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Alessandra D'Annibale
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Se mi chiedessero di ricordare in quale occasione negli ultimi tempi abbia riso a crepapelle o abbia visto una miriade di bambini fare altrettanto, sicuramente risponderei : “…durante uno spettacolo di CocaCola a Lavinio!”
Se col passare degli anni, infatti, diventiamo sempre più esigenti in materia di comicità e di umorismo, di fronte ad uno dei tanti sketch che Cocacola e Patatina ci rappresentano nelle loro tournée estive, ci riscopriamo non solo capaci di ridere ma di ridere di gusto. Se il mestiere del comico e ancor più del clown rosso,(quello goffo e impacciato ma che trova sempre una soluzione comica/il bambino), è quello più difficile, Marco Latini, in arte Cocacola, sembra riuscirci con una semplicità e naturalezza da far invidia ai mostri sacri, da Stanlio e Olio a Jerry Lewis. Supportato da un eccellente spalla, Damian Kost, che potrebbe rappresentare per certi aspetti il clown bianco (quello più bello, elegante e intelligente/ l’adulto), Cocacola mette in scena, ogni sera, situazioni surreali che divertono davvero tutti. E se mi chiedessero di indicare i comici che negli ultimi dieci anni sono riusciti a procurarmi momenti esilaranti potrei tranquillamente citare Cocacola insieme a Chaplin, Totò e Sordi! Perché Marco Latini, figlio d’arte e nipote di uno dei più famosi clown che si ricordi nel settore circense, Nani Colombaioni, è follemente innamorato del suo lavoro, e questa passione, questa dedizione lo hanno portato nel corso degli anni ad essere il migliore nell’intrattenimento per bambini e non solo.
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