:58
- Lorenzo Braccesi: Artemisia, eroica capitana di mare - 28/01/2023 12:48:07
- Transumanze: la migrazione in Toscana dei pastori sardi - 14/01/2023 21:24:51
- Stefania Germenia: nelle sue opere la bellezza dell'universo femmin - 04/01/2023 04:40:23
- La Sicilia degli Dei: il fascino senza tempo della Sicilia del mito - 22/12/2022 08:40:49
- Quel che resta del tempo: immagini di un'isola scomparsa - 17/12/2022 06:40:37
- Tradizioni e benefici della panificazione con lievito madre in Sardegn - 15/12/2022 10:35:36
- Il Supramonte di Gianluca Chiai in mostra a Nuoro - 30/11/2022 15:28:34
- Jean-Yves Frétigné: storia della Sicilia da Odisseo ai giorni nostri - 26/11/2022 14:17:32
- Floridia (SR): inaugurata la Biblioteca delle Donne - 20/11/2022 17:47:38
- Alessia Pecchioli: l'Incontro. Storia di un'adozione - 16/11/2022 10:31:46
- Cònti e Canzòni, l'omaggio di Iana De Muro alla memoria del non - 09/11/2022 06:03:27
- Piazza Armerina (EN): due giorni dedicati ai libri e alla letteratura - 05/11/2022 07:21:42
- Azienda Agricola Sparacino, sapori autentici del Val di Noto - 28/10/2022 05:15:42
- Cieli neri: con Irene Borgna alla scoperta dei cieli stellati d'Europa - 23/10/2022 05:02:28
- Apicoltura Pala, il sapore autentico del miele di Gallura - 17/10/2022 21:33:40
- LAeQUA, il laboratorio equo e solidale nel cuore di Modica - 11/10/2022 05:30:41
- Don Francesco Cossu: una vita dedicata ad Arzachena - 04/10/2022 06:06:37
- Apicoltura Milluzzo, l'eccellenza del Miele Ibleo - 28/09/2022 05:59:25
- Barbara Calanca: fari e forti di La Maddalena - 24/09/2022 06:18:31
- Sesamo d'Ispica, un'eccellenza siciliana firmata Gambuzza - 19/09/2022 17:25:47
- Fabio Presutti: una vita tra le isole dell'Arcipelago di La Maddalena - 13/09/2022 07:40:22
- Paola Marzotto: Ode alla Natura - 08/09/2022 05:27:01
- Alla scoperta della storia di La Maddalena - 05/09/2022 07:58:51
- Daniela Santonocito: Il Dialogo tra Epitteto e l'imperatore Adriano - 28/08/2022 18:31:20
- Alla scoperta dei luoghi energetici della Sardegna con Arianna Mendo - 23/08/2022 09:45:59
- Caprera: Compendio Garibaldino e vita privata di Giuseppe Garibaldi - 03/08/2022 17:45:34
- M'ammentu lu stazzu: la cultura degli stazzi nella mostra di Giuseppe - 26/07/2022 06:09:25
- Mieli Manias, la tradizione apistica più antica della Sardegna - 19/07/2022 06:47:54
- Sardo Sole, la Filiera del Grano Duro coltivato e trasformato in Sard - 12/07/2022 16:40:02
- Marella Giovannelli, Oltremare fra incontri e poesie - 03/07/2022 13:40:42
- Claudio Panaia: Caulonia, storia di una polis - 20/06/2022 06:49:06
- Silvana Cirillo: Tutto Pasolini, dalla A alla Z - 07/06/2022 10:39:03
- Francesca Saitta: Abitata dalla Fantasia - 01/06/2022 07:31:50
- Quartetto Cetra: la storia di un gruppo immortale - 24/05/2022 10:27:26
- Guido Guerrera: Franco Battiato, un mito senza tempo - 17/05/2022 09:10:25
- M’ammèntu lu stazzu: ad Arzachena una mostra fotografica sugli stazzi - 13/05/2022 07:51:08
- Adriano Teso: L’ABC per vivere bene - 09/05/2022 22:38:06
- Enzo Di Pasquale, Viaggio allo Zingaro - 02/05/2022 20:24:40
- Eric Salerno: Gerusalemme, la città culla delle grandi religioni - 24/04/2022 09:08:33
- Giovanni Zidda: Sas meres de su prantu, il rituale funerario di Orune - 13/04/2022 19:13:49
- Serri (SU): le radici agropastorali di un borgo del Sarcidano - 07/04/2022 18:01:42
