|
|
La Rosa ed il Fuoco
Un giorno si incontrarono
una rosa ed il fuoco.
Entrambi seppero di voler
toccare e sentire il loro animo.
Avevano stessi nomi.
Si chiamarono Emozione,
Sentimento, Passione, Ardore.
Non sapendo se piangere o sorridere
la rosa disse al fuoco:
Avvicinati ti supplico,
ho bisogno di bruciare con te,
di non viver più tra le erbacce.
Loro sono il dramma della mia esistenza,
ne affliggono il mio avvenire.
Circondata e rinchiusa in
questa mia inutile vita.
Toccami, voglio ardere con te,
di porre fine alle stanche pieghe
della solitudine e della tristezza.
Condividevano insieme quel breve
spazio in un unico sospiro,
osservando ed ascoltando,
quell'istante perenne con
le anime esitanti e
confidenti fra loro.
Il fuoco rispose:
Vorrei sentire i tuoi petali
per farmi sospirare.
Avvolger il tuo immenso affinché
finisse il tormento cui lacera
il mio infinito desiderio.
Nella mia strada solo sterpaglia,
ora ho te dannata passione e bellezza
mentre ingordo ed avido
mi avvicino per possederti.
Noi due insieme divorati e posseduti.
Ma allo stesso modo il fuoco,
vedendo il dolore della rosa,
improvvisamente, disarmò il suo volere.
Era così attraente, dolce rara seduzione.
Avanzava lentamente verso lei.
Pur osservandola sorridere,
consapevole di bruciar la sua vita,
esclamò con voce inaspettata:
Sei desiderio, dovrai rimaner tale.
Io vivo solo d'istanti, non intensi come i tuoi.
La crudeltà ha offuscato il tuo essere
ed io non voglio spegnere il tuo cuore.
Il dolore fuggirà via quando nasceranno
nuovi fiori nelle tue primavere.
Le erbacce ti aiuteranno a capire ed
a sceglier colui che avrà bisogno di te.
La rosa emozionata
dal suo imponente amico
rispose con aria certa e sicura:
Prendimi. Perché tu, adesso,
hai bisogno di me
come io ho voglia di te.
Mentre scelse di proseguire
il suo cammino verso la terra,
la rosa capì il suo intento urlando:
Ti prego, raggiungimi,
esaudisci il mio desiderio.
Il fuoco spegnendosi rispose:
Non aver paura
ricorda questo momento.
Io t’amo cuore tenero
il tuo fuoco lo avrai dentro te,
poiché presto ritornerai a vivere.
|
|