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lunedì, 20 giugno 2016 18:38 |
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Alessandra D'Annibale
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Dopo gli esiti positivi delle scorse tre edizioni, la città di Orvieto ha rinnovato l’appuntamento straordinario con l’arte e cultura, regalando ai suoi cittadini e non solo, tre giorni di spettacoli, musica, arte, storia e una kermesse di appuntamenti di alto livello culturale, che si sono susseguiti nelle giornate del 17/18/19 giugno, ideate da Argot Produzion e realizzato in collaborazione con Orvieto Arte Cultura e Sviluppo e Comune di Orvieto e la Città di Marostica.
Il tema di questa edizione prende spunto dall’enciclica di Papa Francesco Laudato Sii. Una grande riflessione sulla bellezza e sulla necessità di aderire al messaggio di S. Francesco.
Quattro appuntamenti tra cui una produzione in esclusiva per il Festival Il Cantico dei Cantici del Maestro Paolo Vivaldi. In programma c’era il concerto di Raffaello Simeoni, cantante, musicista e compositore che ha regalato alla città di Orvieto un viaggio affascinante tra la musica sacra di tutto il mondo, attraverso una trama narrativa di struggente commozione poetica.
Il Festival si è aperto con la celebrazione del Corpus Domini, dando vita a CONVIVIUM, banchetto medievale con animazione e spettacolo in Piazza del Popolo, dove acrobati, giocolieri e musicisti hanno saputo ricreare un tipico momento ludico medievale.
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Ma ciò che ha lasciato tutti a bocca aperta è stata la tradizionale e famosissima rappresentazione della Partita a Scacchi di Marostica, in Piazza del Popolo,tra i bianchi e neri, con personaggi viventi e in costume d’epoca, che hanno saputo dar vita ad una suggestiva partita vivente, simbolo della città di Marostica, con cui Orvieto è legata da un patto di amicizia.
La Partita è considerata una tra le più importanti manifestazioni storiche della tradizione italiana ed è stata riconosciuta nel 2011 Patrimonio d’Italia per la tradizione dal Ministero del Turismo. Accanto ai vessilliferi e al corteo storico di Marostica, anche una rappresentanza di quello di Orvieto, con popolani al seguito.
Abilissimi sbandieratori dei borghi e sestieri fiorentini, hanno allietato l’apertura e la chiusura di tutti gli eventi, in particolare in contemporanea con la partita a scacchi e il saluto finale nella giornata di domenica, facendoci entrare ancora di più nell’atmosfera medievale dei borghi.
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