- Adzovios a Luvula: a Milano una mostra su Lula - 25/03/2022 16:41:18
- Giuseppe Castellana, la Sicilia del Tardo Bronzo - 16/03/2022 10:06:27
- Dolores Turchi: Su Carrasecare, fascino e mistero di un rito ancestral - 01/03/2022 09:07:41
- Marco Peresani: Come eravamo, viaggio nell'Italia paleolitica - 24/02/2022 08:13:42
- Dora Marchese: l’Egitto nell’immaginario letterario italiano - 16/02/2022 16:56:33
- Michele Fresi: l'ultima Gallura, la storia degli stazzi narrata da un - 05/02/2022 09:51:36
- Nativi Americani, oggi: intervista a Raffaella Milandri - 03/01/2022 09:44:37
- Pasquale Pirodda, Balaiana vissuta nello stazzo - 28/12/2021 17:07:23
- Panificio Ciloche: l'arte del pane paulese - 19/12/2021 06:55:27
- Iride Peis: racconto, perché qualcosa di me resti - 08/12/2021 08:35:48
- Nabui, un'eccellenza del miele di Sardegna - 03/12/2021 08:21:25
- Petrarca, dal Secretum al regresso emotivo - 23/11/2021 08:13:54
- LabENur, il Nuragico da toccare con mano - 18/11/2021 16:25:18
- L’erba dell’oblio non cresce ad Arzachena - 04/11/2021 08:16:19
- Archeotour, da oltre trent'anni con il patrimonio culturale di Paulila - 21/10/2021 07:34:05
- Santa Cristina, simbolo millenario del culto delle acque - 13/10/2021 08:30:07
- Le vie de sos Pinnettos, alla scoperta della cultura pastorale sarda - 06/10/2021 09:22:20
- Giulio Gelardi: la manna, l'oro bianco delle Madonie - 30/09/2021 09:55:32
- Bergi, paradiso della biodiversità nel cuore delle Madonie - 22/09/2021 08:11:23
- Fondazione P.G. 5 Cuori, da Polizzi un omaggio alla Bellezza - 17/09/2021 07:46:06
- Francesca Fontanella: l'impero e la storia di Roma in Dante - 13/09/2021 08:42:45
- Tra cento miliardi di stelle: Montalbano Elicona ricorda Battiato - 09/09/2021 08:08:55
- Happy Glamping Madonie, il campeggio di lusso a 850 metri di quota - 06/09/2021 06:22:38
- La rinascita di Verbumcaudo, feudo di Polizzi sottratto alla mafia - 03/09/2021 05:57:50
- Il canto e il veleno: bucolici greci minori - 30/08/2021 07:22:33
- Angelo Merlino: le Madonie tra cultura, natura, geologia - 25/08/2021 06:18:50
- Baglio Bonsignore, vini di qualità nel territorio della Valle dei Temp - 11/08/2021 06:55:30
- Il Giardino della Kolymbetra, un gioiello nel cuore della Valle dei - 05/08/2021 06:33:00
- Archeologia, cinema, musica, teatro: l'estate della Valle dei Templi - 27/07/2021 06:44:21
- Val Paradiso: nel cuore della Sicilia, il miglior Olio IGP d'Italia - 20/07/2021 07:34:18
- Molino Ferrara: semole, farine e pasta di grani antichi siciliani - 14/07/2021 22:31:11
- La Donna e il Sacro: divinità femminili arcaiche nell'Abruzzo antico - 22/06/2021 09:03:47
- L’isola più bella: la Sicilia nella 'Biblioteca storica' di Diodoro Si - 09/06/2021 09:04:43
- Heinrich Schliemann a Napoli - 03/06/2021 07:09:16
- Rita Pirisi: l'agnello nella tradizione culinaria sarda - 27/05/2021 08:13:25
- Zungri: archeologia di un villaggio rupestre calabrese di epoca mediev - 26/04/2021 09:18:50
- Corleone, storia archeologica a fumetti - 19/04/2021 14:33:41
- Pupi Avati: il mio Dante, poeta forgiato dal dolore - 13/04/2021 10:18:09
- Massimiliano Finazzer Flory: Dante, per nostra fortuna - 26/03/2021 10:05:28
- Divina Sardegna, con il FAI alla scoperta dei luoghi legati alla Comme - 16/03/2021 09:55:54
- 8 Marzo: combattere le differenze per la parità di genere - 08/03/2021 07:24:27
- Ivano Dionigi: Segui il tuo demone - 05/03/2021 09:33:38
