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sabato, 24 ottobre 2015 18:24 |
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Alessandra D'Annibale
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Lo sfavillante capolavoro, firmato Simon Phillips, tratto dal film commedia vincitore di un Premio Oscar nel 1994 per la regia di Stephen Elliott, ritorna per la terza volta (con oltre quattro milioni e mezzo di biglietti venduti in tutto il mondo), sulle tavole del palcoscenico del Brancaccio.
IL MUSICAL è uno degli spettacoli più coinvolgenti a cui poter assistere, una vera terapia del buon umore, un toccasana appassionante che conquista davvero il pubblico da 0 a 99 anni. Il cast tutto nostrano, vanta artisti eccezionali, di grande spessore, veri talenti del canto, della recitazione, della danza, come Cristian Ruiz, Marco D’Alberti e Andrea Rossi, che interpretano i tre amici/Drag Quenn che intraprendono la lor avventura in giro per l’Australia. La Compagnia tuttavia è ricca di una schiera di abilissimi attori, ballerini e cantanti che si esibiscono anche in prove liriche, tutte rigorosamente dal vivo, e che rendono ancora più viva la magia del musical, ripercorrendo i classici del pop da Madonna a Cindy Loper passando per Barbra Streisand e Gloria Gaynor insieme ai capisaldi della disco funk come I will survive e Hot Stuff.
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Tutti i talenti di questo meraviglioso spettacolo, incominciando dalle tre vocalist, non hanno nulla a che invidiare agli artisti di Broadway o Londra. Davvero un coacervo di eccezionali professionisti, che spesso rivestono più ruoli, uno più esilarante dell’altro.
La trama, rimasta fedele alla pellicola, vede tre eccentrici artisti che, grazie a un ingaggio, decidono di lasciare la noia e i problemi della loro vita a Sidney e portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano ad Alice Springs, e con l’alibi di evadere, ritroveranno la cosa più importante: loro stessi. I tre amici, che viaggiano a bordo di un vecchio bus, chiamato appunto Priscilla, percorrendo lo sconfinato deserto australiano alla ricerca di amicizia e amore, finiscono per trovare più di quanto hanno mai sognato.
Il percorso ovviamente verso queste mete, è inevitabilmente accidentato come il bus che trasporta le tre protagoniste e lo scenario desertico in cui si imbattono, ma che con entusiasmo e voglia di vivere riempiono di note e colori dallo straordinario riflesso, fa capire loro e al pubblico che il confronto con se stessi forse è il viaggio più entusiasmante che si possa intraprendere.
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La difficoltà maggiore per loro, come per qualsiasi persona, sarà il confronto con le paure ed i pregiudizi ma l'idea di poter risolvere tutto con l'aiuto di una canzone che esprima il proprio sentimento dona coraggio e vigore, e l’energia necessaria per affrontare la vita nei panni di una Drag Queen.
Ma il musical dopo la sua rappresentazione vuole farci meditare su quanto visto e goduto:
Il messaggio sulla famiglia, la tolleranza e l’accettazione, vuole volare più in alto, e farsi sentire con più enfasi dei venticinque intramontabili successi internazionali da Material Girl a It’s raining man, che ci hanno fatto sognare, generazione dopo generazione, e che in quasi due ore di spettacolo, i magnifici artisti della Compagnia li interpretano con grande maestria.
La sceneggiatura dello spettacolo, è talmente emozionante e completa nel suo genere “surreale” che riesce a raccontare e alternare momenti di puro divertimento ad altri più emozionanti, mantenendo uno stile originale, brillante e decisamente non convenzionale. Senz’altro uno spettacolo da non perdere.
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