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Alessandra D'Annibale
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La famosissima compagnia canadese, che debuttò il 24 aprile 2014, è arrivata a Roma con Kurios, alla sua 35esima creazione, dentro il Grand Chapiteau a strisce gialle e blu a Tor di Quinto. La fantasia ha preso vita grazie ai 50 artisti di 17 nazionalità diverse, alcuni dei quali sono in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni.
Il tema: l’immaginazione che modifica la realtà. E se fosse possibile alterare la realtà con il potere della nostra immaginazione? “Kurios – Cabinet of Curiosities" del Cirque du Soleil conduce lo spettatore in un affascinante e misterioso regno, che disorienta i sensi e le percezioni a tal punto da chiedersi: “È tutto vero o è solo frutto della mia immaginazione?”. Si aprono le porte dell’“armadietto” delle curiosità di un ambizioso inventore, che sfida le leggi del tempo e dello spazio per reinventare il mondo intorno a lui: personaggi unici e stravaganti lo guidano in un luogo meraviglioso, dove tutto accende l'immaginazione e le sue curiosità prendono vita, una ad una, davanti ai suoi occhi. Un mondo capovolto di poesia e umorismo dove il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano. Una voce d'usignolo accompagna i numeri di scena, mentre creature marine, aeroplanini di carta, mani giganti, sedie che salgono da terra e scendono, come in un universo parallelo fatto di un sopra e un sotto, leoni invisibili, altalene che ondeggiano ad altezze stupefacenti: tutto è incredibilmente assurdo in Kurios ma nello stesso tempo talmente reale che adulti e bambini si lasciano rapire a bocca aperta per due ore. La scenografie, i disegni, le macchine volanti ricordano i lontani progetti di Leonardo Da Vinci, tutto è studiato al dettaglio nel Cirque du Soleil, tanto da far emergere nella nostra mente inconscia ricordi atavici di una realtà lontana e di una immaginazione possibile.
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