- La Musa Inquieta, il corto dedicato a Marta Marzotto - 23/02/2021 14:58:40
- Gabriele Gallo: ritratti alpini, racconti di un anno in montagna - 12/02/2021 16:50:51
- Giulio Guidorizzi: il mito immortale di Edipo ed Enea - 04/02/2021 08:00:35
- Laura Efrikian: tra Armenia e Africa, una vita all'insegna dell'amore - 29/01/2021 11:10:15
- Filomena Giannotti: Caproni, Il mio Enea - 20/01/2021 07:36:54
- Mamma Margherita: la mia Nadia, la forza dell'amore - 04/01/2021 17:57:43
- Anny Romand, mia nonna d'Armenia - 22/12/2020 07:09:20
- Giorgio Ieranò: I Greci e noi - 21/12/2020 07:17:10
- Pietro Pisciottu: L'Agnata, storia e memoria di uno stazzo gallurese - 14/12/2020 10:36:18
- Sopravvivere alla morte: la vita nelle iscrizioni funerarie latine - 07/12/2020 21:46:29
- Olivo: l'albero della civiltà - 05/12/2020 07:38:58
- Marida Lombardo Pijola: l'imperfezione delle madri - 25/11/2020 14:08:22
- Pietro Greco: Trotula, la prima donna medico d'Europa - 10/11/2020 08:28:11
- Gian Enrico Manzoni: la peste di Atene ai tempi del Covid - 29/10/2020 08:13:41
- Fiorenzo Caterini: ricostruzione della memoria in Sardegna - 23/10/2020 09:01:57
- Paolo Carboni: Tutt'a pedi - Alla scoperta del territorio di Aggius (S - 12/10/2020 10:44:57
- Agostino Asara, l'ultimo Patriarca degli stazzi galluresi - 06/10/2020 07:41:33
- Aggius (SS): storia, tradizioni, banditismo nel cuore della Gallura - 02/10/2020 06:54:06
- Tenuta Coda di Lupo, eccellenze sarde per un'agricoltura sostenibile - 22/09/2020 19:35:55
- Luigi Lehnus: Wilamowitz e il monte delle Muse - 15/09/2020 17:25:33
- Paola Mancini: viaggio nella storia di Loiri Porto San Paolo (SS) - 10/09/2020 18:14:11
- Alla scoperta dell'Area Marina Protetta di Tavolara (SS) con Augusto - 01/09/2020 21:32:17
- Giuseppe Festa: Ursula e Lupinella, orsi e lupi sulle montagne italian - 28/08/2020 07:59:34
- Pa punyat: con Antonio Masia alla scoperta delle eccellenze algheresi - 24/08/2020 08:51:11
- Sa Mandra, anima barbaricina nel cuore della Nurra - 19/08/2020 07:30:34
- Giuliano Dal Mas, una vita tra le Dolomiti - 13/08/2020 17:36:13
- Valle d'Aosta, presentata la XXIII edizione del Gran Paradiso Film Fe - 27/07/2020 19:42:54
- Irene Borgna: Louis Oreiller, il pastore di stambecchi - 20/07/2020 07:47:15
- Genzano, a Casa Mamre QUESTO MARE E’ PIENO DI VOCI - 16/07/2020 09:22:00
- Corrado Ruggeri, una vita in viaggio - 13/07/2020 07:30:17
- Lungo i sentieri del Cammino Ibleo con Nanni Di Falco - 06/07/2020 16:49:35
- Alla scoperta del nuraghe Majori di Tempio Pausania - 30/06/2020 07:39:09
- Lorenzo Braccesi: Olimpiade e Zenobia, quando il potere è donna - 24/06/2020 05:26:37
- Ove abitai fanciullo: a Recanati aprono le stanze private di Giacomo L - 15/06/2020 14:18:28
- I reperti assiri di Faida al premio mondiale in memoria di Khaled al-A - 08/06/2020 07:43:10
- Mauro Bonazzi: i Greci e il mistero dell'esistenza - 01/06/2020 07:22:54
- PandemicA, racconto corale per immagini - 21/05/2020 07:52:03
- Antonietta Langiu, la mia Isola - 08/05/2020 09:22:34
- Susanna Garavaglia: il risveglio della coscienza interiore - 29/04/2020 05:09:43
- Rosanna Raffaelli Ghedina: folclore, leggende e simboli delle Dolomiti - 16/04/2020 23:10:44
- Giorgio Murru: Spiriti e Dèi nella statuaria preistorica della Sardegn - 09/04/2020 13:50:32
- Una Maschera, un Volto, un Paese: il Carnevale in Sardegna - 07/03/2020 07:34:21
