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venerdì, 03 aprile 2020 20:49 |
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Ospedale "San Giovanni - Addolorata" di Roma
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Fabrizio Federici
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L’Azienda Ospedaliera “San Giovanni - Addolorata” di Roma è un complesso ospedaliero di rilievo nazionale ad alta specializzazione, e si caratterizza per la capacità di fornire le soluzioni più all’avanguardia a specifici bisogni di salute, erogando prestazioni e servizi diagnostici e curativi di alta qualità. A causa dell’emergenza Covid-19, il San Giovanni ha la necessità di acquistare materiale di prima necessità (come dispositivi di protezione individuale), per sopprimere alle carenze createsi per l’uso massiccio durante l’emergenza Covid19. Appunto a quest’esigenza risponde l’iniziativa sociale di raccolta fondi per il San Giovanni - Addolorata di Roma: nata da un’idea del musicista romano Mirko Valeri, subito sposata dalla sua band Mirko Valeri & I Via Greve, col coinvolgimento del videomaker Matteo Luppi e dell’Associazione Culturale "AnimusLAB.
Per l'iniziativa è stato realizzato, non a scopo di lucro, un videoclip, da sabato 4 aprile visibile su Youtube - digitando "Mirko Valeri & I Via Greve - Un impero sorgerà (raccolta fondi per ospedale San Giovanni Addolorata)" - della canzone “Un impero sorgerà”: estratta dall’album “Troverò Pace” (album d’esordio della band Mirko Valeri & I Via Greve), scritto e registrato nel 2017 da Mirko Valeri e Giacomo Meingati. Una canzone che davvero sembra esser stata scritta per la situazione emergenziale che stiamo vivendo. Il brano è stato tratto dal versetto 3 del libro II dell’"Eneide" di Virgilio: dove Enea, al cospetto dell'amata Didone, regina di Cartagine, dice “Infandum, regina, iubes renovare dolorem” (tradotto letteralmente, “tu mi costringi, o regina, a rinnovare un indicibile dolore”: versetto che, tra l'altro, ha chiaramente ispirato, nella "Commedia dantesca, il "Tu vuoi ch'io rinnovelli/ disperato dolor che'l cor mi preme...", del conte Ugolino a Dante, nel XXXIII canto dell’Inferno).
Il brano valorizza la fragilità dell’essere umano, e insegna come dalle cadute e dalle tragedie, come questa del contagio da Covid 19, ci si può rialzare più forti di prima: la fragilità, quindi, vista come risorsa, e non come debolezza ("Solo chi cade può risorgere", per dirla col titolo d'un celebre film col mitico Bogart...).
Il progetto musicale Mirko Valeri & I Via Greve prende il nome da una delle strade del quartiere capitolino della Magliana. Oltre ad essere un progetto musicale è soprattutto un progetto sociale che da tempo si occupa di molte iniziative, contribuendo a dar da mangiare ai senzatetto, nella distribuzione di beni di prima necessità a chi non ha reddito, e a tante altre attività in periferia, dirette a rivalutare luoghi troppo spesso dimenticati. Ad esempio, con l’iniziativa “Voci Periferiche”, Mirko Valeri si rivolge alle fasce più deboli della società, come tossicodipendenti, carcerati, minori, persone con disagio psichico e anziani: organizzando per loro laboratori musicali, e preparando i partecipanti alla scrittura e interpretazione di uno spettacolo musicale inedito, da portare poi in teatro.
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Cover della band "Mirko Valeri & I Via Greve"
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Altri collaboratori all’iniziativa sono:
Matteo Luppi, classe 89, fotografo e videomaker professionista da 6 anni, che collabora con aziende sia come fotografo per la documentazione fotografica dei prodotti, anche per l’ e-commerce, che come video creator di convention/eventi; e’ anche reporter ufficiale della Nazionale Italiana Cantanti, con base a Soliera (MO;.
Animus LAB, associazione culturale di Avezzano (AQ) con l’intento di supportare e promuovere le arti, realizzate video, organizzare eventi e management, principalmente nell’ambito musicale; all’iniziativa di Mirko Valeri e della sua band ha partecipato con realizzazioni grafiche e supporto nel management.
I musicisti presenti nel videoclip che hanno suonato da casa sono: Mirko Valeri alla voce, Antonio Serra e Massimiliano Colaizzi, detto Max, alla chitarra, Giuseppe Romano alla tastiera, Davide Balestri alla batteria, Dario Di Gioia scrittore, Matteo Nuccetelli e Saccio, al basso. Ma sono tante altre le persone che stanno aderendo all’iniziativa: come ad esempio il gruppo musicale, noto nel mondo della disabilità, Ladri di Carrozzelle.
"La solidarietà e la collaborazione di tutti è fondamentale in questo momento, per svolgere al meglio il nostro lavoro, per tutelare la salute dei nostri professionisti e di conseguenza garantire e proteggere nelle migliori condizioni anche quella dei nostri pazienti”, dichiarano i promotori dell' iniziativa.
Per sostenere la raccolta fondi è possibile donare tramite bonifico intestato all’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata
IBAN: IT 81 W 02008 05160 000400007365
intestato a: Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata
causale: Emergenza COVID-19
I fondi raccolti saranno direttamente devoluti all’Azienda Ospedaliera per l’acquisto di materiale di prima necessità (ad es. dispositivi di protezione individuale come tute, mascherine, guanti, ecc,,,).
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