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Lisa Di Giovanni
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Stefano Mancini ha studiato giornalismo ed ha esercitato la professione di giornalista per dodici anni, solo per avere la possibilità di scrivere. Poi ha creato una sua agenzia di servizi editoriali, la Aragorn, così è diventato un editor, per avere la possibilità di collaborare attivamente con scrittori professionisti ed esordienti. E’ autore di sette libri pubblicati da diverse case editrici. La scrittura, dunque, è parte stessa della sua vita.
FtNews
ha intervistato lo scrittore per voi!
Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare i tuoi libri?
Inizialmente non nascondo che ci sono state delle difficoltà, come credo sia normale e capiti a tutti gli autori. In gran parte, ovviamente, era colpa mia, in quanto, data soprattutto la giovane età, i testi non erano assolutamente all’altezza della pubblicazione. Non ho però mai mollato, ho studiato i grandi della letteratura, ho letto moltissimo e ho affinato la mia tecnica. Così alla fine ho scritto dei romanzi che hanno riscosso il favore di diverse case editrici che, da allora, mi sostengono in ogni mio passo.
Parlaci di questo nuovo libro.
Pestilentia è un romanzo cui sono molto legato, soprattutto per via del profondo lavoro di revisione che vi ho fatto, dopo la prima stesura, e per il legame che avevo con la storia. È una storia a forti tinte dark e gotiche, un po’ fantasy, un po’ thriller, un po’ storico. Parte dall’assunto che una terribile pestilenza, scatenata non si capisce bene da chi (almeno all’inizio della storia), abbia messo in ginocchio il mondo sterminando buona parte dell’umanità. In questo ambiente ai limiti dell’invivibilità, viene trafugata una potentissima reliquia che potrebbe minare definitivamente le sorti del mondo. Trovo questo romanzo, finora, il mio miglior lavoro, perché condensa lo stile serrato del thriller, a un’ambientazione dark e cupa, a una storia accattivante che tiene incollati alla pagina.
Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione dei tuoi libri?
Beh, nel mondo editoriale contemporaneo la distribuzione nelle librerie purtroppo è appannaggio quasi solo delle grandi case editrici, motivo per cui un autore, ritengo, debba impegnarsi molto per farsi conoscere. La promozione è molto impegnativa e richiede molto tempo. È questa, quindi, la difficoltà maggiore che sto incontrando, anche se posso avvalermi dell’abilità e delle capacità di Francesca Pace e di Cristina Pace (no, non sono imparentate), due ragazze davvero in gamba che mi stanno aiutando per passione e amicizia nella promozione dei miei libri.
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