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Alessandra D'Annibale
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Negli USA è stato uno dei casi cinematografici dell’anno appena concluso, e dopo mesi di clamore è pronto a sbarcare tra pochi giorni anche in Italia. Stiamo parlando di Sound of Freedom - Il Canto della Libertà, film diretto da Alejandro Monteverde che vede il ritorno al cinema di Jim Caviezel (La Passione Di Cristo, la serie Person of Interest).
Uscito nelle sale americane lo scorso 4 luglio, distribuito da Angel Studios, dopo un esordio da circa 20 milioni di dollari, il film ha avuto un’impressionante tenuta complice di un passaparola del pubblico a dir poco eccellente, che ha portato a registrare un incasso a fine corsa di oltre 184 milioni di dollari (il nono dell’intero 2023), che diventano quasi 250 milioni di dollari in tutto il mondo ad oggi.
Rivelatosi come un inaspettato grande successo al box office americano, Sound of Freedom - Il canto della libertà esce in Italia per portare consapevolezza sulla pedofilia; sensibilizzare sul tema portante della trama milioni di persone che spesso preferiscono volgere lo sguardo altrove. La tratta dei minori ha radici lontane nella storia dell'umanità ed è agghiacciante pensare quanto sia ancora oggi una realtà in alcune zone del mondo. Il film solleva consapevolezza, spingendo gli spettatori verso il dovere di esserne informati. I trafficanti trattano i bambini come merce qualsiasi, che trasportano da un paese all'altro, per venderla: schiavitù e prostituzione è ciò che li aspetta. .
Forte di questo clamore, Sound of Freedom - Il Canto della Libertà arriverà nei cinema italiani il 19 e 20 febbraio, distribuito da Dominus Production, realtà distributiva fondata da Federica Picchi Roncali, che promuove opere cinematografiche basate su storie vere dai temi socialmente rilevanti.
L’intenso thriller d’azione, prodotto da Eduardo Verástegui, racconta la vera storia di Tim Ballard, fondatore di Operation Underground Railroad, un’organizzazione no-profit impegnata a scoprire le reti di sfruttatori e pedofili, smantellando la tratta di bambini vittime del turismo sessuale. Il Canto della Libertà, punta i riflettori su uno degli argomenti più bui della nostra società. Dopo aver salvato un ragazzino da spietati trafficanti di bambini, un agente federale scopre che la sorellina è ancora prigioniera e decide di imbarcarsi in una pericolosa missione per salvarla. Con il tempo che stringe e fronteggiando numerosi ostacoli, lascia il lavoro e si addentra nella giungla colombiana, mettendo a rischio la sua stessa vita pur di liberarla da un destino peggiore della morte. La pedofilia, quindi al centro di questo film che ha avuto ben 5 lunghi anni di blocchi di distribuzione, perché scomodo per molti, perché è la chiara dimostrazione che dietro la perversione c’è un cospicuo business di affari soprattutto nel mondo culturalmente ed economicamente povero, con governi vacillanti e corrotte, che fanno di tutto per alimentare la perversione dei paesi occidentali. Un film che dovrebbe essere visto ovunque anche nelle scuole per diffondere consapevolezza negli animi. Un film da vedere!
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