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giovedì, 07 dicembre 2023 07:35 |
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Fabrizio Federici
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Al “Nuovo Teatro San Paolo”, nei pressi della Basilica omonima, che ospita spettacoli e performance musicali di autore, si è tenuto, con grande successo, “Vamonos con Pancho Villa”: uno spettacolo con la partecipazione di professionisti di settori diversi, organizzato da varie associazioni culturali messicane, anzitutto da México sobre la piel, presieduta dalla poliedrica Lucero Velez.
Uno spettacolo avvincente, vòlto anzitutto a ricreare le atmosfere, specialmente musicali, della grande Rivoluzione del 1910-’17. Sul palcoscenico, con luci soffuse e scenografia semplice, ma rievocante i tanti diversi ambienti del Messico, sono rivissuti gli eroi della Rivoluzione, da Pancho Villa ad Emiliano Zapata, da Venustiano Carranza ad Alvaro Obregon. E risuonate musiche come la mitica “Cucaracha”, “Cielito lindo”, “Yo te amaré” e tante altre.
Straordinarie le esibizioni del gruppo musicale “Mariachi Roma” (associazione culturale nata, poco più dì un mese fa, dall’evoluzione della precedente “Tierra de México”), e del Balletto La Grana. I cui ballerini (tra cui diversi giovanissimi), con costumi tipici, han volteggiato sul palco cimentandosi con le danze tipiche dei tanti Stati del Messico, dalla nordoccidentale Sonora alla sudorientale Veracruz, la città “Quattro Volte Eroica” (in relazione all'espulsione degli spagnoli nel 1825, al tentativo di occupazione della Marina francese durante la guerra, per questioni di debito internazionale, del 1838 - ‘39, e alla lotta contro le occupazioni USA nel 1847 e 1914).
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Da sinistra: Antonella Serafini e Lucero Velez
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Dove tuttora la cultura musicale risente fortemente degli influssi sia della Spagna andalusa che dell’Africa - proprio a Veracruz, infatti, specie nel XVIII secolo, arrivavano valanghe di schiavi africani - e dove è nata anche “La Bamba” (riproposta sempre dai “Mariachi”): storico brano popolare in cui vengono usati un violino, una chitarra, un'arpa e delle jaranas, tipico strumento di Veracruz.
“Questo “Vamonos con Pancho Villa” – ha spiegato Lucero Velez - ha voluto rappresentare inoltre, con la partecipazione di varie artiste suonatrici o ballerine professioniste, un omaggio alla memoria delle tante, troppe, donne vittime della violenza di genere: in occasione della Giornata internazionale ONU per l’eliminazione della violenza sulle Donne del 25 novembre”. E sono stati ricostruiti, in quasi due ore di spettacolo, i più vari ambienti delle tradizioni messicane: da rituali come la “Danza del cervo”, tipica degli indigeni Yaqui (la popolazione indigena stanziata tra il bacino dell'omonimo fiume, in una regione tra lo Stato messicano di Sonora e quello USA dell’ Arizona), ai "Sarao Campocharo”.dello Stato di Campeche (incontri notturni tra notabili locali che discutevano di politica, economia, religione e altri temi importanti).
Forte l’impegno anche degli altri organizzatori, protagonisti e collaboratori dello spettacolo. Come Antonella Serafini, Direttrice del gruppo musicale “Mariachi Roma”, Valeria Grana, ballerina, Daniela Chang, peruviana, Direttrice della Scuola del Teatro dell’Oratorio di San Paolo, e vari altri.
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