- Pe’ terre assaje luntane: al MANN l’emigrazione ischitana in America - 01/03/2020 19:33:00
- Thalassa: a Napoli le meraviglie sommerse dal Mediterraneo - 27/02/2020 23:09:38
- Nel segreto mare delle stelle di Marella Giovannelli - 25/02/2020 18:10:02
- Marcello Cabriolu, la Sardegna e il Mediterraneo Occidentale - 17/02/2020 21:27:55
- Erika Maderna, sulle tracce della medicina delle streghe e delle sant - 27/01/2020 06:48:31
- Federico Fellini: ironico, beffardo e centenario - 14/01/2020 07:56:24
- Pompei e Santorini, l'eternità in un giorno - 04/01/2020 08:29:04
- Andrea Icardi, un anno in Alta Valle Maira - 30/12/2019 14:15:42
- Archeologi italiani riportano alla luce i reperti assiri di Faida - 15/12/2019 09:45:07
- Augusto Mulas: l'orientamento astronomico dei nuraghi - 09/12/2019 19:01:03
- Margherita Massari: Ildegarda di Bingen, Sibilla e Dottore della Chies - 06/12/2019 09:18:37
- Il mito immortale di Cartagine in mostra a Roma - 04/12/2019 00:02:27
- Aquileia 2200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente - 29/11/2019 05:28:33
- Michele Porcaro: ASSTEAS - Storia del Vaso più bello del mondo - 19/11/2019 00:26:44
- Silvia Romani: credenze, miti e dei degli antichi - 11/11/2019 13:10:02
- All'Alba Radians di Albano (RM) il Filottete di Sofocle - 06/11/2019 16:36:58
- Mulino della Riviera di Dronero (CN), una storia firmata Cavanna - 29/10/2019 18:50:24
- Galluras, il Museo della Femina Agabbadòra - 22/10/2019 07:00:03
- Ugo Mancini: Sotto la cenere, storie di vita quotidiana durante il ven - 10/10/2019 20:51:11
- Alessandra Derriu: streghe, indovine e curatrici nella Sardegna del '7 - 04/10/2019 07:06:18
- Giuseppe Vito Internicola: Castellammare del Golfo, alle origini di un - 29/09/2019 18:15:59
- Città della Pieve (PG) si prepara ad accogliere Il Nostro Tempo - 25/09/2019 15:20:51
- Uno spazio per le Donne: alla scoperta del mondo femminile sardo e non - 23/09/2019 08:37:50
- Olmedo (SS), storia, tradizioni, folklore - 21/09/2019 09:21:49
- Silvia Giorcelli Bersani: I Romani e le Alpi - 16/09/2019 14:05:54
- Rossella Giglio: Segesta, tra teatro, musica, natura - 08/08/2019 15:56:16
- Enrico Caruso: la rinascita di Selinunte - 01/08/2019 14:29:05
- Lucina Gandolfo: alla scoperta di Monte Iato - 31/07/2019 07:33:07
- Sulle spiagge pontine tornano i Racconti di Sabaudia - 30/07/2019 08:47:45
- Tagliacozzo (AQ): XXXV Festival Internazionale di Mezza Estate - 22/07/2019 14:36:02
- Civiltà del sole: l'archeoastronomia nella Sicilia preistorica - 19/07/2019 07:30:13
- Cristina Muntoni, il potere delle parole nella storia della sacralità - 15/07/2019 18:12:54
- Francesco Bianco, un cammino tra verità nascoste - 13/07/2019 06:58:14
- Filippo Drago, mugnaio siciliano fra tradizione e modernità - 09/07/2019 07:28:20
- Con la KERNOS alla scoperta di Castellammare del Golfo - 02/07/2019 18:17:21
- Per una rinascita di Castelvetrano, città d'arte, storia, cultura - 27/06/2019 18:13:44
- Marinella Fiume: sapienza, virtù e misteri dell'universo simbolico fem - 11/06/2019 19:04:31
- Stefano Pucci: le incisioni rupestri delle Alpi Apuane - 07/06/2019 09:24:59
- Albano (RM), al via la Rassegna del Teatro Antico - 26/05/2019 18:33:37
- Max Dashu: Streghe e pagane, le donne nella cultura popolare europea - 14/05/2019 07:18:46
- Diego Maggio: profumi, aromi e sapori siculo-panteschi - 09/05/2019 08:15:34
