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lunedì, 18 marzo 2019 11:19 |
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Fabrizio Federici
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Proposte concrete di Amsi, Comai e altri per un 'immigrazione programmata e qualificata.
L'Associazione Medici di origine Straniera in Italia (AMSI, le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), l'ONG "Emergenza Sorrisi" (attiva specialmente nell'assistenza sanitaria ai bambini del Terzo mondo), l'Unione Medica Euro-mediterranea (UMEM), la Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa (Cili-Italia) e il Movimento internazionale interprofessionale "Uniti per Unire", con le sue oltre 1000 associazioni e Comunità aderenti, lanciano il Manifesto "Prima di tutto e tutti #AmoreItalia (Aiutarli a casa loro e in Italia).
"Si tratta di proposte concrete e progetti di cooperazione internazionale che rispondono alle esigenze della popolazione in loco, formando i professionisti della sanità e intensificando lo sviluppo dei servizi socio-sanitari; e informando cosi le popolazioni sulla situazione politica in Europa e in Occidente. Il tutto per combattere il mercato degli esseri umani, la violenza contro le donne, il traffico dei minorenni non accompagnati; per ridurre i “falsi viaggi della speranza” e intensificare i ritorni in patria per chi ha dovuto lasciare il suo Paese per cause di forza maggiore . Nella speranza di ritornare a vivere in serenità: cosi come hanno fatto 20 mila rifugiati che sono tornati in Siria provenienti dai confini tra Libano e Giordania negli ultimi mesi".
Così dichiara Foad Aodi, fondatore di Amsi e Co-mai e Consigliere dell'Ordine dei Medici di Roma.
Tra le proposte precise del Manifesto, anzitutto una campagna dì informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica - partendo da scuole e posti di lavoro - sulla necessità di evitare contrapposizioni basate su differenze di etnie, nazionalità o religioni: lavorando invece sempre per il bene comune, dando la precedenza a italiani e cittadini di origine straniera, uniti per la sicurezza dell'Italia. Poi, una nuova legge sull’immigrazione sui diritti e sui doveri che coinvolga uniformemente i Paesi Europei, per realizzare una vera cooperazione internazionale e solidale. Inoltre, realizzare
accordi bilaterali tra l’Italia e i Paesi di emigrazione, per realizzare un' immigrazione programmata e qualificata; e istituire nuovi centri di accoglienza nei territori di transito, per ridurre l’immigrazione irregolare contrastando la tratta degli esseri umani.
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