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martedì, 09 aprile 2019 18:55 |
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Alessandra D'Annibale
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Immaginate un parco giochi unico, magico, dove le giostre sfidano la legge di gravità e lasciano i visitatori a bocca aperta, dove personaggi variopinti e attrazioni mozzafiato incantano il pubblico proveniente da ogni parte del mondo. Questo è il luogo concepito da una bambina prodigio di 8 anni, un piccolo genio di matematica e aspirante ingegnere di nome June. Insieme a sua madre hanno costruito Wonderland,con una giostra di pesci volanti e cascate che brillano come i fuochi d’artificio. June adora trascorrere le sue giornate a costruire Wonderland,dando sfogo a tutta la sua immaginazione per creare un parco che possa essere ammirato da tutti i bambini. Il parco è gestito da un impresario, lo scimpanzé di nome Peanut, che con il suo pennarello colorato, disegna un mondo spettacolare e spassoso, insieme a un gruppo di animali ispirati alla collezione di peluche di June. Ma quando la madre di June si ammala gravemente, la ragazza abbandona la creazione del parco e dichiara di non voler più sentir parlare di Wonderland. Ma a quanto pare, sarà proprio il parco a non voler abbandonare June. Un giorno, mentre la bambina passeggia senza meta nei boschi, si ritrova in una radura incantata dove Wonderland ha preso vita, insieme ai suoi amici immaginari Boomer, l’orsetto che accoglie gli ospiti del parco; Steve, il porcospino addetto alla sicurezza (John Oliver); Greta,un cinghiale pieno di buon senso; e i due castori manutentori Cooper e Gus. Una misteriosa Oscurità aleggia però sul parco, e, come se non bastasse,Peanut è scomparso.
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Il parco viene attaccato da un’orda di adorabili e ossessivi Chimpazombie che seminano caos e distruzione. Persalvare la sua magnifica creazione, June parte alla ricerca di Peanut e scopre il mistero dell’Oscurità prima che Wonderland venga distrutta per sempre. Wonder Park è un’incantevole avventura che celebra l’importanza della famiglia, il potere della fantasia, e la forza del lavoro di squadra e della fiducia in se stessi. Il film, scritto e prodotto da André Nemec e Josh Appelbaum e basato su una storia di Robert Gordon.
“Poche cose sono più tristi di una bambina depressa, che non ha più voglia di giocare, ma Wonder Park le insegnerà la forza che si può trovare nel ricordo di un tempo felice trascorso con una persona amata”
La metafora è evidente, come del resto tipico di un film d’immaginazione per famiglie: Credere sempre in se stessi e perseguire i propri sogni! Bellissima l’immagine della nube oscura che distrugge tutto che rappresenta la paura e l’ansia per le sorti della madre.
Il film ricorda molto sia graficamente che come plot Inside Out, e il concetto di conoscere le proprie emozioni, affrontarle e superare le proprie paure. Conservare i bei ricordi e trarne coraggio e usarli come pensieri felici per affrontare momenti tristi, rimane il miglior messaggio di sempre, in cui sia adulti che bambini riescono ad identificarsi per superare le inevitabili cadute dell’anima.
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