- Regius, omaggio allo stupor mundi Federico II di Svevia - 03/05/2019 07:38:01
- Sentiero della Libertà, per tenere viva la Memoria - 01/05/2019 20:05:09
- Caccamo (PA), borgo di storia, arte, cultura - 28/04/2019 06:50:10
- C'era una volta Iato: omaggio dei ragazzi all'antica Iato - 23/04/2019 22:40:32
- U Pani ri Murriali: il pane genuino di una volta - 16/04/2019 17:20:40
- Recanati (MC): L'Infinito di Leopardi compie 200 anni - 13/04/2019 16:51:43
- A Camo (CN) torna PrimaVeraRegia - 11/04/2019 17:17:36
- Ivano Dionigi: Lucrezio, Seneca e noi - 04/04/2019 23:33:23
- Luca Mancini: Il caso dell'Ungheria di Horthy - 09/04/2019 19:14:05
- Il Foscolo di Albano (RM) trionfa al Festival Thauma - 30/03/2019 20:22:23
- Sotto il segno dei pesci: Camaiani celebra la Grecia - 28/03/2019 17:13:29
- Guido Cossard, viaggio nel mondo dell'Archeoastronomia - 25/03/2019 10:47:16
- Rosanna Oliva de Conciliis, una vita per la Parità - 17/03/2019 08:14:51
- Donna o Dea: le raffigurazioni femminili in Sardegna tra passato e pre - 02/03/2019 20:50:25
- Giorgio Ieranò: l'arcano fascino delle isole dell'Egeo - 25/02/2019 09:19:48
- Dea e Femminismo alla Roma Goddess Conference - 21/02/2019 09:10:27
- Elena Ianni: le feste e i falò del Messico - 17/02/2019 19:18:44
- Roma: l'olio d'oliva al Premio Filo della Torre - 15/02/2019 17:02:24
- I giovani attori del Foscolo alla Giornata del Greco - 06/02/2019 17:24:33
- La Penisola del Sinis (OR) tra storia, archeologia e natura - 29/01/2019 17:38:31
- King Camp Gillette: Il Turbine Umano - 19/01/2019 11:59:30
- Barumini (VS), archeologia, storia, cultura nel cuore della Sardegna - 14/01/2019 10:46:56
- Morena Luciani Russo: la ricerca della Dea e lo sciamanesimo - 09/01/2019 06:28:02
- Maurizio Bettini: Il Presepio, storia di un simbolo - 21/12/2018 08:22:38
- Venezia: Idoli, il potere dell'immagine - 12/12/2018 18:57:46
- Simona Modeo, Dioniso in Sicilia - 06/12/2018 17:48:35
- Violette Sauvage a Palazzo Colonna (RM) - 03/12/2018 07:01:13
- Pomezia (RM): Premio Donna d'Autore 2018 - 30/11/2018 06:37:50
- Massimo Blasi, l'incredibile storia degli imperatori romani - 28/11/2018 10:26:59
- Fabio Isman: 1938, l'Italia razzista - 25/11/2018 07:30:10
- Sacrum, lo Stabat Mater di Rossini all'Aracoeli di Roma - 22/11/2018 16:42:46
- Oriana Dal Bosco: il misterioso fascino del Nord Africa - 20/11/2018 17:17:03
- Natale inCHIOSTRO a Monastero di Dronero (CN) - 17/11/2018 07:53:51
- All'Alba Radians di Albano (RM): l'Ecuba di Euripide - 15/11/2018 16:59:16
- Autunno d'Autore a Ruralia, Conosci tu il paese dove... - 13/11/2018 18:40:36
- Marella Giovannelli, una vita tra giornalismo, fotografia e poesia - 09/11/2018 10:04:37
- Daniela Dao Ormena: Le radici chiamano, dolci melodie della Valle Mair - 30/10/2018 13:32:22
- Gli antichi pani di Sardegna protagonisti a Buddusò - 17/10/2018 14:23:34
- Torna a Lanuvio (RM) l'antico rituale della Maza - 04/10/2018 20:39:44
- Nonna Tommy, raccontaci ancora... - 02/10/2018 07:16:37
- A Buddusò (SS) torna Artes in Carrera - 30/09/2018 06:56:22
- Al Museo Africano di Verona la danza degli spiriti - 27/09/2018 00:12:36
- A. Cossard: Archeoastronomy, la prima app di archeoastronomia - 24/09/2018 09:21:18
- Firenze, Viaggio nell'altro e nell'altrove in ricordo di Paolo Grazios - 19/09/2018 08:31:44
- Lanuvio (RM): Buon compleanno, Antonino Pio! - 10/09/2018 06:04:22
