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Rosario Pesce
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La vicenda romana, con le evidenti difficoltà del nuovo Sindaco grillino nel gestire un Ente complesso, qual è il Comune della città capitale d’Italia, dimostra ampiamente come l’onestà, virtù fondamentale ed essenziale per un pubblico amministratore, non sia di per sé sufficiente per portare a termine, in modo dignitoso, l’incarico ricevuto dagli elettori.
Accanto all’onestà sono, infatti, richieste altre competenze, che da sole possono rendere possibile uno sforzo così qualificante: in primis, la conoscenza dei problemi e la scelta degli uomini migliori, con cui si può fare team; la metodica capacità di rapportarsi alle persone, sia in forma privata, che pubblica; infine, quella che a Napoli si chiama “cazzimma”, che serve in quantitativi industriali, quando si ha a che fare con individui cinici ed, in molti casi, privi di qualsiasi scrupolo, quali sono quelli che, quotidianamente, si rapportano, per motivi di lavoro, con un Ente pubblico.
A quanto pare, tutte queste virtù non si acquistano da un giorno all’altro: infatti, o madre natura te le fornisce, sin dai primi vagiti (cosa rara, invero), ovvero l’esperienza giornaliera deve servire come utile palestra per commettere il minor numero di errori possibili, che - in particolare - devono essere sempre reversibili, in modo tale che il danno possa essere, in qualche modo, riparato senza comportare costi eccessivi al funzionamento della macchina amministrativa o grave nocumento alla propria immagine di amministratori seri e compunti.
Nel caso romano, qualcosa è venuto meno, per cui la Giunta è in crisi appena due mesi dopo il suo varo: ciò testimonia che, se per un verso il ricambio delle classi dirigenti è cosa buona e saggia, per altro verso non si possono mandare allo sbaraglio persone che non hanno, ancora, la giusta maturità per ricoprire ruoli di grande responsabilità e, soprattutto, di rilievo nazionale, quale può essere la Sindacatura della capitale d’Italia.
Una riflessione, poi, va condotta su un aspetto specifico, tipico del lavoro del Primo Cittadino di qualsiasi Comune italiano.
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