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giovedì, 15 gennaio 2015 15:19 |
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Dal nostro inviato
Alessandra D'Annibale
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Grande debutto, martedì 13 Gennaio, al teatro Sistina di Roma per Enrico Montesano.
Applausi scroscianti, acclamazioni fuori scena e grandi risate si sono susseguiti durante tutto lo spettacolo. La storia originale che si sviluppa tra il custode del deposito dei costumi di un Teatro, Nando, e una curiosa visitatrice, Delia, che ricorda tanto Delia Scala, è il filo conduttore della commedia musicale di Enrico Montesano, in cui è non solo attore ma autore e regista dello spettacolo, in scena dal 13 gennaio al teatro Sistina di Roma fino al 25 Gennaio.
Nando, il custode, un giorno all’improvviso riceve la visita di una giovane e impertinente ragazza d’oggi, volitiva, ironica, “impunita” come si dice a Roma, che con fare canzonatorio si intrufola curiosa tra i costumi. Si chiama Delia! “Ah! Come Delia Scala!” Esclama compiaciuto Nando.. ”Delia chi?” risponde la giovane Delia. Davanti alla risposta negativa della giovane Delia, che denuncia la sua totale ignoranza in materia, Nando si infastidisce e in malo modo la scaccia.
La ragazza ritorna agguerrita, per rifarsi. Inizia in tal modo un rapporto a dispetto tra Delia e Nando, fatto di battibecchi e di sfide.. che li porta sin dal primo momento ad indossare dei costumi del deposito, i quali hanno una particolare prerogativa: sono magici. Chi li indossa canta, balla e recita alla perfezione.
Poco dopo riceve una raccomandata, una sorta di avviso di sfratto, seguita dall’arrivo di una squadra di operai e di un giovane avvocato( nella vita figlio di Montesano), emissario dello studio legale che segue la vicenda. Il giovane avvocato lo invita a sgomberare e a liberare al più presto il locale. Si inizieranno dei lavori che trasformeranno il teatro in un Centro Commerciale. Nando si opporrà con tutte le sue forze, con proteste e scioperi della fame. In questo aiutato dal giovane ragazzo del bar tuttofare(secondogenito dell’attore) ed in seguito anche da un interessamento di Delia. Attraverso diversi colpi di scena scopriremo che Delia ha avuto una frequentazione con il giovane avvocato e che saltuariamente si incontrano nello stesso studio legale. Delia rivelerà a Nando che il presidente della società che ha ordinato lo sgombero e i lavori di trasformazione è una donna.. che guarda caso si chiama Adelina, come il suo primo, deludente, grande amore.
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da: http://www.enricomontesano.com/news/c-e-qualche-cosa-in-te-----al-sistina.htm
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Dalla relazione con la sua Adelina ha avuto una bambina.. Che non ha mai conosciuto. E che ora, più o meno dovrebbe avere la stesa età di Delia. Un’altra Adelina si mette di traverso nella sua vita, la prima, sparì di colpo senza dare una spiegazione, improvvisamente, senza lasciare traccia.
Anche se forse il pubblico a questo punto, come si suol dire, ha già “mangiato la foglia”, le sferzanti battute di Montesano sulla politica, sulla società di oggi e sulla situazione italiana, ci fanno perdere di vista la storia della commedia e l’ormai ovvio happy end, in perfetto stile “telefoni bianchi”.
Risolto felicemente il rapporto tra i due, si risolverà, alla fine, anche il destino dei costumi, testimonianza storica di un pezzo di cultura teatrale italiana. Forse questo sarà il primo caso di un centro commerciale che ritorna teatro con la “T” maiuscola.
Una bellissima commedia musicale italiana, che equivale a dire di Garinei & Giovannini, che ci porta, di volta in volta, indietro con la memoria a rivivere proprio quei motivi e quelle canzoni scritte dallo storico duo Garinei & Giovannini, che hanno fatto la storia del teatro italiano.
Una fantastica passeggiata comico-musicale che è anche un omaggio alla commedia musicale italiana e agli autori di quelle canzoni, Trovajoli, Kramer, Rascel, Claudio Mattone.
I tempi comici di Montesano, quasi a dire perfetti, le sue battute sulla destra e la sinistra storica, sull’Italia che a stento va avanti, sulla paura dell’ISIS, che viene scambiata per una tassa da pagare entro l’anno, su come Equitalia ti raggiunge sempre e comunque, perché i ricchi e i potenti hanno il modo per non farsi trovare, mentre i poveracci vengono sempre trovati dall’Agenzia dell’Entrate, queste e molte altre argomentazioni vengono inserite magistralmente dall’attore, tra un ricordo di una commedia musicale e l’altra.
Questo spettacolo conferma la bravura artistica di un comico, di un grande attore che nel tempo ha saputo centellinare le sue apparizioni in teatro, portando in scena solo grandi spettacoli.
La sala gremita di gente, le continue ovazioni e le fragorose risate sono state una naturale conferma che il suo è un ottimo lavoro e lui è un grande professionista nel panorama artistico.
Da non dimenticare, però, che in scena ci sono giovani e talentuosi attori degli stage di Enrico, tra cui due dei suoi figli, e 14 attori ballerini cantanti che con acrobazie e bellissime coreografie, fanno da cornice ad uno spettacolo che già da solo è superlativo.
Costo biglietto:
Poltronissima: 44,00 €.
Poltrona e I Galleria: 39,50 €.
Seconda e Terza Galleria: 34,00 €.
Orari: Martedì-Sabato ore 21:00 – Domenica ore 17:00
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