- Raffaella De Sanctis, tra scuola e ricerca - 04/09/2018 17:45:49
- Màn. Vietnam Street Heroines in mostra al MAO (TO) - 26/08/2018 10:25:13
- Alessandra Comneno, una vita a contatto con la saggezza dei Nativi - 12/08/2018 19:38:51
- MAO (TO), ORIENTI. 7000 anni di arte asiatica dal Museo delle Civiltà - 07/08/2018 06:17:08
- Senorbì (CA), al MADN La Dea di Turriga, il mistero di un’icona senza - 01/08/2018 07:38:49
- Silvia Tenderini, una vita tra viaggi, ricerche e scrittura - 24/07/2018 19:40:34
- A Villa Giulia (Roma) la Scuola di Archeoastronomia 2018 - 19/07/2018 06:39:50
- Gabriella Mosso, I miei, i tuoi, i nostri - 17/07/2018 05:54:30
- Tagliacozzo (AQ), Festival Internazionale di Mezza Estate - 12/07/2018 06:39:05
- Franco Campus, Nuragici - un Territorio, un'Isola, il Mediterraneo - 09/07/2018 22:21:30
- Carmagnola (TO): Donne e Madonne nell’Arte dal XV secolo ad oggi - 04/07/2018 21:53:04
- Per una rinascita socio-culturale dei borghi della Valle dell'Amaseno - 25/06/2018 07:25:04
- Capalbio (GR), vacanza-laboratorio di Spiritualità Femminile con Devan - 22/06/2018 20:30:12
- Nicola Castangia, Ercole Contu e la scoperta della Tomba dei Vasi Tetr - 18/06/2018 06:44:49
- Castelfidardo (AN): gli studenti del Meucci per la valorizzazione del - 10/06/2018 17:30:57
- Papa Wojtyla in Comelico e in Cadore: il ricordo e l'emozione 30 anni - 27/05/2018 16:40:51
- Scrittori alla scoperta del mondo, una mostra sulla letteratura di via - 22/05/2018 06:00:18
- In viaggio tra le pagine di Elena Dak - 18/05/2018 09:31:20
- Convegno Internazionale contro Terrorismo, radicalizzazione e violenza - 08/05/2018 06:02:05
- Olimpia Biasi, la Viriditas di Ildegarda in mostra all'Hortu - 25/04/2018 15:09:19
- Con Marco Grippa alla scoperta del fascino segreto di Tagikistan e Kir - 18/04/2018 18:40:04
- Da Maenza a Fossanova sulle orme di San Tommaso d'Aquino - 13/04/2018 13:59:02
- Pierluigi Montalbano: l'alba della civiltà sarda - 10/04/2018 14:08:20
- Donne, Madri, Dee: la rappresentazione del femminile in mostra a Udine - 07/04/2018 07:14:26
- In mostra a Milano gli scavi di Achille Vogliano nel Fayum - 28/03/2018 18:52:37
- Sulle tracce della Dea: Viaggio nel Grembo della Storia - 17/03/2018 16:44:27
- Nadia Tarantini: Quando nascesti tu, stella lucente - 05/03/2018 21:14:35
- L'epopea dei Longobardi in mostra al MANN - 26/02/2018 10:45:11
- Verso il contratto di fiume dell'Amaseno - 22/02/2018 11:55:38
- Inside, la nuova collezione di Vittorio Camaiani - 11/02/2018 22:27:58
- Alla scoperta del matriarcato di Bali con Bruna Rotunno - 04/02/2018 13:48:05
- Giornata della Memoria, per non dimenticare - 25/01/2018 18:06:41
- Viaggio nei segreti della bellezza del corpo femminile - 21/01/2018 21:30:48
- Ildegarda di Bingen, maestra di sapienza nel suo tempo e oggi - 10/01/2018 22:22:54
- Selene Calloni: l'arte della ribellione zen per vincere la paura - 05/01/2018 22:57:08
- MANN: grande successo per la mostra sull'America precolombiana - 28/12/2017 14:29:51
- 2018 per Katike: i calendari di ...non lasciamoli soli - 19/12/2017 22:15:21
- Maenza: La rete dei cammini della Valle dell’Amaseno - 12/12/2017 22:31:25
- Al Convivium di Fiuggi i Pensieri sparsi di Daniela Gariglio - 07/12/2017 08:47:07
- Napoli: Il Natale dei 100 Alberi d’Autore - 03/12/2017 09:41:27
- Le donne dei Longobardi: urban-trekking con Michela Zucca - 28/11/2017 13:46:59
