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Lisa Di Giovanni
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“Il filo teso” di Cosimo Mazzini è un romanzo psicologico che fa immergere il lettore in un clima di tensione e di angoscia da cui non può più uscire; attraverso un linguaggio crudo e tagliente l’autore ci conduce nella travagliata vita interiore dei suoi personaggi, e lo fa con intelligenza costruendo in principio un’atmosfera rilassata e famigliare, per poi stravolgerla progressivamente. Si sente infatti il bisogno di stare in allerta, anche quando la trama procede senza scossoni, perché quella che Mazzini racconta è una vicenda sospesa, attraversata da una profonda vena di inquietudine, in cui si ha la sensazione che la tragedia sia sempre dietro l’angolo.
In quest’opera misteriosa e a tratti opprimente si narra la storia di Paolo Geri, un quarantenne che si trasferisce con la moglie Sara e i figli Niccolò ed Ester nella loro nuova casa in montagna; all’inizio il cambio di tenore di vita rispetto alla città li destabilizza ma sono una bella famiglia e si fanno forza a vicenda. La casa è abbastanza isolata: come compagnia hanno solo una coppia di vicini, gli anziani coniugi Giorgio e Caterina con il loro temibile cane Pandemonio, con i quali fanno subito amicizia. Giorgio è però molto strano, dal temperamento brusco e scostante; Paolo capisce di trovarsi di fronte a un uomo che ha sofferto molto in passato, esattamente come lui.
Col passare del tempo Paolo scopre inoltre dei particolari macabri sulla casa: è infatti accaduto un terribile omicidio ben sessant’anni prima, che causa nella sua mente già provata un cortocircuito da cui fa fatica a riprendersi. Il carattere ombroso e pessimista di Paolo subisce un peggioramento che viene intercettato non solo da Sara ma anche e soprattutto da Niccolò, un ragazzino estremamente sensibile, che riesce ad avvertire le vibrazioni di un passato mai dimenticato, che ancora permangono nella casa.
Tra fotografie sfocate e disegni infantili – che sembrano anticipare con la loro banale quanto disturbante normalità il dramma consumato in una tragica notte di sessant’anni prima – e la discesa in un vortice di paranoia che lega a doppio filo il destino di Paolo con quello di un uomo perso nel tempo, Cosimo Mazzini presenta una storia perturbante e maledetta, che narra di menzogne, ossessioni e segreti che sarebbero dovuti rimanere celati.
Biografia dell’autore
Cosimo Mazzini è nato a Firenze nel 1975. Il suo primo approccio con la scrittura avviene in adolescenza, con un racconto giallo che rimane nel cassetto. Nel 2015 pubblica il suo primo romanzo: “Il diario delle opere buone”, edito da Edizioni Creativa, che conquista una menzione speciale della giuria alla terza edizione del concorso “Premio Nazionale Letteratura Italiana” indetto da Laura Capone Editore. Nel 2021 pubblica per Bookabook il suo secondo romanzo, “Il filo teso”.
Contatti
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