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dal sito: http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2016/07/22/news/a-petricci-e-passione-armenia-con-la-mostra-in-sala-fedri-1.13856467
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Fabrizio Federici
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A Petricci, piccolo borgo a pochi km da Saturnia (Grosseto), è in corso, sino al 31 luglio, una mostra d’arte internazionale, dedicata all' Armenia e ai suoi dolori, ma anche alle sue suggestioni: mostra patrocinata dal Comune di Semproniano, e organizzata in collaborazione con le associazioni Il Campanile, di Petricci, e Ippogrifo, di Semproniano.
Scoprire Erevan, la capitale, attraverso gli acquerelli di Riccardo Polveroni, o visitare il monastero di Arates attraverso le sfumature di quest’ artista italo inglese, è uno dei tanti percorsi che la mostra offre.
Immergersi nelle tradizioni che hanno permesso al popolo armeno di sopravvivere, come la processione per il giorno del Genocidio (in ricordo del "Medz Yeghern", lo sterminio degli armeni avvenuto, per volontà del Governo ottomano, un secolo fa, nel 1915- '16), interpretata in un tableau da Michela Buttignon, è un’altra chiave di lettura d' una terra martoriata, ma culturalmente feconda. Come evidenziano anche gli olii su tela della pittrice bavarese Brigitte Schneider.
C’è anche la nuova Armenia, quella dei giovani della Scuola di Artigianato Levon Galichian Art Studio, che da 10 anni aiuta i giovani talenti della provincia di Armavir a fare dell’arte non solo una passione. In mostra, infine, c'è anche l'Armenia nascosta: svelata grazie agli scavi condotti, negli ultimi anni, dall' università di Firenze insieme all' Università di Archeologia di Erevan (ne parlerà, sabato 30 luglio alle 18 nella sala Oreste Fedri di Petricci, il prof. Michele Nucciotti, dell' Università di Firenze).
Una mostra, insomma, che ri-crea nel vero senso della parola: a partire da un passato tragico, in nome d'un futuro che non voglia dimenticare. Il tutto nella cornice straordinaria del Grossetano e dell'Amiata: terra, da sempre, forte di suggestioni e richiami a grandi figure, dal "Cristo dell'Amiata", David Lazzaretti, allo scrittore controcorrente Luciano Bianciardi (quello de "La vita agra").
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