- San Martino di Stroppo: piccolo gioiello delle Valli Cuneesi - 24/11/2017 06:54:30
- Signa del Alma: per dire No alla violenza sulle donne - 19/11/2017 08:32:53
- Il nuovo romanzo di Maristella Lippolis: Raccontami tu - 07/11/2017 16:56:46
- Mama Africa: la maternità nell'arte africana - 03/11/2017 11:20:04
- Violette Sauvage: il vintage chic a Palazzo Colonna - 28/10/2017 11:28:12
- Il patrimonio archeologico del Lazio alla BMTA di Paestum - 26/10/2017 15:31:12
- Templari. Dal ducato di Puglia e Calabria, all’Italia del III Millenni - 22/10/2017 17:10:52
- Archeologia ferita: Volti di Palmira ad Aquileia - 11/10/2017 08:02:26
- Giancarlo Sani: alla scoperta delle incisioni rupestri toscane - 03/10/2017 13:36:14
- ... non lasciamoli soli: il progetto per il Nepal di Ilario Sedrani - 26/09/2017 08:24:26
- Giuliana Borghesani: La Maledizione della Liberta - 22/09/2017 14:28:02
- L'uomo, il Cancro del Pianeta - 04/09/2017 20:15:53
- Le caverne delle donne: la grotta di San Colombano - 25/08/2017 17:49:53
- Le figlie sono come le Madri: Donne lungo la Via della Seta - 30/08/2017 12:56:24
- Nemi: tornano i Nemoralia in onore della Dea Diana - 08/08/2017 17:21:44
- Donne e medicina: quale futuro per la medicina di genere? - 05/08/2017 08:48:58
- Arkeotrekking in Trentino: Sui sentieri delle Madri Antiche II - 31/07/2017 08:27:43
- Piero Verni: Tulku, viaggio nel cuore mistico della civiltà tibetana - 25/07/2017 07:11:56
- Ugo Mancini: ragioni e vicende degli antifascisti a Roma e nei Castell - 07/07/2017 18:23:52
- Festival di Tagliacozzo: conferenza stampa di presentazione a Palazzo - 05/07/2017 06:55:48
- Cuneo: Il lato nascosto delle Alpi - 04/07/2017 06:11:40
- Come con gli occhi dei bambini di Terezin - 28/06/2017 21:43:19
- Baby Giulia, storia di un'adolescenza rubata - 18/06/2017 13:18:11
- Francesca D'Amico: le donne nella tradizione contadina abruzzese - 11/06/2017 16:01:53
- Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale nel Lazio - 07/06/2017 18:43:20
- Fiume che cammina. Transumanza dall’Adriatico al Lagorai - 03/06/2017 08:02:51
- Roma: VI raduno dei Linfoamici - 01/06/2017 14:32:42
- Atlantide, dal mito alla storia: intervista ad Alessandra Murgia - 20/05/2017 08:13:47
- Ignazio Didu: I Greci e la Sardegna. Il mito e la storia - 12/05/2017 09:18:37
- Sacra Nemora: la cultura del sacro in mostra a Lanuvio - 07/05/2017 23:09:38
- Pizzo d’Irlanda, merletto e ricamo protagonisti sul lago Trasimeno - 02/05/2017 07:59:39
- Arkeotrekking in Trexenta: Le Antiche Madri dei Monti e del Mare - 25/04/2017 19:47:13
- Le donne e il sapere medico-erboristico: un binomio da riscoprire - 07/04/2017 21:29:15
- Linfoamici a Venezia - 30/03/2017 18:13:31
- Com'è giusto che sia: il nuovo thriller di Marina Di Guardo - 29/03/2017 10:34:04
- Herbarie: le chiamavano Streghe - 24/03/2017 21:01:03
- Devana: il risveglio della spiritualità nativa dell'Antica Europa - 17/03/2017 18:33:42
- Andrea Loddo: l'archeologia sperimentale per comprendere le ancestrali - 11/02/2017 20:01:00
- Alla scoperta dell'origine genetica dei Sardi con il prof. Francala - 03/02/2017 08:01:01
- Diego Manzi: viaggio nel cuore della tradizione indiana - 28/01/2017 10:24:25
- Barbara Bonomi Romagnoli: storie di insette felici - 25/01/2017 23:15:02
- Alberto Pattini: Poesia del Trentino. La melodia della Grande Madre - 19/01/2017 21:24:29
