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Lisa Di Giovanni
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Nulla è più camaleontico dell’arte e l’illustratrice digitale Livia De Simone ne è la conferma, ftNews
ha intervistato l’artista per voi, nella consueta rubrica Dark Zone.
Livia nella vita, oltre a essere una illustratrice, che passioni nascoste ha?
La passione più grande che ho è sicuramente la lettura. Leggo tantissimi libri, soprattutto amo il genere fantasy, non a caso, però ho letto anche altri generi. Spesso i libri e i mondi in cui essi riescono a trasportarmi diventano fonte d’ispirazione per le miei illustrazioni.
Come definisce la sua arte?
In continua evoluzione, mi definirei eclettica, a tratti romantica, fiabesca. Altre volte più dark e suggestiva. Quando dipingo mi lascio molto trasportare dall’istinto e dalle sensazioni di quel momento.
Arte, grafica e contaminazione letteraria, ci parla di questa unione?
Sono tutte forme di arte, ognuna in modo diverso. Sia l’arte che la scrittura riescono magicamente a trasportare in mondi lontani e fantastici. Sono due forme di arte che possono a mio avviso completarsi l’una con l’altra. Lavorando spesso con gli scrittori mi è capitato di dare un volto concreto ai loro personaggi, e le loro parole, la descrizione che ne fanno sia fisica che caratteriale mi ha ispirato per trovare un volto che li rispecchiasse al meglio. Allo stesso modo uno scrittore può essere ispirato da un’immagine per dare vita a una storia e quindi arte, grafica e letteratura creano un circolo virtuoso contaminandosi e rinnovandosi.
Che tecnica usa, quali gli strumenti?
Da un po’ di anni prediligo la pittura digitale, quindi lo strumento che uso di più è sicuramente la tavoletta grafica. Però ogni idea parte da uno schizzo a matita che poi porto sul computer.
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