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Honey Venom la strega naturale.
La fiaba (decisamente tra virgolette) di Honey Venom non è assolutamente convenzionale, narra di una strega naturale, con poteri innati, nata direttamente da Belzebù. Affascinante, cattiva, una protagonista veramente particolare. Capelli rossi, statura bassa, pelle lunare, formosa, decisamente carina, non viene presa sul serio inizialmente dai suoi nemici, ma è capace indiscutibilmente di ogni nefandezza, sfrutta, con abilità, il fatto di non essere credibile, come vantaggio con i suoi nemici.
Il fumetto è ambientato nell’era gotica e l’autore intende capovolgere quelli che sono i punti fermi, i pensieri prestabiliti e inverte le parti narrando la storia dal punto di vista dei cattivi, in questo caso le streghe e viceversa gli umani saranno gli avversari.
Questa inquieta streghetta abita in una minuta casa di un luogo imprecisato nel Bosco Semprebuio, convive, come si direbbe ai giorni nostri, con Elyss, la sua compagna Elysabeth, chiamata lentiggini da lei stessa. Elyss è diventata strega per sua scelta personale, non ha le stesse origini di Honey.
Honey è in continua lotta con le forze del bene rappresentate dal Santuario (metaforicamente la Chiesa) con i vari profeti e salvatori che si avvicenderanno, tutti descritti in modo decisamente bigotto. La rossa strega avrà da fare però anche con lupi mannari, vampiri, necrofili, cannibali e tanto altro, che in questa storia non sono assolutamente amichevoli.
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