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Eleonora Duse (Alessandra Brocadello) e Gabriele D'Annunzio (Carlo Bertinelli)
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Fabrizio Federici
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Proseguono le "visite animate", in contesti monumentali e museali di grande rilievo e di forte capacità evocativa, organizzate da Carlo Bertinelli e Alessandra Brocadello, le due "colonne" dell' associazione "teatrOrtaet".
Domenica 1 ottobre, alle 11 e alle 15,30, Bertinelli e Brocadello, allo storico Vittoriale di Gardone Riviera, in collaborazione con la fondazione il Vittoriale degli Italiani, metteranno in scena "L' Acqua e "Il Fuoco". Una visita animata (con testi tratti dall'omonimo spettacolo teatrale di "Teatrortaet") al Parco del Vittoriale, tra i Giardini della Prioria e La Valletta, sino al monumentale anfiteatro: che ripercorre il tormentato, focoso (in piu' sensi!) rapporto, su base passionale e artistica, tra il "Vate" e la "Divina", durato soprattutto dal 1898 al 1901. Ma la prima e l'ultima scena della visita mostrano un D'Annunzio ormai stanco, nel primo dopoguerra, perso nei fantasmi di quello che era stato, nonostante tutto, un grande amore (molto diverso da quello, altrettanto celebre, tra Pirandello e Marta Abba), un “Fuoco” (dal titolo del libro in cui D'Annunzio narrava, in modo irriverente, l'amore per la Duse, che peraltro difese artisticamente il testo); e una "Divina" ormai avanti negli anni, costretta dal disastro finanziario a calcare un palcoscenico divenutole ormai penoso.
"Interpretare d'Annunzio - spiega Carlo Bertinelli – mi ha causato una crisi profonda, perché ha voluto dire anzitutto smantellare tutti gli stereotipi che la sua figura si porta dietro. Metterlo in scena è stata un'operazione pesante: che, però, più andava a scavare più trovava l'uomo, contraddittorio quanto si vuole, ma anche autentico nelle sue contraddizioni". «Il tratto saliente della Duse che metto in scena – dice Alessandra Brocadello, fortemente immedesimatasi nei panni dell'attrice – è l’appassionata ricerca d' una sua originalità artistica. Eleonora cerca testi nuovi, autori contemporanei, vuole scrollarsi di dosso i personaggi dell'Ottocento, finora suoi cavalli di battaglia: vuol trovare una strada nuova, verso la modernità".
Dal 3 al 6 ottobre, inoltre, a Padova Bertinelli e Brocadello metteranno nuovamente in scena, nello splendido scenario della Cappella degli Scrovegni (forte ora, della nuova illuminazione voluta dal Comune e dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, atta ad arginare il fotodegrado dei pigmenti pittorici), "Giotto sotto le stelle" , affresco della Padova due-trecentesca (con personaggi come S. Antonio, S. Chiara d'Assisi, la beata padovana Elena Enselmini, Dante Alighieri, contemporaneo e amico di Giotto). Mentre il 7, sempre a Padova, al cinquecentesco Bastione Alicorno (realizzato a scopi difensivi, dalla Repubblica di Venezia dopo l'assedio di Padova nella guerra della Lega di Cambrai). "teatrOrtaet", nel cinquecentesimo anniversario della pubblicazione dell'Orlando furioso, presenterà "La storia di Orlando": raccontata da Ludovico Ariosto (Carlo Bertinelli) e dai suoi personaggi, tra cui Angelica e Bradamante (Alessandra Brocadello).
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