- Rinascere dalle distruzioni. Ebla, Nimrud, Palmira - 12/01/2017 21:25:10
- Nori Corbucci: Marta Marzotto, una vita da ricordare - 05/01/2017 00:02:59
- La Sardegna antica nel cuore del Mediterraneo - 30/12/2016 01:04:16
- Sardegna nuragica e falso mistero della lingua etrusca con il linguist - 03/01/2017 07:32:46
- La Stirpe del Sole: una Medea inedita nell'ultimo romanzo di Giuliana - 23/12/2016 14:12:50
- Al Castello di Scilla i Popoli del Mare di Oreste Kessel Pace - 16/12/2016 12:53:26
- SACRUM: concerto dedicato a Papa Francesco all'Aracoeli - 08/12/2016 10:18:48
- Paola Biato: Viaggio nel mondo della Psicofiaba - 04/12/2016 19:28:59
- Il viaggio. Alchimie e Passioni: a Venezia la personale di Irene Manen - 29/11/2016 08:13:34
- Il Natale dei 100 alberi d’autore - 28/11/2016 20:22:54
- Carlo Buldrini: Pellegrinaggio buddhista - 16/11/2016 08:32:43
- A Spazio Mater l'arte digitale di Michele Grimaldi - 13/11/2016 19:50:50
- Gigantes de Perdas: alla scoperta dei nuraghi sardi - 04/11/2016 07:54:20
- Ivo Nardi: Riflessioni sul senso della vita - 24/10/2016 08:27:11
- Fabrizio Manzetti: Nascosti davanti a tutti - 18/10/2016 00:13:25
- Bambine e bambini: divino gioco di pace nel mondo - 28/10/2016 08:24:38
- La Danza degli Archetipi: alle radici del linguaggio simbolico - 13/10/2016 22:41:28
- Alla scoperta dei Fiori di Bach con Gerardo Chirò - 09/10/2016 08:44:23
- Sardegna: curiosità, aneddoti e misteri sardi con Gianmichele Lisai - 04/10/2016 06:59:28
- Roma per Amatrice: Concerto di Beneficenza - 25/09/2016 15:45:16
- Sulle tracce dell' archeologia dell'evanescente con Paola Di Si - 22/09/2016 15:21:18
- Sebastiano Brocchi: alchimia, esoterismo, simbologia sacra e mistero - 18/09/2016 08:55:07
- Milano: appuntamento per il World Lymphoma Awareness Day - 13/09/2016 07:41:13
- Sulla via degli sciamani del Sudamerica con Stefano Lioni - 29/08/2016 08:00:22
- Sulle orme dei Moso con l'antropologa Francesca Rosati Freeman - 16/08/2016 07:13:59
- Sui sentieri dei luoghi di culto della Grande Dea con Luisella Veroli - 11/08/2016 08:48:06
- Un Altro Mondo per i Diritti della Pachamama - 27/07/2016 07:32:44
- Alessandra Di Gesù: viaggio nelle Tradizioni Misteriche del Mediterran - 05/07/2016 08:00:50
- Abbracci gratis contro il linfoma: a Roma il V raduno dei Linfoami - 31/05/2016 23:23:59
- Out of Tibet: il foto-racconto della diaspora tibetana sbarca a Roma - 23/05/2016 00:04:09
- Il Canto delle Sirene in mostra a Bologna - 22/05/2016 10:02:01
- La cultura dei Moso arriva al Ramadù di Cisterna - 16/04/2016 21:08:59
- Donne e scienza: un binomio per troppo tempo ignorato - 24/03/2016 07:51:18
- Suffragette 2.0: approda al Peano di Roma - 14/03/2016 22:06:13
- Palazzo Visconti: Alta Moda della Sartoria Angela - 09/03/2016 08:47:43
- Il respiro profondo di una Nuova Era - 04/03/2016 14:17:21
- Festa grande per i 35 anni di attività di Erno Rossi - 01/03/2016 14:29:34
- I Sentieri della Terra: come restituire vita e dignità alla Mad - 20/02/2016 09:06:03
- Le remote origini del tatuaggio con l'antropologa Michela Zucca - 23/01/2016 09:46:08
- Mantra Madre e Il profumo della luna: libri per il risveglio dell'anim - 24/12/2015 10:37:15
- Roma: il Rito del Grembo - 12/12/2015 00:42:29
- Alla scoperta delle vere origini di Halloween con Monica - 31/10/2015 20:24:53
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.