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Al centro del palco il neoleletto senatore leghista Toni Iwobi
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Fabrizio Federici
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Cosi dichiara il fondatore dell’AMSI (Associazione medici di origine straniera in Italia) e delle CO MAI (le Comunità del mondo arabo in Italia) Foad Aodi: che apprezza l’uso del termine “ Buona Immigrazione” fatto dal neoeletto senatore della Lega, Toni Iwobi, ricordando anche che il progetto “Buona Immigrazione” è ”una nostra proposta sin dal lontano 2002, aggiornata e adattata ai profondi mutamenti geopolitici di oggi”.
Aodi continua ricordando che il progetto si basa su un’immigrazione programmata e controllata, su diritti e doveri, sulla solidarietà, combattendo anche la “ fuga dei cervelli”. Bisogna coinvolgere tutti i Paesi europei su una legge europea per l’immigrazione regolare, combattendo il mercato degli esseri umani e la violenza contro donne e bambini. Aodi ha già espresso i suoi auguri al neosenatore, visto che è giusto l’impegno dei cittadini italiani d’origine straniera nell’ambito della politica, senza accettare strumentalizzazioni sulla “nostra pelle” e sui nostri “amici di colore”, e senza volere una “buona immigrazione a metà”: perché non vi è solidarietà senza “ rispetto dei diritti umani”.
“Inoltre, il progetto proposto da noi – prosegue il presidente dell’ AMSI – comprende anche il no alle moschee e imam “fai da te”, la preghiera del venerdì anche in lingua italiana e trasparenza ai finanziamenti che arrivano dall’estero; sì al diritto alla salute universale coniugato con una vera cooperazione internazionale, con aiuti sanitari e umanitari in loco, nei Paesi più bisognosi, e #Uniticontro il terrorismo e l’immigrazione irregolare; separando le politiche della prevenzione e la sicurezza dalle politiche per l’integrazione, da porre su due binari per l’interesse comune. Il nostro impegno prosegue per l’Italia e gli italiani, senza offese sterili e gratuite e senza la cattiva informazione, che minano la già proficua convivenza”.
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