|
|
Lisa Di Giovanni
|
|
“Il destino dell’onda” di Camilla Ugolini Mecca è un romanzo introspettivo ed evocativo, in cui si racconta la storia di quattro persone che cercano di trovare una connessione con la propria essenza. Nell’opera si tratta diffusamente del tema dell’amore universale: i personaggi, così come ogni essere umano, sono legati da un filo rosso che ne accomuna i destini e i desideri, pur mantenendo le loro differenze individuali.
Helène, Bianca, Clara e Karim, i quattro personaggi principali, tentano di indagare sé stessi e la relazione con l’altro: incontriamo Helène in apertura dell’opera, stravolta per la sparizione improvvisa della sua coinquilina Bianca, che se ne è andata lasciandole un messaggio lapidario; mentre è in cerca dell’amica incontra Karim, che sembra tanto impenetrabile quanto la stessa Bianca.
L’autrice ha diviso l’opera in cinque parti, dedicando ognuna di esse all’approfondimento di uno dei personaggi, fino all’ultima in cui essi vengono riuniti in un unico disegno rivelatore. Dopo la prima sezione ambientata nel 2008 e riservata a Helène e all’inizio della sua relazione con Karim, si passa a Bianca, compiendo un viaggio a ritroso fino al 1985. Questa volta il focus del racconto è sulla nascita dell’amicizia tra Bianca e Karim, e sulla condivisione del dolore per la perdita di coloro che avevano amato. Benché entrambi siano riluttanti a raccontare del loro passato, da cui hanno tentato invano di fuggire, alla fine si aprono parlando dei loro fallimenti personali, dei loro rimpianti e del desiderio di trovare la pace, di avere la forza di lasciarsi trascinare dalla corrente, di lasciarsi andare alla vita. La terza sezione è dedicata al personaggio di Clara, una donna spirituale e sensibile, che anni prima di incontrare il suo amore, Bianca, si era recata nella città turca di Konya spinta da una pressante chiamata interiore. Nella quarta sezione si torna al 2008 e ci si concentra sul viaggio di consapevolezza di Karim e sul suo bisogno di imparare ad amare, per poi concludere con l’ultima, intensa parte, in cui l’autrice afferma il suo intento: lasciare un messaggio di unità, di rispetto e di responsabilità, perché gli esseri viventi fanno parte di un Tutto in cui ogni azione ha importanti ripercussioni sugli altri e sul mondo in cui vivono
|
|