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E poi passa in rassegna le zie, anzi le prozie, che lo portavano ad ascoltare i concerti a Santa Cecilia la domenica pomeriggio, la maestra suo primo amore, e le tante amiche che puntualmente ad inizio settimana, proprio quando decidi di cominciare la dieta, lo invitano a cene degustazione e aperitivi con superalcolici e puntualmente Riccardo finisce col dire: “Vabbè si sa la dieta s’incomincia di lunedì”
Riccardo ci racconta stralci della sua vita, con quell’ironia dissacrante, con il suo timbro vocale inconfondibile, tanto veritieri che sembrano i nostri ricordi, le vicende le considerazioni che in parte accomunano tutti. Come l’acquisto dell’agenda più famosa del mondo, la Filofax, le lettere surreali alla rubrica della “Salute di Repubblica”, l’età dell’innocenza che tutti noi abbiamo vissuto alle elementari, sono alcuni momenti di un’intera carrellata di situazioni che Rossi ha stigmatizzato con la sua follia comica durante la sua carriera e celi ripropone in una versione di ilarità esilarane. . Riccardo Rossi ci offre uno spettacolo nel quale nulla è lasciato al caso per una prova d’attore davvero brillante dove riesce ad alternare con perfetto equilibrio i momenti comici e quelli sentimentali. . Rossi esagera ma non troppo, giudica ma non troppo, dipinge un quadro della quotidianità che se visto con i suoi occhi diventa grottesco ma non innaturale, perché in fondo è veramente un po’ così. Insomma, Riccardo Rossi in questo show la vede “alla Rossi”, in un modo unico e di classe.
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