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Lisa Di Giovanni
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Se non hai una casa di cartone non puoi capire, se non sei seduto per terra a elemosinare con la completa indifferenza dei tuoi simili non puoi capire, se non sei nato sotto una pessima stella e puoi permetterti solamente la compagnia di un gatto maleodorante non puoi capire. Così l’anima dello sconosciuto senza dimora, muore un po’ alla volta, mentre nessuno prova pena, se non dopo aver letto la notizia su qualche notiziario. Mentre lui, l’uomo senza la casa di mattone, si appresta a percorrere l’ultima delle sue buie gallerie. Eppure, tra la folla, l’uomo che non aveva finestre nella sua casa di cartone si sentiva vivo, perché l’unico sole che conosceva era dentro il suo petto, ma anche l’ultima speranza gli scoppiò tra le dita e decise di andare via per sempre.
FtNews
vi presenta una poesia di Jake Matthews che porta il titolo: L’uomo col sole in metropolitana, un testo vero quanto angoscioso, che porta a riflettere su come l’egoismo e l’individualismo non permettono più alla gente di riconoscere chi ha ancora la vita dentro, ed è solamente nato in un momento sbagliato e urla tra le righe di un libro, perché vorrebbe scuotere le menti grigie dei burattini schiavi del capitalismo e della globalizzazione. L’angolo del poeta vi augura una buona lettura!
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