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Da sinistra: Luis Miguel Pereira Castillon e Fabrizio Federici
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Obbiettivi pienamente evidenziati già dall'organizzazione della serata:
incontro multietnico con personaggi dello spettacolo, dell'arte, della moda, mediatori culturali e rappresentanti di varie confessioni religiose e delle tante associazioni di immigrati nel Belpaese. Provenienti da Italia, Ecuador, Perù, Colombia, Brasile, Messico, Venezuela, Marocco, Romania, Afghanistan, Iran (era presente, per Teheran, un'alta rappresentante dell'Ambasciata a Roma).
Sono intervenuti, tra gli altri, gli stilisti Johanth Chacon, venezuelano, Ali Nazari, afghano, Luis Miguel Pereira Castillon, Vescovo ordinario della Anglican Episcopal Church of Europe (chiesa anglicana nata anni fa dal "Movimento Continuante" anglicano), che ha ricordato il dovere-diritto dell'uomo a perseguire libertà, fraternità, solidarietà, felicità.
Jasmine Romero, giornalista per "My R radio tv", Roberto Mercuri, blogger animatore di "municipidiroma.it" (testata romana d'informazione locale), Carlo Bertinelli e Alessandra Brocadello, attori professionisti organizzatori di "Visite animate" in monumenti di rilievo nazionale (dal Vittoriale a Castel S. Angelo), collaboratori del MIBACT, Marilena Nesse, del "Gruppo Imprenditori Roma", Taty Tatiana, modella professionista.
Lucia Irimie, rumena, ingegnere agronomo, botanica, rappresentante di Lucha y siesta, storica struttura romana di accoglienza e integrazione sociale delle donne vittime di violenza (ora in lotta col Comune per evitare la vendita della sede, di proprietà di un' ATAC costretta, per non fallire, ad accettare il concordato preventivo), ha soprattutto sottolineato l'importanza di un comune impegno Europa-America Latina in difesa dell'Amazzonia, vero e proprio polmone del mondo minacciato da una speculazione sinora non fermata dall'amministrazione Bolsonaro.
In chiusura, il maestro Tonin Xhanxhafili, albanese, docente di Violino presso l'Istituto Musicale "Giuseppe Verdi" e l'"Accademia musicale Praeneste", ha reso omaggio ad Ennio Morricone eseguendo al violino una fantasia delle sue più celebri colonne sonore.
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