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sabato, 06 maggio 2017 09:30 |
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Alessandra D'Annibale
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Dopo quasi dodici anni dall’ultimo tour italiano del Cirque du Soleil, torna a Roma in Viale Tor di Quinto sotto il Grand Chapiteau Amaluna in scena fino all’11 giugno.
Amaluna ha debuttato in anteprima mondiale a Montréal il 19 aprile 2012 e da allora si è esibita in Canada e negli Stati Uniti prima di trasferirsi in Europa, con debutto a Madrid nel 2015. Amaluna porta il pubblico su un’isola misteriosa, verdeggiante e incantata la cui caratteristica più importante è rappresentata da foresta di rami – simili al bambù – creata artigianalmente, che circonda e introduce l’azione.
Questa magica isola è abitata da sirene e governata dai cicli della Luna. La regina Prospera dirige la cerimonia del raggiungimento della maggiore età di sua figlia Miranda in un rito che celebra, insieme, la femminilità e il passaggio degli ideali di rinnovamento, rigenerazione e equilibrio da una generazione a quella successiva.
In seguito a una tempesta causata da Prospera, un gruppo di giovani uomini approda sull’isola. Uno di loro, Romeo, ruberà il cuore della splendida figlia della Regina dando vita a una storia d’amore epica ed emozionante. Un amore meraviglioso ma messo a dura prova da scoraggianti imprevisti che la giovane coppia dovrà affrontare prima di potersi fidare l’uno dell’altra e convivere in armonia.
Amaluna è una fusione tra le parole ama, che significa “madre” in molte lingue, e luna, simbolo di femminilità che evoca sia il rapporto tra madre e figlia sia l’idea di una dea protettrice del pianeta. Amaluna è anche il nome dell’isola misteriosa nella quale si svolge la trama.
Per il concept dello spettacolo, la regista di Amaluna Diane Paulus, vincitrice del Tony Award, riprende tematiche della letteratura classica, dalla mitologia Greca e Nordica, dal Il Flauto Magico di Mozart e da La Tempesta di Shakespeare.
Era il lontano 1984 quando Guy Laliberté, suonatore di fisarmonica, trampoliere e mangiafuoco, ha fondato il primo circo riconosciuto internazionalmente dal Québec con il nome di Cirque du Soleil.
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Dal 1984 ha guidato il team creativo attraverso la creazione di tutti gli spettacoli e ha contribuito ad elevare le arti circensi allo stesso livello delle grandi discipline artistiche. Il Cirque du Soleilè diventato un’organizzazione internazionale, sia in termini strutturali che nello scopo delle sue attività e influenze. La missione del Cirque du Soleil è richiamare l’immaginazione, provocare i sensi ed evocare emozioni, e da allora non ha più smesso!
Tuttavia Guy Laliberté non si è limitato a creare il più grande e famoso circo nel mondo, ma è riuscito, con i numerosi introiti, a creare la Fondazione ONE DROP per combattere la povertà nel mondo e per garantire sostegno all’accesso a sorgenti d’acqua sicure.
Con più di 18 spettacoli in giro per il mondo, alcuni itineranti altri fissi come a Miami, Las Vegas, New York, Amaluna è il solo composto per la maggioranza da interpreti femminili, accompagnato, a sua volta, da una band al 100% femminile. “Amaluna è un tributo alle opere e alla voce delle donne” spiega il direttore creativo Fernand Rainville, aggiungendo lo spettacolo è una riflessione sull’equilibrio visto dal punto di vista di una donna”. E la regista Diane Paulus afferma “non volevo creare uno spettacolo ‘a stampo femminista’. Volevo creare uno spettacolo con al centro le donne, qualcosa che contenesse una storia nascosta che caratterizzasse le donne come eroine.
Mérédith Caron, costumista dello show, si è immaginata l’isola misteriosa di Amaluna in una parte sperduta del Mediterraneo, un vero punto d’incontro tra Occidente e Oriente. Una terra distante,dove antico e moderno si sovrappongono, fondendosi in armonia, e dove diverse ere e culture si uniscono nello stesso luogo.
I suoi complessi costumi multidimensionali evocano un mondo diviso tra giorno e notte, indiscutibilmente contemporaneo, che a tratti si sovrappone allo spirito elisabettiano, contenente sottili riferimenti all’Oriente e alla Scandinavia. È l’incontro tra umanità, glorificazione della bellezza e dell’essere umano spiega la Caron.
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I costumi di Amaluna rappresentanto la simbiosi tra teatro e arti dove il personaggio e il costume si presentano presentarsi in un legame indissolubile. “L’uno richiama all’altro. È una comunione, una relazione simbiotica” spiega lei. “Ma soprattutto, io vesto l’artista.”
Per vestire l’artista, Mérédith ha creato costumi “progressivi” con diverse configurazioni. Alcuni indossano un’uniforme da parata per i momenti più teatrali dello spettacolo, altri, costumi più adatti alle acrobazie quando eseguono i loro atti. Molti dei costumi sono equipaggiati con cuscinetti e parti rimovibili per agevolare le esecuzioni di circo acrobatico.
Altro elemento saliente nello spettacolo è il suono, la musica incisiva e mai banale che accompagna ogni performer. La missione dei compositori Bob e Bill è stata quella di creare per Amaluna un suono unico e crudo, per sorprendere tutti tramite l’inaspettato.
Le chitarre sono una presenza costante e il suono complessivo è sicuramente contemporaneo. Basso, batteria, percussioni, violoncello, voce e tastiere supportano le chitarre nel realizzare una musica diretta, senza abbellimenti.
Volevamo scatenare il potere dell’atmosfera cruda che gli artisti e i musicisti portano in scena ,ogni atto possiede il proprio ‘respiro’ e ritmo, il proprio arco narrativo. La musica è l’estensione dell’anima di un personaggio e un’espressione sonora della narrazione dello spettacolo. I musicisti condividono a volte il palco con gli acrobati, combinandosi perfettamente con l’energia della partitura. Amaluna è il primo spettacolo del Cirque du Soleil con un gruppo musicale composto interamente da donne.
Ma la vera protagonista è la scenografia, una scenografia che aggiunge eleganze alle acrobazie, appariscente ma al tempo stesso talmente naturale che non alcune parti semoventi sono talmente invisibili, che bisogna soffermarsi per capirne il meccanismo.
Sezioni circolari della scenografia roteano per garantire al pubblico la visione da qualsiasi angolo, e il movimento è accompagnato da un elemento scenico circolare sopra il palco: Il Carosello, un anello costruito su misura contenente fari rivolti verso il basso e punti di ancoraggio per gli acrobati in volo, può roteare in sincronia con il palco, oppure nella direzione opposta per dare sia agli artisti che all’illuminazione una flessibilità massima e una vasta gamma di movimenti verticali e orizzontali.
Uno spettacolo davvero imperdibile, che almeno una volta nella vita bisognerebbe vedere!
Nel 2017, il Cirque du Soleil Presenterà nel mondo 18 Spettacoli
ARENE
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