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IL MAGO DI OZ

lunedì, 17 aprile 2023 07:07

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Alessandra D'Annibale
Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii, viene trasportata nel paese di Oz. Qui, la casa, cadendo per terra, schiaccia la strega malvagia dell’Est.
Nel paese di Oz, infatti, esistono quattro streghe: due buone (la strega del Nord e la strega del Sud) e due cattive (la strega dell’Est e la strega dell’Ovest). Nella capitale del regno, la città di Smeraldo, vi è inoltre un potentissimo mago, il mago di Oz.
Presto Dorothy incontra la strega del Nord, che la ringrazia per aver tolto di mezzo la strega malvagia dell’Est e le dona le sue scarpette di cristallo. Dorothy chiede alla strega di aiutarla a tornare in Kansas, dai suoi zii; la strega non può fare nulla per lei, ma le suggerisce di recarsi nella città di Smeraldo e di chiedere aiuto al mago di Oz.
Dorothy si incammina così verso la città. Lungo la strada, incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e infine un leone che vorrebbe essere coraggioso. I quattro compagni superano gli ostacoli lungo la strada e giungono al cospetto del mago di Oz, che promette loro di aiutarli ad esaudire ogni desiderio: prima, però, dovranno uccidere la strega malvagia dell’Ovest.
La strega invia i suoi aiutanti per sconfiggere Dorothy e i suoi compagni e, finalmente, le terrificanti scimmie alate riescono a rapire Dorothy e il leone e a portarli alla strega dell’Ovest come prigionieri, dopo aver fatto a pezzi lo spaventapasseri e il boscaiolo di latta. La strega, però, non può fare del male alla bambina perché è protetta dalla magia delle scarpette d’argento. Così, cerca di rubargliene una. Dorothy, infuriata per il furto della scarpetta, lancia alla strega dell’Ovest un secchio d’acqua che, inaspettatamente, uccide la strega sciogliendola.
Dopo aver liberato il leone e ricostruito lo spaventapasseri e il boscaiolo, Dorothy torna alla città di Smeraldo; lì scopre che il mago di Oz non è un vero mago: si tratta solo di un vecchio ventriloquo arrivato a Oz dal Nebraska, durante una gita in mongolfiera. Il mago finge di donare un cervello, un cuore e il coraggio ai tre compagni di Dorothy (in realtà, ciascuno di loro aveva già le qualità che desiderava, senza saperlo) e propone a Dorothy di costruire una nuova mongolfiera e di tornare insieme negli Stati Uniti.
Tuttavia, a causa di un incidente, Dorothy rimane a terra e il mago parte da solo. La bambina non ha altra soluzione che andare alla ricerca della strega del Sud. Qui, scopre che le sue scarpette d’argento hanno il potere di portarla ovunque ella desideri; è sufficiente battere tre volte tra loro i tacchi delle scarpette. Nel finale, Dorothy, dopo aver salutato i suoi compagni, utilizza il potere delle scarpette e torna in Kansas, dove può riabbracciare i suoi zii.
La geniale fiaba de Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum, viene proposta in questo mirabolante family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio del musical e del circo contemporaneo si fondono in una nuova dimensione. Il cast di 25 artisti in scena è composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale.
La nota fiaba viene qui semplificata nella narrazione, per dar vita a spettacolari numeri di circensi di acrobati, funamboli, contorsioniste, provenienti dal mondo del circo il tutto intervallato da splendide e coloratissime coreografie e variopinte scenografia, articolate da gruppi di giganteschi fiori colorati e scenari fiabeschi riprodotti sul maxischermo, su cui compaiono i sottotitoli in italiano, dal momento che i testi sia musicali che recitati sono in inglese.
Anche i costumi non potevano che essere ricchi e festosi, ampollosi come completamento della scenografia.
La mirabolante messa in scena dello spettacolo è esaltata dall’originale animazione, grafiche in 3D, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.
Un vero family show nonostante sia interamente in inglese, comprensibilissimo da adulti e bambini.
Dal 7 al 30 aprile 2023 al teatro Brancaccio di Roma
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