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giovedì, 09 agosto 2018 10:07 |
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Fabrizio Federici
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I cambiamenti della politica italiana, i rischi dell’approccio del premier Conte nelle relazioni internazionali, la “vera storia” dell’abolizione dei vitalizi, la questione delle nomine Rai, il valore della cultura come patrimonio identitario e leva di sviluppo; e ancora, l’Europa forte o debole nei confronti delle altre grandi potenze geo-politiche e l’importanza di recuperare al centro delle azioni di governo i fondamenti di una vera democrazia. Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, affronta questi e altri temi in un’intervista che non risparmia critiche sulle mosse dell’attuale maggioranza di governo, ma analizza senza filtri le ragioni che hanno portato gli elettori a voltare le spalle al PD nelle ultime elezioni.
Il tutto, su www.Kmetro0.it :
la nuova testata, interamente dedicata ai temi dell'Unione Europea, pubblicata sia in edizione cartacea che in rete. Un periodico, edito e diretto dall'editore Nizar Ramadan, che vuole creare dibattito e riflessione su ciò che accade nel continente europeo, sia al suo interno che nell’espressione politica che l’Unione Europea riveste, inserita nel contesto delle altre grandi aree economiche mondiali”. “Crediamo che all’Europa servano meno “lobbisti” e più “politici”: i cittadini hanno il diritto di sapere quello che fanno i loro rappresentanti a Bruxelles, per cui occorre una maggiore comunicazione diretta da e verso i cittadini europei, anche in vista delle prossime elezioni 2019”, spiega Nizar Ramadan. Il proporsi come punto di partenza (il “Kmetro0”, appunto) o di incontro, per stimolare vedute più ampie e fare da laboratorio di prospettive diverse, ospitate una a fianco all’altra nelle stesse pagine, è un obiettivo che appare chiaramente, su "K metro0", anche appunto dalla scelta di affiancare, a vari articoli, servizi e interviste video (vedere nuova sezione "VIDEO", oppure gli articoli arricchiti da videointerviste).
In quest'intervista, Rosato rivendica la validità e la quantità di interventi e riforme fatti dal precedente governo, che possono anche aver creato risentimenti, per aver intaccato interessi stratificatisi nel tempo. E non si stanca di mettere in guardia i cittadini da una politica fatta e gestita attraverso slogan e promesse “impossibili da realizzare”. Su certi temi e valori non transige, come quelli dei diritti umani e dell’accoglienza: “bisogna tornare a dire a chi ha responsabilità di governo che prima vengono le regole di comune convivenza, e dopo vengono gli interessi politici”.
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