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Le Teste composte, e specialmente quelle “reversibili” suscitano curiosità, sorpresa e stupore, in chi le guarda. Le opere di Arcimboldo costringono chi le osserva a studiarle con grande attenzione, per coglierne la forma complessiva, spesso mostruosa, guardandole da lontano, e la minuziosa cura dei dettagli, avvicinandosi. Le celeberrime Teste composte, le Teste reversibili (ceste di frutta o verdura che rovesciate, rivelano teste ridicole), sono l’emblema del pittore.
Nell'"Acqua" sono state classificate 61 specie di animali e 81 di fiori e foglie nella "Primavera". Affascinanti e inquietanti: un cetriolo deforme, una zucca piena di protuberanze, un cefalo possono essere parte di un volto umano. I surrealisti, oltre ad ammirare Bosh, eressero uno speciale piedistallo per Arcimboldi. E così i dadaisti.
Ognuno dei soggetti rappresentati nei dipinti di Arcimboldo, siano essi fiori, frutti, pesci, animali vari, ferri per caminetto, segnalibri, contribuisce a dare significato alla rappresentazione pittorica, che si tratti della caricatura di un individuo o dell’allegoria di una professione, di una stagione, di un elemento naturale, di una testa “reversibile” o di una natura morta.
Ognuno di questi oggetti si intreccia o si sovrappone, in un ruolo preciso all’interno del dipinto.
Arcimboldo, grazie alle sue “bizzarrie” è stato uno dei protagonisti della cultura manierista internazionale, esponente di una corrente artistica, scientifica, filosofica e umanistica.
Ci sono altri due filoni da esplorare nell'attività milanese di Arcimboldo che possono essere all'origine della chiamata. Quella probabile di regista di feste e inventore di maschere e mascherate, e soprattutto l'attività come ritrattista. L'essere abile in questo tipo di pittura è fondamentale per un artista di corte, ancora di più per una corte come quella degli Asburgo dalla quale i ritratti e le loro copie viaggiavano per tutta Europa, illustrando quasi di anno in anno nella crescita principi e principesse, principini e principessine.
L'attività di Arcimboldo si sviluppò per quasi cinquant'anni, ma di lui non disponiamo di un "ricco catalogo". Dei primi quindici-venti anni "ci è giunto ben poco" e dei venticinque anni a corte "sono rimasti tutt'al più venti dipinti" di "Teste composte", poco più di 150 disegni con studi di costumi per le feste e schizzi di slitte. Circa 50 studi dalla natura nei volumi scientifici.
Una mostra davvero unica, da non perdere, che ripercorre la vita artistica del pittore con tutte le sue bizzarrie.
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