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Alessandra D'Annibale
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Un altro Ferragosto è un film diretto da Paolo Virzì.
Erano anni che il regista pensava a un possibile seguito. Il regista racconta che tutto è nato da un sogno in cui gli apparvero Sandro Pertini, Altiero Spinelli e Camilla Ravera, alcuni degli antifascisti confinati durante la guerra sull’isola di Ventotene, che gli dissero: «Non sta a fa’ il prezioso. Te stamo ad aspettare».
La trama, infatti, si svolge circa ventisette anni dopo l’estate in cui le famiglie Molino e Mazzalupi si sono incontrate. Ora, i Molino e i Mazzalupi tornano a Ventotene per motivi diversi: Sandro (Silvio Orlando), capofamiglia dei Molino, è ormai morente e il figlio ventiseienne Alberto (Andrea Carpenzano), imprenditore digitale sposato con un fotomodello, decide di invitare gli amici del padre a trascorrere un’ultima estate insieme. Negli stessi giorni la cittadina ospita anche le nozze di Cesare con Sabry Mazzalupi diventata influencer. Nel cast troviamo Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Rocco Papaleo, Laura Morante.
Il tempo è passato sull’isola di Ventotene e Paolo Virzì, ripensa alla caducità della vita e l’amarezza per il tempo presente. Il film, infatti, è incentrato sulla morte, sull’essere genitori e figli, sulle maschere che tutti portiamo e su una rinascita che tarda a venire.
I protagonisti, considerato che è un film corale, sono tutti accomunati dalla solitudine e da una profonda assenza d’amore e ognuno come può, cerca di fare i conti con il proprio destino. La triste verità a 27 anni dal primo film è che nonostante una misera evoluzione tecnologica, nulla nell’essere umano è cambiato. Sono cambiati i governi e gli stili di vita, ma le bassezze e i vizi degli uomini sono rimasti gli stessi. Che si tratti di individui volgari o intellettuali, tutti sembrano appartenere ad un genere di uomini e donne insoddisfatte della vita, in perenne ricerca della felicità. Che sia tragico o comico o entrambe le cose il destino degli uomini prosegue inesorabilmente.
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