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Fabrizio Federici
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Riccardo Cecchini, antropologo che da anni conduce indagini in ambito storico-religioso, prima sui nuovi movimenti religiosi e sui fenomeni paranormali (col censimento, anzitutto, di tutti i movimenti esoterici del Lazio), poi con importanti ricerche sul campo (nell’area dei Tropici) riguardanti i culti afro-americani, ha collaborato col CNR, e ha pubblicato saggi sulle religioni antiche e moderne per case editrici e riviste specializzate: la sua ultima fatica s’intitola “Guarire con gli antichi Dei: il Pagan Healing” (Amazon, 2023, €. 22,88).
“E’ un saggio di sociologia delle religioni ed anche storia delle religioni”, ha spiegato, nella presentazione del testo alla libreria romana “Sinestethica”, Roberto Cipriani, docente emerito di Sociologia delle religioni all’Università Roma 3, e già Presidente dell’Associazione Italiana Sociologi, “centrato sui vari dèi guaritori nei diversi culti e culture, e che esamina alcune tecniche di autoguarigione e guarigione a distanza, e le varie modalità di rapportarsi alle entità salvifiche”. “Sin dall’alba dell’uomo, infatti”, precisa Cecchini, “quando la scienza medica non riusciva a dare risposte adeguate, la guarigione tramite intervento divino è stata il fine ultimo di molte tecniche rituali, avente la sua massima espressione nel “miracolo”. In questo saggio, senza parteggiare per nessuna religione o culto in particolare (com’è del resto doveroso, nell’etica professionale d’un ricercatore vero) passo in rassegna questi complessi temi, da un punto di vista sia diacronico che sincronico”.
Quindi nelle principali religioni della storia: dai culti primordiali alla religione degli antichi greci, romani e fenici, allo stesso Cristianesimo e alle tante religioni politeistiche e animistiche, o ancora, diremmo, “animistico-politeistiche”, da sempre fiorite in quello che oggi chiamiamo Terzo Mondo, e sviluppatesi specialmente in un rapporto dialettico tra Africa, America Latina e alcune zone dello stesso Nordamerica (sull’onda, in particolare, dell’infame commercio degli schiavi, fiorito specialmente tra XVI e XIX secolo). Cecchini, insomma, ha scritto un libro “asettico”, in linea coi canoni metodologici della ricerca sociale: in cui, per ogni culto trattato, illustra dettagliatamente le caratteristiche delle divinità esaminate, le preghiere comunemente usate nei loro confronti e tutto l’apparato rituale a loro collegato.
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