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lunedì, 14 gennaio 2019 15:44 |
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Alessandra D'Annibale
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Dopo Aggiungi un posto a tavola la Compagnia dell'Alba ha debuttato al Teatro Quirino di Roma con il musical A Christmas Carol, adattamento del celebre romanzo di Charles Dickens con musiche del compositore statunitense Alan Menken che vanta ben 19 nomination agli Oscar e 8 vittorie con lavori quali La bella e La Bestia, La Sirenetta, Aladdin, Sister Act, ecc. La Compagnia dell’Alba, diretta da Fabrizio Angelini e Gabriele de Guglielmo, ha portato in scena il musical A Christmas Carol, in co-produzione con il TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo e con la collaborazione della scuola d’arte New Step di Americo Di Francesco e Paola Lancioni. Un grandissimo successo riscosso in tutta Italia, ma soprattutto in questa ultima settimana a Roma, dove il Teatro Quirino ha registrato il tutto esaurito. Roberto Ciufoli interpreta l'impegnativo ruolo di Ebenezer Scrooge, protagonista dello spettacolo, personaggio avaro ed egoista che la notte di Natale riceve la visita di alcuni spettri che lo porteranno a rivedere la sua indole meschina e a redimersi. Accanto a Ciufoli i performer storici della Compagnia dell’Alba a cui si aggiungono gli artisti selezionati dopo una serie di audizioni tenutesi al Teatro Tosti di Ortona durante i mesi estivi. Accanto al cast adulti, un cast di bambini anche loro scelti attraverso audizioni nazionali: Ilaria Carafa, Chiara Luna Casturà, Andrea Pio De Carolis, Gianvito Giuliani, Nikita Lebedev, Mariele Oliva, Alessio Pantaleo, Alberto Salve, Davide Tucci. E’ la vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge, mal sopporta questa festività. Scrooge, chiuso il negozio, si reca solitario verso la sua dimora. Durante la cena, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni riusciranno a mutare l'indole meschina ed egoista di Scrooge, che si risveglierà la mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l'attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati: finalmente la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua famiglia. Il personaggio di Ebenezer Scrooge, al di là del semplice racconto e del significato intrinseco della novella dickensiana, potrebbe essere facilmente ricondotto ad una certa tendenza del mondo di oggi: tra un’umanità che va sempre più in fretta, oggi si tende spesso a rinchiudersi nel proprio guscio, nel proprio mondo. Ecco dunque che il monito del defunto amico Marley, che appare a Scrooge nelle vesti di uno spettro proprio per suggerirgli un cambiamento nella sua vita e nel suo carattere, dovrebbe essere un monito per tutti noi, verso un atteggiamento che guardi maggiormente alla tolleranza, all’accoglienza, agli altri.
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. La visita del fantasma di Marley è molto suggestiva: sul palco i ballerini sono degli spiriti con trucchi ed effetti speciali. Uno dei quadri più belli di tutto lo spettacolo, suggestivo, emozionante e a tratti pauroso, uno spirito con la testa in mano, uno scheletro carbonizzato, e una figura che si affaccia dalla finestra con delle braccia lunghissime, uno spirito con una cassaforte incastonata nel petto, che non ha mai avuto un cuore. Anche se ha tutti gli ingredienti per essere una favola per bambini, le scenografie, le corali coreografie di Fabrizio Angelini, e le straordinarie musiche originali di Menken( per la prima volta in Italia), i virtuosismi vocali dei bravissimi performers, la rendono attuale, moderna, forse una delle più belle trasposizioni teatrali dell’opere di Dickens. Roberto Ciufoli si amalgama benissimo con il resto dei bravissimi ed eccellenti attori-cantanti, nei dialoghi moderni dal ritmo incalzante, pur padroneggiando sempre la scena, e anche se di tanto in tanto fa uscire una leggera ironia, non abbandona mai il suo personaggio. Canta, balla, e affronta con successo la sfida della commedia musicale. E se gli adulti riescono a vederne il lato occulto di questo evergreen della letteratura inglese, diventando uno spunto di riflessione, i più piccoli si deliziano guardandola dal punto di vista onirico .. Quindi ogni favola è per tutti!
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