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Alessandra D'Annibale
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Un parterre di vip per la premiere di Bollicine al Teatro Sistina di Roma, giovedi 11 aprile, con Max Giusti che si apre al pubblico romano con le verità più scomode, quelle che tutti pensiamo e che ci fanno sempre sorridere. Il campione d’incassi Max Giusti smette i panni del Marchese del Grillo e torna a indossare l’abito da mattatore con il suo nuovo spettacolo Bollicine in scena fino al 21 aprile! Tra i vip c’erano Lotito, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il ballerino Simone Di Pasquale, Beppe Convertini, Monica Setta, Filippo Bisciglia con la compagna Pamela Camassa, Caterina Balivo, Michele La Ginestra, Alda D’Eusanio e molti altri.
Uno spettacolo davvero divertente in cui Max sprigiona tutta la sua energia, la sua naturalezza e umanità e tira fuori i pensieri accumulati in questi anni, dall’adolescenza fino al suo esordio in tv. Apre lo spettacolo in maniera interattiva, raccontando che era della Magliana e ora vive a PIsangeles, alla Pisana, dove i bar di periferia sono i primi luoghi dove vieni bullizzato da ragazzino!
Perché come dice Max le cose vanno dette chiare e senza filtri: dai danni che ha creato il patriarcato alle donne, all’amore a tempo determinato, quello adolescenziale e quello da uomo maturo, a crescere i figli a suon di musica trap, fino ad essere un volto noto della tv quando tutti ti dicono che la tv non la guardano perché preferiscono le serie.
Un flusso di coscienza irresistibile, un viaggio nei nostri tempi che porta l’attore a dimostrare al pubblico che la gabbia del politicamente corretto, di cui tanto si parla, in realtà non è mai esistita. Bollicine è un vero e proprio distillato di comicità rivolto al futuro con zero nostalgia per il passato, anche se non può non sottolineare che i cantanti di un tempo raccontavano i sentimenti. Oggi ci sono i trapper che raccontano solo di quanti soldi fanno, del nuovo Suv che si sono comprati, che vengono dalla strada” ma ce l’hanno fatta”…e aggiunge Max “ anch’io ce l’ho fatta ma non rompo le scatole a tutti”.
Al pubblico arriva non solo il talento e la schietta ironia, prima di tutto verso se stesso, ma la sua sconfinata umanità, di un uomo buono, che è stato un ragazzo “cicciottello”, che col tempo è riuscito a superare la vergogna di essere diverso, quello che oggi chiamiamo “body shaming”. Il pubblico apprezza questa caratteristica, che va oltre le doti di showman, quella di un uomo che ha saputo lavorare su se stesso.
Uno spettacolo inedito, di un Max Giusti, che racconta al pubblico quello che nella vita di tutti i giorni non direbbe mai nemmeno al suo migliore amico. Confessioni a cuore aperto in un clima di festa, con le immancabili bollicine che danno leggerezza non solo al palato ma all’animo umano.
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