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Fabrizio Federici
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In un quartiere della periferia romana, il Quadraro-Cinecittà, povero di poli culturali ma ricco di storia (durante l'occupazione tedesca, ad esempio, il Quadraro, noto per la fierezza dei suoi abitanti,in gran parte antifascisti, fu straziato dai rastrellamenti per le deportazioni in Germania del maggio '44), la "Quadrarum Art Gallery", galleria d'arte e polo culturale attivo da quasi due anni, ha organizzato la presentazione, con dibattito pubblico, di un libro di storia dell'arte decisamente originale.
Opera del prof. Mario Dal Bello, critico d'arte e di cinema, docente alla Pontificia Università Lateranense di Roma, "Notti ed Aurore - L’arte come Trasfigurazione" (Nemapress edizioni, 2019, e.15,00) è una “acuta disamina di stili, epoche, artisti differenti…con un linguaggio poetico che parte dal cuore e arriva al cuore. La scelta di concentrare l’attenzione su… le aurore e le notti in quadri di autori famosi – da Piero della Francesca a van Gogh, da Salvador Dalì al Tintoretto, da Goya ad El Greco... ed altri - indica delicatezza e profondità d’animo”, scrive, nella prefazione, l'editrice, Neria De Giovanni, giornalista e presidente dell'Associazione Internazionale Critici Letterari.
Si tratta di un viaggio nelle opere di vari grandi della pittura, ordinate secondo l'alternanza di notte e giorno. Ad esempio, le fucilazioni del " 3 Maggio 1808 a Madrid" di Francisco Goya mostrano la brutalità dei repressori francesi contro gli insorti spagnoli, in una Madrid immersa nel buio; mentre il "Cristo risorto" di Piero della Francesca celebra la duplice aurora, di Gesu' che risorge all'alba della "Parasceve del Sabato" (per usare gli originari termini ebraici).
I giovani attori Matteo Munari e Veronica Rivolta hanno letto brani del testo; l'Autore, rispondendo alle osservazioni del pubblico, ha parlato della genesi del libro, e delle attuali prospettive della critica d'arte in Italia.
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