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Come e dove nasce la band? Presentatevi.
La prima formazione della band risale alla prima metà degli anni 90 e, come la stragrande maggioranza dei gruppi, è nata tra i banchi di scuola dove si sono incontrati il cantante Dino Bonfini e il chitarrista Alessandro Stasi. Come purtroppo spesso accade, con la fine della scuola il percorso della band ha subito un brusco rallentamento fino allo scioglimento nel 2000. Dopo anni di sporadiche frequentazioni, quasi per caso, durante il matrimonio del chitarrista la band ha suonato di nuovo insieme e facendo rinascere in Dino ed Alessandro la voglia di fare musica. Questo a portato alla ricerca di una nuova parte ritmica. Durante la ricerca di un nuovo bassista, un amico chitarrista e cantante Alex Araujo, impegnato nello studio del basso, dopo aver ascoltato dei brani della vecchia formazione, ha deciso di entrare a far parte della band. La birraia di fiducia è stata fondamentale per porre fine alla faticosa ricerca del batterista, presentando l'elemento più giovane e affascinante della band David Guido Guerriero.
Qual è il vostro processo creativo? Influenze, ispirazioni.
Ciascuno di noi porta un riff, un'idea o, raramente, un brano e insieme ci chiudiamo in sala e insieme cerchiamo di dare un senso al nostro "flusso di coscienza", come diceva Joyce. Raccontandola così sembra tutto molto semplice e istintivo ma in realtà non mancano momenti di tensione come nelle migliori famiglie. Ognuno di noi ascolta generi diversi, Alex predilige il blues e il folk americano, David il progressive, Dino e Alessandro il noise, l'hardcore e il punk.
Parlateci del vostro cd. La vostra musica non è solo rock?
Il processo creativo è stato inverso a quello che ci si può aspettare da una band appena formata. Non ci siamo voluti dedicare all'attività live in un primo momento ma, abbiamo deciso di chiuderci in studio e lavorare ai nostri pezzi. La fatica di un duro anno di lavoro ha portato alla nascita del nostro primo album omonimo.
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