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Alessandra D'Annibale
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Unico, travolgente… DIVINO! Dopo il grande successo già riscontrato al Brancaccio di Roma nella scorsa stagione, dopo aver conquistato ben 2 premi agli Italian Musical Awards 2016: come Miglior Regia (Saverio Marconi) e per la Miglior Attrice non protagonista (Francesca Taverni nel ruolo della Madre Superiora) e il Premio Persefone 2016 alla protagonista spagnola Belia Martin - torna al Brancaccio il Musical tratto dall’omonimo film del ’92 che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris, “una svitata in abito da suora”. Uno spettacolo che tiene seduto lo spettatore per più di due ore e mezza in un crescente viaggio all’insegna del divertimento. Talento, musica, ottime coreografie e voci mozzafiato sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano questo musical che ormai è diventato un cult della storia dei musical mondiali. Venticinque gli splendidi brani musicali scritti dal premio Oscar Alan Menken, (mitico compositore statunitense autore delle più celebri colonne sonore Disney come “La Bella e la Bestia”, “La Sirenetta”, “Aladdin” e altri show tra cui “La Piccola Bottega degli Orrori” e “Newsies”), che spaziano dalle atmosfere soul, funky e disco anni ’70, alle ballate pop in puro stile Broadway, in cui si innestano cori Gospel e armonie polifoniche. Il ruolo di Deloris (ovvero "Suor Maria Claretta"), il ciclone che travolgerà la tranquilla vita del convento, è affidato alla madrilena Belia Martin, già applauditissima protagonista dell’edizione spagnola del musical.
L'ho vista in scena a Barcellona – dice Alessandro Longobardi – mi ha stregato con la sua interpretazione e la sua voce nera, calda, in stile gospel. Ha una grande energia, è una ragazza semplice ma di enorme talento; l’ho incontrata fuori dai camerini e invitata a partecipare alle audizioni a Roma, dove Saverio Marconi senza esitazione ha detto: 'Belìa è perfetta nel ruolo, è lei la nostra Deloris.
Lo strepitoso talento di Belia Martin lascia veramente senza parole. I calorosi applausi che ha ricevuto durante e dopo ogni sua performance non sono sufficienti per descrivere le sue doti e capacità canore. Un talento che sembra quasi irreale, davvero unico nel settore, abituati ormai da troppo tempo a personaggi che non vengono dal mondo del teatro e della musica, ma solo necessari a riempire le sale dei teatri.
Tuttavia c’è da dire che tutto il cast, scelto accuratamente da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono) merita un plauso speciale.
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