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Natale a 5 Stelle: solo su Netflix

martedì, 04 dicembre 2018 16:31

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Alessandra D'Annibale
Il film, affidato alla regia di Marco Risi, secondo le volontà dell’amico Carlo Vanzina, e dedicato alla memoria del compianto regista, racconta della politica italiana dei nostri giorni, quella fatta di alleanze, bugie, tradimenti e servilismi,con un rimando diretto alla nuova classe del M5S e Lega, e senza censurare nulla, nemmeno i nomi, ci diverte mostrandoci le nefandezze del governo italiano. Natale a 5 stelle è il primo film di Natale che non verrà più distribuito in sala ma che verrà visto direttamente sulla piattaforma streaming, grazie all’accordo tra Lucky Red e Netflix.
Lo script firmato da Enrico Vanzina, tratto dalla commedia Out of order di Ray Cooney, (testo strepitoso teatralmente, che Carlo Vanzina ha voluto riproporlo in versione cinematografica), sembra riecheggiare trame di film anni ’80, ma la grande novità, oltre che nella distribuzione in esclusiva su Netflix, è il tema politico. Una commedia esilarante che assicura risate, divertimento e un pizzico pepato di pungente satira politica, rimanendo di stampo classico, ma con ritmi e dialoghi frenetici che garantiscono ilarità al grande pubblico.
La trama è semplice, e segue in maniera intelligente i criteri della commedia natalizia, molto sottile nell’ironia, con un cast davvero formidabile: Massimo Ghini, Martina Stella, Massimo Ciavarro e Ricky Memphis.
Si sta avvicinando Natale. Una delegazione politica italiana, con alla testa il nostro Premier, va in visita ufficiale in Ungheria. Oltre ai suoi incontri politici, il Premier intende passare, di nascosto, qualche ora lieta in compagnia di una giovane onorevole dell’opposizione, in viaggio con la delegazione. Ma quando al Grand Hotel tutto sembra procedere per il meglio, i due maldestri amanti si ritrovano con un misterioso cadavere nella suite. Per sbarazzarsene e non finire nel turbine di uno scandalo, se la cosa fosse scoperta, vengono aiutati dal portaborse del Premier. Ma per loro sarà una giornata lunga, difficile, infernale, con improvvisi colpi di scena a ripetizione.
Il topos cinematografico della location vacanziera dei cinepanettoni scompare, lasciando il posto a una Budapest che ospita la trama di questo nuovo film, dove la politica e la satira la fanno da padrone con pungente ironia, senza far sconti a nessuno, scevra da alleanze o clientelismi, libera da fazioni, solo per il gusto di divertire e far ridere.
Un progetto davvero vincente, una commedia che farà parlare di sé non solo a Natale, ma per molto tempo, forse finché in Italia non cambierà governo e governanti! Per anni si è detto che la politica italiana assomigliava “ai film dei Vanzina”. Stavolta però, la politica entra in maniera prepotente proprio in un film dei Vanzina, ma ci entra con genialità nel suo genere farsesco, e l’originalità della sceneggiatura, crea addirittura un sottogenere della commedia stessa.
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