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Le poesie più belle scritte per la mamma

sabato, 04 maggio 2019 15:08

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Lisa Di Giovanni
Come ogni anno si avvicina la ricorrenza della
Festa della Mamma. Da tempo non si festeggia più l'8 maggio, ma la seconda domenica del mese, quindi nel 2019 cadrà il 12 maggio. Cosa non è stato scritto sulla mamma nel corso dei secoli. Questa figura angelica che da sempre rappresenta il fulcro di ogni focolare famigliare. Così il tempo passa le mamme si trasformano al passo con i tempi e con fare camaleontico diventano sempre di più super mamme. La dura legge dell’evoluzione femminile, le ha portate sempre di più a diventare “mamme tutto fare”. Si mettono in gioco tra famiglia, lavoro, figli e cercano di essere sempre al meglio. Però ci sono anche mamme che non ce la fanno e alle quali nessuno chiede più un abbraccio.
FtNews , dedica la rubrica L’Angolo del poeta a tutte le mamme del mondo, riportando tre intense poesie che parlano di loro: Tra le tue braccia di Alda Merini, La mamma veglia di Ada Negri e Grazie mamma di Judith Bond

Tra le tue braccia

C’ è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
e rimani senza fiato
per quanta emozione provi;
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare.
Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto risente
il nostro calore e non permetterò mai
ch’io possa rinunciare
a chi d’amor mi sa far volare.

Alda Merini

La mamma veglia

La mamma veglia, calma nel sorriso,
presso il lettuccio dove la bimba dorme.
Hanno nel sonno le infantili forme
una soavità di paradiso.
S’addormentò la bimba con la mano
nella sua mano; ed ella più non sa
toglier le sue da quelle
piccole dita, petali di rosa.
Passano l’ore e passano le stelle.
La madre veglia e ancora,
nel divino silenzio, ella non osa
togliere la sua da quella man di rosa
che tiene tutto avvinto il suo destino.

Ada Negri



Grazie mamma
Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.

Judith Bond
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